Melamente assorto

Macadabra


Leggevo ieri su Tevac un simpatico specchietto che riporta dei numeri a prima vista
strabilianti, ricopiati un po' a pappagallo  per la verita'. da quelli forniti da Steve Jobs nel suo monologo-presentazione dei risultati fiscali di Apple: "Apple è, oggi, il terzo venditore - per guadagno - di cellulari al mondo: 1. Nokia, $12.7miliardi - 2. Samsung ,$5.9miliardi - 3. Apple, $4.6miliardi - 4. Sony/Ericsson , $4.2miliardi - 5. LG, $3.4miliardi - 6. Motorola, $3.2miliardi - 7. RIM, $2.1miliardi". Immediatamente un campanello d'allarme ha suonato, nello scorrere le righe: "per guadagno"? Cosa significa "per guadagno"? Ma facciamo un passo indietro (direbbe Lucarelli). Ho fatto un giretto per la rete e ho trovato dei dati di Gartner (una delle piu' quotate societa' di analisi economica) sulla vendita di telefoni cellulari nel secondo trimestre del 2008. Da questi dati risulta che:a) Le vendite, a livello mondiale, di telefoni cellulari solo per il secondo trimestre del 2008 sono state pari a 305 milioni di pezzi.b) Nokia ha venduto in quei tre mesi 120 milioni di esemplari (dunque piu' di un terzo di tutto il mercato). Segue Samsung con 46 milioni di pezzi, eccetera.c) Apple ha venduto, non in tre mesi, ma dall'uscita sul mercato dell'iPhone, nel Giugno 2007 (quindi in un anno e tre mesi), 6,8 milioni di esemplari.Di fronte a queste cifre, pare evidente a chiunque abbia un minimo di familiarita' con la matematica, che quella classifica citata da Jobs non e' che uno specchietto per le
allodole, ottimo per trasformare l'identita' di un indubbio successo in una immagine di crescita che "sconvolge" gli equilibri di mercato. Tutto fumo negli occhi, dunque? Niente affatto. Quelle cifre indicano dei dati e tendenze precisi, anche se non quelli che Steve Jobs, coi suoi abili giochi di numeri, amerebbe farci credere. Cosa intendo? E' presto detto: cio di cui parla il CEO di Apple non e' -attenzione- il fatturato che la sua azienda ha realizzato attraverso la vendita di iPhone, ma il guadagno raffrontato al guadagno degli altri (Nokia, Samsung, ecc.). Quelle cifre ci dicono, in realta', che a fronte di un numero assolutamente esiguo di pezzi venduti (facendo il confronto che lo stesso Jobs ci propone: Nokia vende 120 milioni, e Samsung 46 milioni di pezzi in un solo trimestre), Apple riesce a guadagnare in proporzione molto di piu'. Com'e' possibile? Semplice: perche' Apple "ricarica" in misura assai maggiore su ogni esemplare di iPhone, vendendolo ad un prezzo (e lucrando sui contratti telefonici) esorbitante rispetto ai costi di produzione. Sono i numeri, a dircelo, ma non solo. E' AT&T stessa ad affermarlo: "Il dato è interessante anche per altri aspetti perché i clienti di iPhone portano un maggior profitto: circa 1,6 volte di più di un cliente che ha un altro telefono. "Grazie ad iPhone conquistiamo clienti ad alto valore, che generano un fatturato interessante. Espandiamo il mercato mentre i clienti usano più dati e servizi a profilo multimediale accendendo ad un vasto
numero di applicazioni. Questo è positivo per il futuro del nostro business", ha detto Randall Stephenson, Ceo di AT&T. iPhone ha però avuto un costo. La sovvenzione per portare il telefono 199$ è costato 900 milioni di dollari, circa dieci centesimi per azione". Questi numeri, nella loro cristallina chiarezza, dunque ci confermano (se ce ne fosse bisogno) che l'acquirente di iPhone viene trattato come un "pollo da spennare". Ma non solo; confermano anche che il Reality Distortion Field, prodotto dalla "carismatica" presenza di Steve Jobs, funziona ancora e funziona sempre di piu'. E probabilmente in Apple, ormai, e' il prodotto che funziona meglio.