C'ERA una volta il Mac. Oggi non c'e' piu', oggi e' "altro". "E' uno di loro", si potrebbe dire se fossimo ancora negli anni '50, all'epoca dell'Invasione degli ultracorpi. A dimostrarlo (se ancora ce ne fosse bisogno)
l'ultimo di una
serie stupefacente di penosi
inciampi collezionati in casa Apple, frutto evidente quanto marcio, della dissennata politica tesa unicamente al massimo profitto ed all'indiscriminato sfruttamento del cliente. Stavolta (tanto per cambiare) l'azienda di Steve Jobs inciampa proprio sulla piu' sbandierata delle "innovazioni" presentate sui suoi nuovi portatili, usciti 3 settimane fa: la nuova ipetecnologica trackpad in vetro. Semplicemente
non va: parte il click quando non deve partire e viceversa, eccetera. Tutto cio' che una trackpad
NON deve fare, quella dei nuovi MacBook e MacBook Pro (presentati solo una settimana fa), lo fa.
Cosa risponde Apple? "Si, conosciamo il problema. Stiamo indagando al riguardo, ma non sara' possibile risolverlo in tempi brevi." Hallelujah. E dopo aver strombazzato ai quattro venti slogan come: "Lo stato dell'arte incontra l'opera d'arte" o "E' tutto un click", oggi tocca, a chi ha sempre riconosciuto in passato (remotissimo, ormai) il Macintosh come LO standard per eccellenza del personal computing, registrare ancora una volta amaramente che invece e' proprio "tutto un flop".
P.S. Al momento della pubblicazione di questo post, sebbene la notizia stia rimbalzando da ore per tutta la rete e nel mondo, i siti Mac "centrici" italiani (Macity, ItaliaMac, Tevac, SetteBIT, ecc.) dormono sonni tranquilli. Buona notte e sogni d'oro!