Melamente assorto

LA FEROCIA DEI CROCIATI DEL DOGMA


"Eluana è stata uccisa. E noi vogliamo chiedere perdono ai nostri figli e alle nostre figlie. (...) Rinunceranno, forse per paura e per sospetto, a ragionare della vita e della morte con chi gli è padre e madre e maestro e amico e gli potrebbe diventare testimone d’accusa e pubblico ministero e giudice e boia?" - L'Avvenire"Le posizioni in tema di etica possono essere prese in due modi. In nome della verità e del dogma, con regole generali e astratte; oppure in nome della carità e della com-passione, con atteggiamenti e comportamenti concreti. Nella Chiesa cattolica, ovviamente, ci sono entrambe queste posizioni. Nelle piccole cerchie, prevale la carità; nelle grandi, la verità. Quando le prime comunità cristiane erano costituite da esseri umani in rapporto gli uni con gli altri, la carità del Cristo informava i loro rapporti. La "verità" cristiana non è una dottrina, una filosofia, una ideologia. Lo è diventata dopo. Gesù di Nazareth dice: io sono la verità. La verità non è il dogma, è un atteggiamento vitale. Quando la Chiesa è diventata una grande organizzazione, un'organizzazione "cattolica" che governa esseri umani senza entrare in contatto con loro, con la loro particolare, individuale esperienza umana, ha avuto la necessità di parlare in generale e in astratto. E' diventata, - cosa in origine del tutto impensabile - una istituzione giuridica che, per far valere la sua "verita'", ha bisogno di autorità e l'autorita' si esercita in leggi: leggi che possono entrare in conflitto con quelle che si da' la societa'. Chi pensa e crede diversamente, può solo piegarsi o opporsi. Un terreno d'incontro non esiste." - Gustavo Zagrebelsky