Melamente assorto

APPLE LICENZIA? NO, ANCORA RAFFREDDORE


Decisamente non dev'essere il periodo fortunato di Fabio Zambelli. Giusto tre giorni fa, commentando negativamente le analisi di JPMorgan, scriveva: "Non importa che Apple non abbia licenziato dipendenti, che non sia in un trend negativo di vendite, che proprio questa settimana
abbia rinnovato tutta la gamma desktop e che abbia la miglior gestione delle scorte di magazzino nel settore". Tralasciamo per ora la "migliore gestione del magazzino" e il "trend non negativo delle vendite" (ma torneremo presto a parlarne, perche' sappiamo bene che la prudenza non e' la nota caratteristica del buon Fabio) e concentriamoci sulla faccenda dei licenziamenti, dato che del "totale rinnovo della gamma" abbiamo gia' parlato. Dicevo: non sono passati tre giorni che oggi Zambelli e' costretto a smentire se stesso: "Apple ha licenziato un relativamente piccolo numero di dipendenti, 50 in totale e tutti venditori del gruppo enterprise". Poi aggiunge, con una coerenza davvero unica: "Lo smantellamento del settore enterprise č molto vicino al 100%". Ma l'affermazione piu' interessante e' quella a chiusura del pezzo: "Sale la preoccupazione di molti rispetto alle continue cortine fumogene che Apple alza nascondendo la trasparenza, quella da pių parti pretesa". Insomma, il succo e' (e i media internazionali, a differenza dei nostrani, lo dicono fuori dai denti) che Apple ha mentito spudoratamente. Ancora. E l'utenza Mac dev'essere davvero seccata di queste continue bugie, se perfino il sito piu' Macitycally correct oggi e' costretto a scriverne. E mentre le mie facili profezie sui problemi di consegna del MacBook Pro 17 si avverano, non resta che augurare ai 50 malcapitati della sezione enterprise di Cupertino la piu' pronta delle guarigioni dai postumi del loro "raffreddore", citando un aforisma del nostro caro Gianni Rodari: "Nel paese della bugia, la verita' e' una malattia".