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ROMA - Sono state immediate le reazioni alla dichiarazione di parziale illegittimita' della legge 40 sulla fecondazione assistita da parte della Corte Costituzionale. «E ora ci si fermi sul testamento biologico». Emma Bonino si dice «molto soddisfatta» per la pronuncia della Consulta (che accoglie proprio due ricorsi dei Radicali) e trae le conseguenze sul piano della legislazione in materia di dignita' della persona. «Nella sentenza sulla legge 40 la Corte Costituzionale richiama il rispetto degli articoli 2, 13 e 32 della Carta- spiega Bonino- sono gli stessi che vengono violati dal ddl Calabro' sul testamento biologico. Questa sentenza è dunque un monito per la Camera perché ne tenga conto all'atto della seconda lettura della normativa». Ora, tuttavia, bisogna «rimettere mano anche alla legge 40 che in definitiva viene dichiarata globalmente incostituzionale, visto che gli articoli bocciati sono quelli centrali. Su entrambi i fronti noi staremo di guardia perche' non si facciano pasticci». Infine un monito dai Radicali viene al PD e alle forze parlamentari di ispirazione laica. «Sulla laicita' non bisogna avere incertezze- dice Bonino- e questa vicenda dimostra anche che se si fosse fatta una grande campagna di liberta' e di laicita', avremmo evitato la legge 40 e questo vero e proprio obbrobrio che è la legge sul testamento biologico» - Corriere della Sera