Melamente assorto

I 1600 DESAPARECIDOS DI CUPERTINO


La notizia e' rimbalzata ieri su tutte le testate specializzate del mondo e non (addirittura sul Sole 24 Ore): Apple ha licenziato 1600 persone dai suoi AppleStore in giro per il
mondo. "E allora?", direte voi, "tutti licenziano, no? C'e' la crisi!". Giusta obiezione, se non si tenesse conto della differenza sostanziale: gli altri lo dicono, mentre Apple lo tiene segreto. Ebbene si, Apple ha nascosto questi licenziamenti per mesi e perfino ora, in occasione della presentazione dei dati fiscali del trimestre passato, ha giocato con le carte (le tre carte, sarebbe il caso di dire) per cercare di "sfangarla" e guadagnare in borsa ugualmente, pur in presenza di un piu' che ragguardevole quantitativo di impiegati mandati a spasso. Ma non basta: l'agenzia Dow Jones afferma che alla base dell'incremento di margine di profitto lordo, annunciato da Apple, vi sarebbe anche il mancato pagamento degli stipendi dei "nessuno" mandati a casa in incognito di Cupertino. Insomma, come ho avuto modo di sottolineare piu' volte, tra postumi da raffreddore che poi si scopre essere ben altro, e misteriose "sparizioni" di migliaia di dipendenti, il rapporto tra Apple e informazione, ovvero il rapporto tra Apple i suoi clienti, azionisti, sviluppatori, indotto, eccetera, somiglia in modo inquietante sempre piu' a quello tipico tra il dittatore ed il suo popolo di tiranneggiati, ossia: "meglio che non sappiate ma, se proprio dovete sapere, meglio sappiate solo cio' che io voglio farvi sapere". E pensare che tutto questo era iniziato nel 1984, cosi'.