Melamente assorto

FUMUS PERSECAUTIONIS


"Consumerist, un sito web statunitense che si occupa d'informazioni per consumatori,
riporta due casi nei quali il servizio di assistenza in garanzia è stato negato a causa del fumo di sigaretta. In entrambi i casi la lavorazione è stata rifiutata poiché Apple considera la presenza di fumo e catrame sui componenti, dannosa per la salute e una violazione delle regole imposte dall'Occupational Safety and Health Administration (OSHA), l'agenzia del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti". Cosi' scrivono i "salutisti" redattori di Macity, che approvando (ma tu guarda che coincidenza) per l'ennesima volta l'operato di Cupertino e tessendone le sperticate lodi, soggiungono: "Da parte di chi scrive, possiamo garantirvi di aver visto decine di casi di PC e Mac con schede madri e altri componenti danneggiati dalla presenza in ambienti con forti fumatori. Ad un nostro amico fumatore è bastato mostrare le condizioni di una puzzolente e irriconoscibile scheda madre del suo PowerMac G5 per farlo smettere immediatamente di fumare!". Non troppo sorvolando sul disinvolto uso del soggetto da parte del redattore Mauro Notarianni,
viene fatto subito di citare l'osservazione di Fabio Zambelli, sul suo SetteBit, che assai sennatamente fa rilevare come: "Probabilmente basterebbe un minimo di cautela ed una soffiata con una bomboletta di aria compressa, ma a loro (Apple ndr) non è venuto in mente". In effetti, in vent'anni di mestiere, ne ho visti e aperti a centinaia, di Mac e PC (o probabilmente a migliaia, non li ho contati), ma non mi sono mai imbattuto in questo temibile fallout venefico da tabacco. Polvere, polvere e ancora polvere: e' questo il nemico acerrimo che ho sempre dovuto combattere, una volta aperti i "pazienti", nonche' l'ingrediente principale (superata una certa eta', ovviamente) dei loro guai. Dopo l'usura naturale dei componenti meccanici, certo. Problemi che e' comunque raro riscontrare nell'arco temporale coperto dalla garanzia di Apple.  Per non parlare del fatto che le parti interne dei Mac, come ben sappiamo, sono letteralmente brulicanti di sostanze nocive e velenose, assai piu' dei residui della combustione del tabacco. Per accertarsene e verificare non c'e' che da fare un salto sul sito di GreenPeace. Se Apple davvero avesse a cuore la salute dei suoi tecnici, oltre che dei propri clienti, innanzitutto eliminerebbe questi veri e propri veleni dall'interno dei Mac, iPod, iPhone, eccetera, all'atto della progettazione e della
fabbricazione. Dunque, come al solito, siamo di fronte ad una panzana; l'ennesima, sontuosa foglia di fico jobbiana usata per coprire i reali scopi della corporation statunitense: risparmiare sui Mac in garanzia per poter accrescere ulteriormente i propri guadagni. E per far questo ogni giorno l'industria s'industria sempre piu' di svolgere al meglio l'arduo compito di mettere i bastoni tra le ruote dei suoi malcapitati clienti col Mac guasto, ma in garanzia. E quale miglior metodo del criminalizzarli per i loro "abbietti"  e dannosi vizi? L'importante e' che non si cacci la moneta, el dinero insomma, o comunque che si debba farlo il meno possibile; una filosofia simile a quella delle assicurazioni sanitarie, li' negli States, per capirci. E a nulla sono valse, questa volta, le suppliche indirizzate personalmente al sovrano onnipotente. L'imperatore di Cupertino, evidentemente sdegnato dal lezzo di questo fetido volgo vizioso e questuante, storcendo il naso, volge il nobile capo e resta muto.
Nella foto un esempio di "danni da fumo" dentro il Mac, questi si, pericolosi anche per il tecnico (clicca sulla foto).