Melamente assorto

PRESI PER IL CULT


E' certo con piu' d'una punta d'orgoglio che, commentando una recente ricerca di NPD, Melablog scriveva ieri: "Quasi meta' dei soldi che l’utenza statunitense spende per acquistare un nuovo computer fisso vanno ad Apple grazie al suo iMac. Non soltanto il desktop di Cupertino vende bene, ma è anche molto piu' proficuo dell’equivalente medio equipaggiato con Windows". Sono d'accordo: il Mac e' "proficuo", ma proficuo per chi? Per chi usa il computer? No, i numeri non dicono questo. Sappiamo bene che la fetta di mercato degli utilizzatori Mac e' assai scarsa e che e' rimasta sostanzialmente immutata, ovvero non e' cresciuta in modo significativo, a far tempo dal ritorno di Steve Jobs in poi : circa l'8% statunitense e circa il 4% globale. Non calcolando lo sterminato mercato degli assemblati, ovviamente; mercato che se dovesse essere conteggiato, porterebbe ad uno schiacciamento della quota di mercato del Mac a livelli da "specie protetta". E allora, di nuovo: proficuo per chi? Diamo un'occhiata al prezzo medio USA di un Macintel portatile e non, confrontandolo al prezzo medio USA di un Wintel e vediamo cosa ne esce fuori. 
Salta all'occhio che il prezzo medio di un Macintel desktop e' piu' di tre volte superiore a quello di un Wintel e che, con i portatili, la storia cambia poco e nulla. Dunque ecco spiegato l'incredibile divario nei ricavi: semplicemente i PC Apple costano mediamente il 300% dei PC di altre marche. A leggere queste cifre sbalorditive, anzi, pare strano che Apple non si aggiudichi il 90% dei ricavi totali del mercato informatico. E difatti perfino Macity arriva a riconoscere che: "La differenza sostanziale però la fanno i prezzi medi di vendita: 491 dollari per un PC, circa 1340 dollari per un Mac". Dunque si comprende bene per chi e' proficua questa situazione, a chi porta vantaggio. Non certo agli utilizzatori, destinati a restare pochi e con poco software, relegati in quella dorata gabbia chiamata OS X: un bel recinto per vacche da mungere che Steve Jobs ha, con tanta cura, predisposto per loro, no. Tutto cio' e' proficuo per la corporation americana e per le sue casseforti; nessun altro. Meno innovazione, meno qualita' e prezzi piu' alti: questa e' la dura legge del mercato, quando un operatore riesce a ritagliarsi uno spazio ove esercitare il monopolio, come ha fatto il Paperone di Cupertino. E i risultati si vedono: basta leggere il post che precede questo, per esempio. Riassumendo, non credo di poter trovarne sintesi migliore di quella che nasce da questo commento all'articolo di Betanews sulla faccenda: "Considering they use virtually the same hardware, I should say the cult really does work", ovvero: "Considerando che usano praticamente lo stesso hardware, bisogna dire che il cult funziona davvero".