Melamente assorto

L'APPLENDISTA STREGONE


La vittoria di Apple è stata scaltramente citata dai legali Microsoft nel caso in oggetto. "Psystar affermava che Apple aveva eretto barriere tecnologiche atte ad impedire il funzionamento di Mac OS su computer diversi da quelli prodotti da Apple". Similarmente ad Apple "Microsoft è libera di fare ciò che vuole, poiché i possessori di Xbox 360 sanno e sono volontariamente d'accordo di fornire a Microsoft il diritto di impedire l'uso di accessori non autorizzati". I termini e le condizioni d'uso sono riportati nell'accordo di licenza; su quest'ultimo è anche riportato che "il software per Xbox 360 può essere utilizzato solo con accessori autorizzati da Microsoft" - MacityCome ebbi a spiegare piu' di un anno fa, parlando della probabilissima sconfitta di Psystar in tribunale che si profilava all'orizzonte, quella sentenza avrebbe raggiunto un solo obiettivo: regalare ad Apple un monopolio di diritto (quello di fatto c'era gia'). E il monopolio, lo sappiamo bene, non danneggia solo i concorrenti ma anche e sopratutto i consumatori e, a conti fatti, tutto il mercato. Oggi Macity accusa Microsoft di "usare scaltramente" la vittoria di Apple per aggiudicarsi un (ovviamente indebito ed iniquo) controllo su dispositivi che facilitano i giochi sulla Xbox. Sciocchezze. Microsoft semplicemente si avvale del principio monopolistico che la "blindatura" per via legale dei Mac ha consentito di far passare. E che Apple ha cercato e voluto ad ogni costo, scatenando tutte le sue risorse contro una piccola societa' di assemblaggio PC, accusata ingiustamente di produrre "cloni Mac". E ora c'e' poco da lagnarsi della "malvagia" Microsoft: chi e' causa del suo mal, eccetera. Proprio per questo, c'e' da augurarsi che la richiesta di Microsoft venga respinta e che il precedente legale della sentenza "Apple contro Psystar" non valga. In caso contrario, si prospetta l'inquietante scenario di una serie di cause delle grosse corporation contro le piccole aziende del loro indotto, le quali inevitabilmente saranno destinate a fallire. E gia' sappiamo che di tutto questo, a pagare l'esoso prezzo finale sara' sempre il solito, gia' vessato all'inverosimile, consumatore.