Melamente assorto

IL CACCEOTORE DI ANDROID


Nessuno se n'e' accorto, dato che gran parte degli osservatori era impegnata ad alimentare l'inutile affabulazione sul "nulla" in forma piatta: l'iPad, e riferire della assurda polemica riguardo la possibilita' di censurare iMussolini, l'App per iPhone coi discorsi del duce. Senza voler tirare in ballo grandi discorsi sulla liberta' di accesso all'informazione, o quella di diffusione del pensiero e censura, eccetera, resto terra-terra: chiunque faccia un minimale uso dei propri neuroni sa perfettamente che su Internet si trova qualunque tipo di materiale, al riguardo: fino alla nausea. Quella su iMussolini e' dunque una diatriba stupida e inutile, punto. Dicevo che nessuno si e' accorto dell'importanza di una dichiarazione rilasciata venerdi scorso da Steve Jobs, in argomento telefonini: "Con Android vogliono distruggere il nostro mercato ma noi accelereremo sullo sviluppo ad un punto tale che non riusciranno a raggiungerci". In pratica, Jobs dichiara il sistema operativo Android (un sistema Open Source, sorretto da un'amplissima alleanza di soggetti, tra i quali Google, ARM, Sony, ASUS, HTC, Intel, Motorola, Qualcomm, Samsung, T-Mobile, Toshiba, Vodafone e NVIDIA), suo "nemico", proprio come avvenne per Microsoft DOS e poi per Windows, e minaccia una poderosa controffensiva. Nel contempo attacca duramente Adobe, accusandola apertamente di boicottare Apple col suo Flash. Insomma, Steve contro tutti. Di nuovo. E di nuovo la storia si ripete: gli altri aprono e lui chiude; gli altri cercano alleanze e lui sfida e minaccia; gli altri cedono pezzi di sovranita', creando linguaggi comuni e interoperabilita' e lui reclama la propria superiorita' e l'intangibilita' assoluta del suo regno (vogliono distruggere il nostro mercato). E neppure serve ricordare che i sistemi aperti o semi-aperti (come fu il DOS e come e' Windows) sono da sempre quelli che vincono e che poi dettano legge. Basta rendersi conto dell'immensa, schiacciante sproporzione degli schieramenti in campo per capire che questo e' un film che abbiamo gia' visto.