Melamente assorto

iDoli


Cio' che Apple scatena oggi, l'ennesima febbre da "iCoso", e' un effetto la cui causa va ricercata oltre il pur ampio perimetro del fenomeno di costume, o i vasti e abusati confini dei meccanismi della moda-marketing. E' una realta' piu' complessa che s'innesta, a mio avviso, a pieno titolo nella fenomenologia del culto. I tratti sono quelli inconfondibili della latria: con tanto di simbologia sacra, di supremo sacerdote cui tutto e' possibile, concesso e perdonato, di riti misterici segreti e perfino di sacrifici umani. C'e' chi fa viaggi per andare  a baciare la falange mummificata del santo e chi invece, piu' modernamente, s'accoda per pagare un oggetto, l'iPad, di cui non sa letteralmente cosa fare.Ma c'e' di piu': cio' che ho evidenziato sopra, unito all'uso sistematico del mendacio, del falso e della dissimulazione mediatica, il totale controllo dei contenuti ottenuto attraverso il ferreo giogo qualitativo ed economico del contenitore e il sequestro della capacita' empatica del cliente; ovvero il sacrificio di ogni istanza semplicemente umana, che non risponda, come effetto immediato e riflesso, all'esigenza suprema di "Denaro & Dominio", fanno oggi di Apple il prototipo, forse l'archetipo, di qualcosa che non riusciamo ancora a comprendere appieno, ma che sta rapidamente sviluppando. E che, temo, sara' presto imitato.