Melamente assorto

GIZTODOMODO


"I cattivoni di Gizmodo non sono stati ammessi  alla funzione religiosa che il Reverendo Jobs terra’ oggi a San Francisco.", scrive Mantellini. La sua ironia fa indubbiamente centro, focalizzando quello che e' ormai chiaro a tutti (fanboy esclusi, ovviamente), ovvero che a questo punto Steve Jobs guida Apple piu' che da monarca assoluto, da Preposito Generale. Apple e' mutata in una sorta di ordine religioso dalla disciplina  e segretezze ferree, e dagli obiettivi severamente perseguiti. Solo i mezzi sono "flessibili" e si adattano a seconda delle circostanze. Mendacio, concorrenza sleale, copia, minacce: sono praticamente tutti ammessi. Aggiungo io che costui e' notoriamente personaggio dal carattere vendicativo. Specie coi giornalisti. Certo, si potrebbe obiettare che l'esclusione di una nota testata giornalistica da un evento dove sono ammesse tutte le altre, potrebbe non essere definita, come dire, "sagacissima" dal punto di vista dell'immagine pubblica di Apple, ultimamente oltretutto non proprio scintillante come un tempo. Ma, dopo la cacciata di Ethlite, il problema e' trovare qualcuno a Cupertino che abbia il coraggio di dirglielo.