"Non ti si drizza l'uccello? Anche per questo c'e' un'App". Questo potrebbe essere lo
slogan dell'ennesima applicazione idiota e truffaldina per iPhone, approvata dai solerti censori di Cupertino. Non bastavano le App sparapeti in condivisione; ora abbiamo i ritrovati contro l'
impotenza, la
stitichezza, contro il
fumo, le
verruche; e ancora App che selezionano i
cocomeri piu' gustosi, e chi piu' ne ha piu' ne metta. Sono talmente tante che e' nato un
sito apposta per tenerne il conto. L'assurdo di Apple non conosce confini, ormai: si censurano le vignette satiriche o i nudi nei fumetti, quando non la lingerie delle riviste patinate, con la patetica scusa del "porno", per poi approvare questo ciarpame, questa attrezzatura da raggiro, senza battere ciglio e, anzi, lucrandoci sopra il 30% (il 40 per iPad). Per chi, come me, ha vissuto i tempi d'oro e la leggenda del Macintosh, vedere a cosa Apple si e' ridotta, e' davvero molto triste. Uno spettacolo, questo si, indecente.
