Melamente assorto

PETORAMI


Il tasso di zelotismo degli articoli di Kiro di Melamorsicata riesce sempre a sorprendermi, nonostante io non sia quel che si dice un lettore di primo pelo. Ebbene si: anche stavolta e' riuscito a superare se stesso (ardua impresa) censurando la clamorosa marcia indietro di Steve Jobs nei riguardi del boicottaggio di Adobe Flash, facendo in modo di eradicare del tutto il termine "Flash" dal post in cui, peraltro con notevole ritardo, avrebbe dovuto informarne. Perche'? Perche', poverino, il malcapitato si e' battuto per mesi (se non anni), fino allo stremo delle forze, per dimostrare la giustezza e la legittimita' di quel boicottaggio.
E ora? Ora il generale Steve Jobs fa dietrofront con le sue divisioni corazzate, lasciando il destino dei suoi fantaccini in balia del "nemico": coloro che, come me, hanno sempre difeso fondamentalmente due cose: a) la liberta' del cliente di installare cio' che vuole su un dispositivo regolarmente pagato in primis, e b) la libera concorrenza in un mercato libero da monopoli (e i punti a e b vanno a braccetto). Sara' per questo senso di straniamento, che sicuramente oggi prova assieme a tutti quelli come lui, costretti a bere l'amaro calice colmo di frappe' a base di torto marcio, che oggi parla di "squatting" dei nomi sull'App Store senza menzionare il fatto che societa' come Apple da sempre usano lo squatting (patent squatting, name squatting, graphic squatting) e il furto di marchio e nome a piene mani, come strategia alla base di molti dei loro fortune e lautissimi guadagni. E certo sara' sempre per questa sorta di sparaflashamento cognitivo che non mostra di provare alcun senso del ridicolo, nel leggere e pubblicare questa mail. "Fartorama" in italiano (non volgare) letteralmente si traduce: "Petorama". Di fronte ad un tale orizzonte, perfino l'immaginazione ha un sussulto. Kiro no.