Un tempo esisteva la figura del beta tester, cioe' di colui che veniva pagato per stanare gli errori annidati dentro un software. Una specie di "correttore di bozze" del digitale, in pratica. Un tempo i beta tester venivano pagati, perche' a fare il beta tester come si deve ti fai un mazzo cosi'. Era un errore, un anacronismo da superare, evidentemente. Allora si comincio' a distribuire le beta version (ovvero le versioni di prova) dei software a tutti, e tutti divennero improvvisamente beta tester. Gratis, ovviamente. Poi Apple fece un passo ulteriore: reinvento' il beta tester e lo trasformo' da duro lavoro in privilegio da pagare (rivoluzione introdotta ufficialmente da Steve Jobs con OS X beta venduto al modico prezzo di 25 dollaroni, se la memoria non mi tradisce). Adesso si passa ad una nuova fase. Fare il beta tester gratis, pagando per farlo, diventa addirittura un piacere, oltre che un privilegio. Apple re-reinventa il beta testing. Ancora. E in effetti cosa c'e' di meglio che godere del'esclusiva di provare in anteprima un sistema che tutti provano contemporaneamente in anteprima esattamente come te? Come si puo' rinunciare al piacere di essere "avanti", cullandosi nell'illusione di smanettare cio' che invece non puo' essere per definizione smanettato? Come non sperimentare pseudo sistemi operativi superblindati in versioni ufficiosamente malfunzionanti (le ufficialmente malfunzionanti escono sempre un pochino dopo, ma quelle sono per tutti, e non c'e' gusto ad avere gli stessi problemi degli altri), sopratutto se ti regalano la meravigliosa sensazione di manipolare qualcosa di nuovo fiammante, di "custom" e di vergine? In realta' sai benissimo che ti prendono per il sedere e che stai facendo esattamente l'opposto, esattamente come tutti gli altri; ma poco importa in fondo. Quello che conta e' che Apple reinventa per noi: ogni santo giorno. Apple ha reinventato per noi il beta testing. Apple ha reinventato per noi il bricolage.
TESTER DI STEVE
Un tempo esisteva la figura del beta tester, cioe' di colui che veniva pagato per stanare gli errori annidati dentro un software. Una specie di "correttore di bozze" del digitale, in pratica. Un tempo i beta tester venivano pagati, perche' a fare il beta tester come si deve ti fai un mazzo cosi'. Era un errore, un anacronismo da superare, evidentemente. Allora si comincio' a distribuire le beta version (ovvero le versioni di prova) dei software a tutti, e tutti divennero improvvisamente beta tester. Gratis, ovviamente. Poi Apple fece un passo ulteriore: reinvento' il beta tester e lo trasformo' da duro lavoro in privilegio da pagare (rivoluzione introdotta ufficialmente da Steve Jobs con OS X beta venduto al modico prezzo di 25 dollaroni, se la memoria non mi tradisce). Adesso si passa ad una nuova fase. Fare il beta tester gratis, pagando per farlo, diventa addirittura un piacere, oltre che un privilegio. Apple re-reinventa il beta testing. Ancora. E in effetti cosa c'e' di meglio che godere del'esclusiva di provare in anteprima un sistema che tutti provano contemporaneamente in anteprima esattamente come te? Come si puo' rinunciare al piacere di essere "avanti", cullandosi nell'illusione di smanettare cio' che invece non puo' essere per definizione smanettato? Come non sperimentare pseudo sistemi operativi superblindati in versioni ufficiosamente malfunzionanti (le ufficialmente malfunzionanti escono sempre un pochino dopo, ma quelle sono per tutti, e non c'e' gusto ad avere gli stessi problemi degli altri), sopratutto se ti regalano la meravigliosa sensazione di manipolare qualcosa di nuovo fiammante, di "custom" e di vergine? In realta' sai benissimo che ti prendono per il sedere e che stai facendo esattamente l'opposto, esattamente come tutti gli altri; ma poco importa in fondo. Quello che conta e' che Apple reinventa per noi: ogni santo giorno. Apple ha reinventato per noi il beta testing. Apple ha reinventato per noi il bricolage.