Melamente assorto

L'IPHONE A COSTO ZERO


In Giappone: si uccise per il troppo lavoro. Mazda condannata a risarcire la famiglia. Venne ridicolizzato e accusato di inefficienza. L’azienda automobilistica dovrà versare 560 mila euro." Da Il Corriere Della Sera. Raccontano gli storici della mela che, all'epoca, Apple opto' per il trasferimento delle sue catene di montaggio dall'Europa all'Asia per una semplice questione di costi. Classica legge di mercato, insomma: null'altro. In effetti, si puo' verosimilmente immaginare che se Steve Jobs avesse localizzato la produzione dei propri gadget in Giappone piuttosto che in Cina, (per esempio) con ben 17 suicidi sul groppone, tra i quali quello di Sun Dan Yong, colpevole della sparizione di un prototipo di iPhone nel 2009, a quest'ora avrebbe da risarcire milioni di euro, come minimo. Ma in realta', rischierebbe senz'altro la chiusura degli stabilimenti e un'indagine penale a 360 gradi.  17 morti sono tanti fossero anche "solo" incidenti sul lavoro; ma si tratta di suicidi.  E invece che accade? Niente. Steve Jobs continua a far soldi a palate, senza rischiare un piffero di nulla e senza risarcire un solo centesimo alla famiglia di nessun operaio schiavizzato, o morto suicida, o intossicato. A costo zero, insomma, o quasi. Tanto la responsabilita', semmai, se la accollano le varie Foxconn, Wintek e soci paraschiavisti. Le fabbriche cinesi esistono per questo, giusto? Per fare il lavoro sporco al posto nostro; cosi' che noi si possa godere dei frutti del sudore e del sangue di chi fabbrica i nostri splendidi giocattoloni tecno, senza per questo dover macchiare le nostre immacolate coscienze. Al contrario, sfoggiamo il bel marchio della mela morsicata con una sorta di sofisticato orgoglio.  Dunque anche per noi: costo zero. In effetti e' proprio vero quello che raccontano gli storici di Cupertino: Apple ha trasferito la sua produzione in Cina per una semplice questione di costi.P.S. Secondo voi, il ragazzo a destra nella foto quanti anni ha?