Melamente assorto

UN CESSO DI RECESSO


"Secondo Electric Pig, lo ricordiamo, chi ha acquistato un iPad di vecchia generazione č in grado di ottenere uno "sconto" pari a 100 sterline purchč dimostri che ha comprato il prodotto fino a 14 giorni fa. In realtā le cose non stanno propriamente cosė; secondo qualche informazione raccolta nelle scorse ore da Macitynet presso qualche rivenditore saremmo infatti di fronte non ad una "iniziativa speciale" nč ad un vero e proprio rimborso, ma semplicente all'applicazione di una condizione standard che prevede per i clienti la possibiltā di rinunciare all'acquisto e di avere il rimborso totale di quanto pagato. A fronte di questa opportunitā il "rimborso" di 100 sterline č in realtā la differenza di prezzo tra il vecchio listino dell'iPad di prima generazione e il nuovo listino dell'iPad sempre di vecchia generazione.." - Da Macity. Incidentalmente faccio presente che:"Chi acquista un oggetto, sottoscrive un abbonamento o simili ha 7 (non 14 ndr) giorni di tempo per disdire senza penali il contratto che ha firmato." - Da Wikipedia. "Deve essere comunque ben chiaro che il diritto di recesso non si applica a tutti i beni acquistati direttamente in negozio, ovvero avendone avuto preventivamente visione e possibilitā di prendere atto di tutte le caratteristiche: il ripensamento non č riconosciuto come diritto, salvo accordi precedenti la conclusione del contratto presi direttamente con il venditore. Ovvero il diritto di recesso in negozio viene applicato solo ed esclusivamente a discrezione del venditore, non avendo questi alcun obbligo di legge in tal senso." - Da Wikipedia. "Attenzione, non esiste il diritto di recesso per le vendite a distanza (es. internet, ecc): (...) di prodotti audiovisivi o software sigillati aperti dal consumatore (per esempio un DVD sigillato)."- Dal sito ADUC"Pena la validita', il diritto di recesso (a distanza, es. internet, ecc. ndr) deve essere esercitato con l'invio -presso la sede geografica- di una comunicazione scritta inviata tramite raccomandata A/R (con avviso di ricevimento). In alternativa, e' possibile inviare entro il termine un telegramma od un fax, il quale acquistera' validita', facendo decorrere da quel momento la validita', solo se confermato tramite raccomandata A/R entro 48 ore. " - Dal sito ADUC Detto cio', per sgombrare il campo dalle svariate scempiaggini che stanno tutt'ora diffondendo i soliti siti applecoronati, non resta che osservare, con un sorriso, il comico affannarsi di tutti costoro per trovare il cavillo o la gabola piu' idonei ad
accaparrarsi uno straccio di diritto al recesso e restituire questo (ora) maledetto, indesiderato e obsoleto iPad 1; il tablet che pure era il piu' agognato fino all'altro ieri e che oggi viene indecentemente ribassato di prezzo. Un gadget supertecnologico talmente avanti che oggi non lo vuole piu' nessuno. Un "magico dispositivo" da un giorno all'altro mutato, altrettanto magicamente, in un pezzo di plastica senza valore, il cui recente acquisto e' anzi ormai palesemente motivo di rabbia a scontento per chi lo ha sfortunatamente effettuato. E' la patetica scena che si e' ripetuta con l'iPhone Edge e che si ripetera' tale e quale tra una manciata di mesi, con il prossimo gadget da Cupertino. Quale punta di diamante tra le Corporations, per Apple in particolare infatti non e' la durata (come si suppone dovrebbe essere e come fu per essa fino al ritorno di Steve Jobs) a costituire il valore essenziale di un bene o prodotto, ma, all'opposto, lo e' sua propria obsolescenza. Jobs ha capito meglio di chiunque altro il funzionamento di questo meccanismo perverso: quanto piu' rapidamente un prodotto e' soggetto ad invecchiamento, fino al rimpiazzo con una nuova versione (sempre meno differente), tanto piu' quello stesso prodotto diventa desiderabile. Non pero', attenzione, nella sua incarnazione presente e reale: diventa desiderabile si, ma esclusivamente nella sua
incarnazione futura. Il godimento effettivo del bene viene cosi' tramutato in "soddisfazione del cliente riguardo l'acquisto", spostando l'attenzione dalla efficacia e durata di utilizzo effettivo, all'"esperienza di utilizzo" (che, in quanto mera opinione, e' un parametro non misurabile e altamente manipolabile). In tal modo si slitta la fruizione del bene, ovvero il suo sfruttamento efficace e vantaggioso, continuamente in avanti nel tempo (il pagamento avviene subito, pero'), quando uscira' la versione "migliore": piu' bella, piu' veloce, sottile, leggera magica, rivoluzionaria, eccetera. In questo modo si acquisisce il vero obiettivo della corporazione: accorciare la vita del prodotto. Nel contempo il bene o prodotto stesso assume fatalmente i dolci, eccitanti e sfumati contorni del desiderio e del sogno, riportando il cliente allo stato infantile del bimbo che fantastica sui giocattoli desiderati. E sappiamo bene tutti quanto e' facile spillare soldi ai bambini. In conclusione percio', da bravi bambini, ora non rimane che attendere, speranzosi, che Steve Jobs, nella sua immensa prodigalita', s'impietosisca ed esaudisca quel desiderio, concedendo agli sfortunati colpiti da un cinico e baro destino sulla via dell'innovazione, un obolo misericordioso. Dite che non si tratta altro che di un volgare bidone? Puo' darsi; pero' c'e' la mela sopra, percio' fate il favore di chiamarla "rivoluzione". Clicca sull'immagine