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Carnefici e vittime

Post n°243 pubblicato il 13 Novembre 2007 da MacRaiser


Forse i ruoli non sono proprio quelli che amiamo ritagliarci ogni giorno.



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Commenti al Post:
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 13/11/07 alle 14:08 via WEB
Dopo 3 ore e mezza ancora nessun commento? Va ben comincio io. Scusa Mac, ma io ricordo che i miei figli a quell’età scaricavano camion, pulivano scale, tagliavano siepi per molto meno di 50 euro al giorno. E vedo donne, italiane e non, che lavorano in cooperative di pulizie per 800 euro al mese, poco più del guadagno di una notte di altre operatrici. Non sempre la scelta del marciapiede è obbligata, ma può diventarlo se, senza nessuna preparazione specifica, si pretende di guadagnare 200-300 euro al giorno. Che poi gli uomini che ci vanno siano porci e carnefici (e qui includo tutta la prostituzione), son d’accordo, ma non metto la mano sul fuoco sulla santità delle vittime. Ahhh, conosco anche ragazzi, minori non accompagnati provenienti dalla Romania, che seguono dei percorsi formativi, studiano, imparano un lavoro che magari non li porterà mai ai 300 euro al giorno, ma gli darà sicuramente altre soddisfazioni. Mi pare Mac che sia tu che a volte parli di libero arbitrio, ecco, questa è un’occasione in cui esercitarlo. Ahi Ahi Ahiiiiii, chissà come mi risponderai, quindi ti lascio un abbraccio preventivo. ciao
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 16:00 via WEB
Primo: forse dovresti leggere il libro che si cita nell'articolo, prima di giudicare, Casal. Parla di romani, non di romeni, tanto per cominciare. Secondo: dal tuo commento devo dedurre che i tuoi figli, con la loro -specifica- istruzione e preparazione, sarebbero in grado di sopravvivere onestamente e senza grossi problemi, in un paese dove sono considerati poco piu' che dei rifiuti umani e senza conoscere un minimo la lingua. Per non parlare del fatto di non avere alle spalle una casa calduccia e sicura e una dolce mamma che ti fa trovare la cenetta pronta in tavola, la sera. Caspita, fossi uno che conta, ai tuoi figli farei tenere dei corsi per questi poveri sprovveduti d'immigrati che invece vanno dar via il c.., per svoltare la giornata. Quanto al fatto che il termine "vittima" non sia sinonimo di "santo", non l'ho mai sostenuto. Sei tu che hai tirato in ballo questa analogia. E non capisco bene il perche'. Ciao :)
 
   
magdalene57
magdalene57 il 13/11/07 alle 17:21 via WEB
Ahi...ahi...ahiiiiiiiiiii ...:-)))
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 18:07 via WEB
Immigrato fai da te? No Padantour? :p
 
   
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 15/11/07 alle 12:42 via WEB
Ciao Mac. Ignoro il tuo sarcasmo sulla mia famiglia. Il libro lo lessi a suo tempo e quanto ai rumeni, sono citati nell’articolo che hai linkato (….Sono albanesi, curdi, tunisini, marocchini, sono moldavi e ucraini. C'è qualche afgano, un gruppetto di italiani e una valanga di romeni…..). Ti rispondo con 2 numeri: 1) 74 i minori non accompagnati che i nostri servizi sociali stanno seguendo togliendoli dall’accattonaggio e dalla prostituzione - 2) art. 18 del 286/98 e ti consiglio di leggere questo documento http://www.pariopportunita.gov.it/Pari_Opportunita/UserFiles/Il_Dipartimento/documenti/versione_internet_art_18.pdf - Non cambio la mia idea sul fatto che una scelta è quasi sempre possibile, solo che non sempre si è disposti a scegliere la via più difficile. Mi viene in mente Malene e quanto ha lavorato faticando per far arrivare qui suo figlio. Ciao
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 15/11/07 alle 13:30 via WEB
Sul sarcasmo: prima di cercar le pagliuzze altrui, guarda la tua trave: "vedo donne, italiane e non, che lavorano in cooperative di pulizie per 800 euro al mese, poco più del guadagno di una notte di altre operatrici. " Se non e' sarcasmo questo.. e perdonami, anche abbastanza offensivo per donne che vengono schiavizzate e trattate come bestie.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 15/11/07 alle 13:47 via WEB
Leggero' il documento che mi hai segnalato. Sulla scelta: Casal, se tu ritieni che per un ragazzino dar via il sedere tutte le sere per alzare qualche euro sia "la via piu' facile", e che egli preferisca farsi sodomizzare sistematicamente da puttanieri italiani piuttosto che andare a fare il muratore o le pulizie, beh.. francamente non so proprio cosa dirti. Mi pare che la tua visione della realta' sia un poco "fuori centro". Io vedo solo una cosa, invece, e te la dico fuori dai denti: quando sono i nostri figli ad aver bisogno di aiuto, a sbagliare, a subire, allora apriti cielo.. troviamo qualsiasi scusa per giustificare anche il peggiore dei comportamenti. Quando invece sono stranieri o figli di stranieri (non parliamo poi se immigrati), la musica cambia eccome. Il mio e' ovviamente un discorso in generale, riguardo gli italiani e non parlo della famiglia di nessuno in particolare. Ciao :)
 
     
magdalene57
magdalene57 il 15/11/07 alle 14:39 via WEB
non credo che ci fosse sarcasmo, un po' d'ironia si, ma l'esempio che tu portavi si prestava, Casàl. perchè è sicuramente vero che i nostri figli lavorano per meno (ci metto pure mia figlia, coi tuoi) ma è altrettanto vero che "giocano" in casa, hanno la famiglia alle spalle, che seppur mettendoli davanti alle loro responsabilità, li accoglie, si fa carico di seguirli, in modo io credo assolutamente salvaguardante. Poi ci sono quelli/e che comunque scelgono di fare altro. ma i casi qui riportati credo facciano parte di una realtà talmente lontana da quella che noi viviamo che non so nemmeno se alla fine "vendersi" non sia anche un mezzo per togliersi da famiglie "pesanti". Hai fatto bene a scrivere che "una scelta è quasi sempre possibile". di solito è così, ma quando alla fine si sceglie la strada, non credo sia poi la via meno difficile. dai... un sorriso..:-))
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/11/07 alle 11:20 via WEB
Ho letto il documento. Ma tratta della riduzione in schiavitu' e della prostituzione femminile che ne e' diretto effetto. Non riguarda i casi che si descrivono nell'articolo e che ho citato nel post. Tantomeno se ne parla in "ragazzi di vita", di Pasolini. Sbagliero', ma ho come l'impressione che tu tenda ad esprimere i tuoi giudizi prima di aver letto attentamente, Casal. Ciao :)
 
magdalene57
magdalene57 il 13/11/07 alle 14:31 via WEB
sono in difficoltà. nel senso che mi piacerebbe pensare che veramente uno/a sceglie quella strada perchè gli/le piace, perchè è ciò che vuol fare, tenuto conto delle possibilità di guadagno. ma poi mi vien da pensare a quelle ragazze che si prostituiscono per ripagare il biglietto del viaggio per l'italia, e sono praticamente schiave di donne/uomini che le sfruttano, e se ci sono per le donne niente mi vieta di pensare che ci siano anche per gli uomini. se fosse tutto risolvibile col "libero arbitrio" mi sentirei quasi in pace, ma temo che non sia così semplice.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 18:07 via WEB
Ciao, Maggie *
 
miro.oceani
miro.oceani il 13/11/07 alle 19:08 via WEB
ho le stesse perplessità di Maggie se sia o meno una libera scelta
ma anche Cpc non ha torto quando dice che non possiamo parlare sempre di "vittime".
ciao
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 19:32 via WEB
Ho letto, Mario. Fermo restando che sono d'accordo, cioe' che sono un assoluto fautore delle liberta' individuali, compresa quella di prostituirsi se lo si desidera, paragonare lo stato di chi si prostituisce per scelta (una piccola minoranza, tra l'altro) con quello di chi si svende perche' NON HA scelta, e' come confondere chi digiuna per perdere peso con chi sta morendo di fame. Ciao :)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/11/07 alle 19:11 via WEB
ne dubito che mai nessun essere umano scelga responsabilmente di essere schiavo di un altro (sia pure a tempo). qua poi, in questo articolo, si parla di ragazzini. mio dio! ma quale "scelta" vuoi mai che sia?
(ma a voler essere sinceri, c'è bisogno dell'articolo? magari io non conosco i luoghi di Roma, ma quelli di Firenze, sì: sono sotto gli occhi di tutti, ovunque. siamo noi che ci siamo sventuratamente abituati a chiudere gli occhi, che ci raccontiamo la favoletta dell'avidità del guadagno facile. ci fa più comodo. passiamo veloci con l'auto e ci chiudiamo in casa.).
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 19:34 via WEB
Gia'.. purtroppo e' cosi'. E non da oggi, come appunto volevo sottolineare ricordando il romanzo di Pasolini. Ciao, Ody :)
 
shinobu4
shinobu4 il 13/11/07 alle 20:43 via WEB
Forse esco fuori dal coro pur rispettando l'opinione altrui. Secondo me prostituirsi è una libera scelta, personalmente andrei a pulire i "cessi", lavoro umile ma sempre rispettabile, anzichè vendere il mio corpo, guadagnerei di più, ma non riuscirei più a camminare a testa alta, e non perchè abbia qualche tabù riguardo al sesso. Ma per rispetto verso me stessa, darei il mio corpo,anche solo per una notte, ma con il desiderio e il piacere di dare il mio corpo, e non per denaro. Non considero il mio corpo merce. Riguardo a tante ragazze dell'est le quali spesso dichiarano di non sapere che venendo in Italia si finisce per svolgere il mestiere più vecchio del mondo, mi concedo il beneficio del dubbio.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 21:32 via WEB
C'e' qualcosa che non torna, nel tuo ragionamento: anche i ragazzi e ragazzini immigrati vengono in Italia sapendo che andranno a svolgere il mestiere piu' antico del mondo? Ciao, Shino :)
 
   
shinobu4
shinobu4 il 13/11/07 alle 21:58 via WEB
con la teconologia moderna vuoi che la voce non si sparga su cosa succede una volta arrivati qui? perdonami ma sono convinta che la maggior parte di loro sa cosa li aspetta qui, poi certo ci saranno casi isolati, di ragazzini minorenni, rapiti ecc. e qui è anche nostro dovere indagare e restituirli ai loro cari. poi non dimentichiamoci che tanti ragazzi sono appunto romani, ci sono sempre stati sotto le scale di valle Giulia...
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 22:01 via WEB
Insomma, secondo te, fanno del turismo sessuale al contrario..
 
     
shinobu4
shinobu4 il 13/11/07 alle 22:11 via WEB
se ti riferisci alle donne, aggiungo anche che molte sperano di potersi sistemare giuridicamente, matrimonio, con qualche pollo italiano di trent'anni più vecchio di loro. Ovviamente non posso fare di tutt'erba un fascio, tra costoro e anche tra gli uomini ci saranno anche pesone che sperano di potersi integrare in campo lavorativo, ed è ovvio che purtroppo si debbano accontentare di lavori che ormai in Italia non vuole fare più nessuno. Non c'è lavoro per noi, per i nostri figli, non mi ricordo se vivi a Roma, e non so se sai che l'amministrazione comunale elargisce 35 euro al giorno ad ogni capofamiglia rom.Ma sto andando fuori tema, questo è un'altro discorso...
 
     
shinobu4
shinobu4 il 13/11/07 alle 22:26 via WEB
non ho detto che vengano a fare turismo sessuale, ho detto che sanno che potrebbero finire a fare quel tipo di mestiere, e se lo accettano significa che gli sta bene così, ora tu mi dirai che le costringono o li costringono e allora dovevano stare attente da chi prometteva loro false promesse, la prima ci poteva cascare, la seconda pure, la terza anche , ma poi santo cristoforino, avvertite che cosa accade. Sinceramente per me possano farlo quanto ne vogliono, a me non danno fastidio, proprio per questo sono favorevole ad aprire le famose case, anche perchè così ci sarebbe un controllo sulla loro salute, tutela per loro stesse e poi scusami, visto che è un mestiere pure quello, qualche tassa la pagassero pure loro. E così si evita la sera, sulla Salaria, di tamponare il tipo che guida davanti a te e all'improvviso ti frena perchè attratto da qualcuna :-) Per favore non mi etichettare con appellativi appartenenti a qualche ideologia politica. Ti parlo serenamente e ti considero una persona intelligente, in grado di tollerare le eventuali opinioni contrarie alle tue :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 23:06 via WEB
Ci mancherebbe che ti etichettassi, ma ti faccio notare che se uno (donna o uomo) prende in considerazione un'idea del genere vuol dire che il suo grado di disperazione e' arrivato ad un livello che ne' tu ne' io possiamo con onesta' dire di poter anche solo immaginare. Questo esclude automaticamente la scelta.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/11/07 alle 23:03 via WEB
Mi riferivo al tema del mio post, cioe' alla prostituzione maschile. Vivo a Roma e conosco la situazione e non credo proprio che la gente venga qui sapendo che con tutta probabilita' andra' a dar via il c.. per trenta euro a botta. Per quanto riguarda la storia dei 35 euro al giorno non l'ho mai sentita. Mi sapresti indicare dove lo hai letto? No, perche' 35 euro al giorno fanno piu' di mille euro al mese. Francamente mi pare una bufala bella e buona. Hai delle pezze d'appoggio al riguardo?
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 09:50 via WEB
ok libero di pensare che abbia detto una c...ta, appena recupero il cartaceo dove è documentato ciò che ti ho detto te lo invio per email, ciao :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 09:57 via WEB
Non ho detto questo, Shino. Ho detto che la NOTIZIA e' una bufala. Aspetto con ansia. Ciao e grazie per i tuoi interventi :)
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 10:11 via WEB
Il Viminale, attraverso le Prefetture, dal 1990 distribuisce, sottoforma di Bonus, € 780 al mese con rivalutazione Istat, per ogni capo famiglia. :-). Ciao, grazie a te :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 10:28 via WEB
Scusami, si puo' avere il link della fonte o un riferimento bibliografico, per favore, o e' materiale top secret? Grazie.
 
     
miro.oceani
miro.oceani il 14/11/07 alle 11:05 via WEB
il riferimento è quello della normativa sui "rifugiati politici"
ma il "contributo" alle famiglie Rom, almeno qui a Verona, è solo un contributo ai progetti di associazioni di assistenza alle famiglie Rom per i "progetti di integrazione" o altro.
 
     
miro.oceani
miro.oceani il 14/11/07 alle 11:19 via WEB
l'altro riferimento più generale è quello della Legge 39/90
http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l39_90.html
anche qui niente contributi agli apolidi
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 11:33 via WEB
Si, scusami Mario.. ma qui stiamo a discettare di cose che non riguardano assolutamente i romeni.. rom o non rom. Tantomeno i rom italiani. Queste sono provvidenze destinate ai RIFUGIATI con status riconosciuto. La Romania fa parte dell'UE. Mi pare che chi ha citato questo articolo, lo ha fatto in modo assolutamente sbagliato e razzista. Non parlo di Shino, ovviamente che ha creduto in buonafede a quello che ha letto, parlo di Maurizio Blondet. Questo pero' la dice lunga sull'aria che tira in Italia ultimamente.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 12:35 via WEB
Comunque grazie, Mario. Nelle ricerche sei proprio un drago! :D
 
     
miro.oceani
miro.oceani il 14/11/07 alle 13:12 via WEB
...in ufficio quando c'è bisogno di qualcosa.... ci sono io "super Mario"
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 13:40 via WEB
:D
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 11:24 via WEB
Grazie, Mario. Allora, se il riferimento e' questo, cominciamo col dire che sono 34mila lire e non 35 euro al giorno. Continuamo col dire che e' per TUTTI i rifugiati politici e non solo per i rom. E Finiamo col dire che il contributo e' erogabile AL MASSIMO per un periodo di 45 GIORNI. Vale a dire una somma totale MASSIMA di un milione e mezzo UNA TANTUM. Mi pare che le cose stiano in modo nettamente diverso rispetto a quanto tu dicevi, Shino: "Il Viminale, attraverso le Prefetture, dal 1990 distribuisce, sottoforma di Bonus, € 780 al mese con rivalutazione Istat, per ogni capo famiglia". Se hai altri riferimenti legislativi, ti prego di riportarli, Shino. Ciao :)
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 11:29 via WEB
articolo 1 sexies del decreto legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, introdotto dall´articolo 32 della legge 30 luglio 2002 n.189. Ciao
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 11:34 via WEB
Si, appunto Shino. LEGGILO.
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 12:01 via WEB
si ok lo leggerò (in minuscolo), senza urlare, grazie comunque :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 12:34 via WEB
Shino, perdonami, ma tu hai riportato qui una voce, un sentito dire. L'accusa era molto grave e io te ne ho chiesto conto. Tu che fai? Mi incolli una frase estrapolata da non si sa dove. Io allora insisto, cosi' tu non trovi di meglio che incollarmi un articolo di legge, che secondo te dovrebbe essere alla base di quel sentito dire, salvo che non lo hai prima nemmeno letto. Insomma.. boh. Un po' di perplessita' me la vorrai concedere? :/
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 13:28 via WEB
Te ne concedo anche due di perplessità. Buona giornata, buon proseguimento, :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 13:58 via WEB
Curioso il tuo atteggiamento, Shino. Entri e fai dichiarazioni piuttosto pesanti contro una minoranza etnica notoriamente emarginata e perseguitata. Ti si dimostra coi documenti che quanto da te affermato non risponde a verita', ma che anzi e' una mistificazione costruita ad arte da un signore i cui sproloqui sarebbe complimento chiamare articoli, e tu non trovi di meglio da fare che andartene ironizzando? Shino, capita a tutti di sbagliare e mi pare di aver dato la tua buonafede per scontata nel mio altro commento. Ne' mi pare di averti etichettata o offesa in alcun modo. Il fatto che capiti a tutti di sbagliare non ti da' pero' il diritto di offenderti se qualcuno ti fa notare o corregge il tuo errore. Quando prendo uno svarione, mi scuso e vado avanto col dialogo.. non la prendo mica come un fatto personale. Spero comunque che ci ripensi e che torni a commentare qui. Ciao :)
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 14:27 via WEB
non mi sono offesa, non so a quale signore ti riferisca, e non capisco dove ho ironizzato, ti avevo chiesto di pazientare, ti avrei mandato per email ciò in mio possesso, comunque ti invio il link della legge, mi riferivo a quella legge, di cui ho il cartaceo e dal quale ho estratto il numero di legge, c'è anche su internet http://www.parlamento.it/leggi/02189l.htm, in tutta onestà non mi sento di aver fatto dichiarazioni pesanti, ma se la mia limitata intelligenza non me le fa vedere e se ho sbagliato chiedo scusa a te che mi hai ospitato, alla minoranza etnica e perseguitata, e ai tuoi ospiti. Scusatemi. Di nuovo buon proseguimento Ciao :-)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 19:27 via WEB
Che tu non ti sia offesa mi fa piacere, Shino :) Il signore cui mi riferivo e' Maurizio Blondet, del quale ho linkato un articolo in un mio precedente commento, dai toni che definire xenofobi e' eufemismo. Quello che dice in quell'articolo (e che tu hai, magari inconsapevolmente citato); quello si e' pesante.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 10:52 via WEB
Ho fatto una rapida ricerca sul sito della prefettura di Roma, Shino.. ma non c'e' nulla riguardo a questo provvedimento di cui parli che addirittura risalirebbe al 1990. Non riesco a capire dove tu abbia ricavato la notizia di questo provvedimento. Ci deve essere un documento ufficiale o qualcosa. A meno che si tratti della solita "vox populi", allora e' un altro conto. Attendo documentazione ufficiale. Ciao :)
 
     
magdalene57
magdalene57 il 14/11/07 alle 16:49 via WEB
mi colpisce molto la tua frase "se ti riferisci alle donne, aggiungo anche che molte sperano di potersi sistemare giuridicamente, matrimonio, con qualche pollo italiano di trent'anni più vecchio di loro", cosa ci trovi di tanto strano? è una pratica che qui da noi viene seguita nel, facciamo a dir poco, il 70%? non vedo cosa ci sia di male se una donna, per sistemarsi accetta anche di sposarsi con un uomo più vecchio di lei, tenuto conto che questi uomini, di solito, sono scartati dalle "nazionali" perchè spesso non rispondono proprio ai canoni correnti...(e si, magari son pure un pochino sordi, data l'età...)
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 17:25 via WEB
non ci trovo nulla di strano. Forse sono rimasta troppo romantica io, il matrimonio lo associo ad amore.
 
     
magdalene57
magdalene57 il 14/11/07 alle 18:29 via WEB
spesso è così, ma spesso l'amore s'accompagna guarda caso, a valutazioni anche d'altro genere. da secoli....
 
     
magdalene57
magdalene57 il 14/11/07 alle 16:45 via WEB
molte di queste ragazze provengono anche dall'africa, dubito che la tecnologia sia arrivata in quei luoghi, considerato che spesso non hanno manco l'acqua potabile.
 
     
magdalene57
magdalene57 il 14/11/07 alle 16:52 via WEB
non c'azzecco con gli inserimenti dei commenti che erano in risposta a shinobu, sorry!!
 
     
shinobu4
shinobu4 il 14/11/07 alle 17:42 via WEB
Io parlavo delle ragazze dell'est, vidi un documentario tempo fa, se non sbaglio su rai tre, una ragazza all'intervistatore dichiarò che la rai si vedeva al suo paese e che sapeva che sarebbe venuta in Italia per prostituirsi. Comunque ripeto non trovo nulla di strano e non ho nulla contro queste ragazze, sia che scelgano o costrette per vivere, per mangiare. sarebbe auspicabile loro che possano avere una decorosa assistenza medica, cosa che spesso neanche noi abbiamo, dato il degrado e le lunghe attese negli ospedali, per una mammografia ti fanno aspettare anche un anno, posso testimoniarlo personalmente, ma se viene messo in dubbio cosa dico, lo hanno documentato anche su striscia la notizia, programma che reputo serio.
 
     
magdalene57
magdalene57 il 14/11/07 alle 18:31 via WEB
non viene messo in dubbio quello che dici, se corrisponde al vero. mi pare..:-))
 
magdalene57
magdalene57 il 13/11/07 alle 23:40 via WEB
ricordo il film "un uomo da marciapiede", e poi ricordo il film "pretty woman" certo, non c'entrano niente con l'argomento, però diciamo pure che qualcuno scelga questa vita. decida che è la sua. non ci vediamo nella sua scelta qualcosa di sconvolgente? vendere se stessi. il proprio corpo, accettare che mani che non conosci ti tocchino e poi, farti pagare. vorrei che fosse una questione di scelta. non la condividerei, ma sarei costretta a rispettarla. ma, francamente....
 
 
miro.oceani
miro.oceani il 14/11/07 alle 08:53 via WEB
credo che il "mestiere" sia sconvolgente!
E sconvolgente non necessariamente per chi lo esercita, anche se di sua volontà, perchè risponde ad esigenze a bisogni (amore/sesso/tenerezza) in maniera mercantile.
La stessa cosa vale per altre attività non direttamente collegate alla prostituzione (la pornografia non è figlia della prostituzione e sono fenomeni diversi) ma anch'essa risponde a bisogni in maniera distorsiva.
Altre attività rispondono in maniera distorta a bisogni veri non necessariamente perversi: Il bisogno di gioia di vivere che diventa sballo (eccesso di alcool, uso di stupefacenti, auto veloci, lusso, ecc): dobbiamo condannare il nostro modo di vivere?
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 14/11/07 alle 09:20 via WEB
Condannare non e' mai stata una soluzione efficace. Anche qui, col proibizionismo in USA, la storia insegna (senza contare i proibizionismi precedenti). Si tratta in primis di comprendere e poi di trovare delle soluzioni non "giuste", ma efficaci. Non moralmente appaganti, ma che servano effettivamente a qualcosa e a qualcuno. Ciao, Mario :)
 
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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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