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Creme de la creme

Post n°270 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da MacRaiser



I geni esistono. Un "Krapfen attack" e' stato portato questa mattina alla sede del PD di Veltrusconi. Per saperne di piu', cliccate sulla "cosa rossa".



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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 12/12/07 alle 13:57 via WEB
a saperlo, mi sarei attrezzata a dovere..., è un peccato consumare tutto quel ben di dio.. Fà un pochino pensare alle comiche vecchia maniera, sai quelle delle torte in faccia, con gli omini tutti in bianco e nero, impettiti nei loro abiti formali..? dico, più comici di quelli...:-)) (che fame golosa...:P) ciao, Mac tentatore**
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 12/12/07 alle 14:00 via WEB
Ricordo di aver visto un film di gangsters anni '30 con bambini vestiti alla Borsalino che si sparavano con armi caricate a pastarelle cioccolato e crema.. Purtroppo non ricordo il titolo, mi piacerebbe rivederlo.. :( Ciao, Maggie *
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 12/12/07 alle 14:57 via WEB
E' vero, nemmeno io avevo pensato alla data e alla sua ricorrenza. A saperlo prima, come Magdalene, mi sarei attrezzata per tempo e ci sarei andata: tanto con la bici vado veloce e la sede non è così distante.
Inizo a perdere la speranza... ed è grave.
Ricordo anch'io di aver visto il film di cui parli, ma del titolo non c'è traccia nemmeno nella mia memoria, mi piacerebbe rivederlo. Appena ho cinque minuti mi metto a caccia.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 12/12/07 alle 16:58 via WEB
una roba tipo "piccole pesti" (in inglese, ovviamente!!)
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 14/12/07 alle 10:31 via WEB
Io ricordo questo film, chissà se è lo stesso.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/12/07 alle 13:02 via WEB
Siiii! E' quello! Ora lo cerco :D Grazie, Quoti.. ti devo una cena dallo Zozzone :p
 
miro.oceani
miro.oceani il 12/12/07 alle 21:38 via WEB
mi sembra che si stia un pò sottovalutando il gesto
e se invece di krapfen fossero stati torroni?
o peggio ancora bussolai o sbrisolona?
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/12/07 alle 09:47 via WEB
Eheheh.. Bussolai? Mai assaggiati. La sbrisolona non e' poi cosi' pericolosa.. lo dice pure il nome, dai.. Ciao, Mario :)
 
   
magdalene57
magdalene57 il 13/12/07 alle 11:28 via WEB
la sbrisolona è pericolosa perchè è troppo buona!!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/12/07 alle 22:37 via WEB
ma che spreco!
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/12/07 alle 09:47 via WEB
Ti riferisci in particolare alla prima o alla seconda foto? ;) Ciao, Ody :)
 
miro.oceani
miro.oceani il 13/12/07 alle 19:15 via WEB
insisto.... non sono daccordo sulla genialità
come non lo sono stato sulla colorazione sanguigna della fontana di Trevi
due gesti... entrambi "innocui" ma con un forte connotato violento
 
 
magdalene57
magdalene57 il 13/12/07 alle 19:31 via WEB
Miro, forse io non mi sono proprio spiegata... intendevo dire che mi sarei attrezzata per... recuperare i krapften e mangiarmeli...:-))
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/12/07 alle 19:39 via WEB
Non esageriamo.. Non ci sono stati danni a cose o persone. si tratta di gesti dissacratori e con una connotazione goliardica; ma non ci vedo nulla di violento. Ne' ora, ne' in occasione della colorazione della fontana di Trevi. Seguendo questa logica, anche le torte in faccia (per esempio quella celeberrima spiaccicata su Bill Gates) sono violente. Comunque il mio riferimento al "genio" si riferiva al contenuto del volantino, piu' che al gesto in se'.. e in ogni caso la violenza e' un'altra cosa, Mario. Ciao :)
 
   
miro.oceani
miro.oceani il 14/12/07 alle 12:17 via WEB
si, confermo, anche una torta in faccia è violenza.
anche se il "gesto" può sembrare "innocuo"
La non-violenza è un'altra cosa, il gesto di "resistenza passiva" (Satyagraha) non implica nemmeno il mettere in ridicolo l'avversario.
Magari esagero.... ma se invece di esagerare io esagerano quelli che lanciano i dolci? ( si può ammazzare una persona anche con una lapidazione di confetti!)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 14/12/07 alle 13:14 via WEB
Le tecniche non-violente sono quanto di piu' lontano si possa concepire dalla passivita'. Molti ritengono una violenza l'essere costretti a fare qualcosa dal fatto che qualcuno si metta a digiunare.. e la chiamano violenza passiva, pensa un po'. Per me la trovata e' stata divertente e intelligente, sia nei modi che nei fini. Certo, sull'opportunita' o l'accettabilita' di un'azione dimostrativa del genere i punti di vista possono essere vari, ma confusione non ce ne deve assolutamente essere. Fare violenza e' procurare un grave danno a persone o cose (e quindi indirettamente sempre a persone), mediante un atto deliberato. Tirare bombe alla crema contro il muro della sede di un partito politico, o colorare di rosso l'acqua di una fontana, non possono essere in alcun modo considerati atti di violenza. Ciao, Mario :)
 
springfreesia
springfreesia il 14/12/07 alle 16:32 via WEB
Ciao ! Ti perdono per "quella" foto che campeggia nel post solo perché hai allegato "la cosa rossa" da cliccare...:-))Buon weekend e un sorriso da springy
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 14:07 via WEB
Eheheh.. Ciao, Springy :)
 
ildemonologo
ildemonologo il 15/12/07 alle 16:00 via WEB
Mah. Al di la del lancio di cose da mangiare (sai sono stato educato nel sacro terrore dello spreco:) vi sono due punti che mi fan riflettere: il primo è la violenza verbale del volantino, molto demiurgica e piuttosto demagogica, la seconda è che se gli autori fossero stati convinti della bontà del proprio atto non lo avrebbero fatto nè a volto coperto nè sarebbero scappati all'intervento della forza pubblica... Ma son solo considerazioni mie.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 14:12 via WEB
Essere convinti delle proprie ragioni ed essere disposti a subire le conseguenze, buone o cattive, del proprio renderle pubbliche sono due cose estremamente differenti e lo sai anche tu. Altrimenti ti firmeresti con nome, cognome, indirizzo e numero telefonico. Ciao, Demonologo :) P.S. "violenza demiurgica"? Riformuleresti, per favore?
 
   
ildemonologo
ildemonologo il 16/12/07 alle 15:03 via WEB
Bella risposta. Ma ti faccio notare che non ho nessun problema nè a parlare di me nè a farmi rintracciare, semplicemente basta chiedere. Inoltre il fatto di avere un blog mi rende individuabile con estrema semplicità, come tu stesso sai;) semplicemente un livello di conversazione più personale richiede una confidenza che non è possibile aprire "in diretta", semplicemente per ragioni di pudore: non metto la mia vita in piazza (come tutti, per lo meno tutti coloro che non hanno esagerati bisogni di protagonismo). Ti faccio osservare che azione e soprattutto tono del comunicato sottointendono però un tono di latente violenza che permette un'analisi del gesto un po' più sinistra di quella goliardica da te fatta. Ma semplicemente non mi piace chi lancia il sasso (od il krapfen) e nasconde il braccio. La violenza demiurgica forgiante della nuova realtà è semplicemente l'equivoco più triste nel quale le ideologie sono cadute o cadono: che dalla violenza possa nascere una società migliore... Ziao Mac:)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 17:18 via WEB
Mai sentito parlare della statua di Paquino, Demonologo? ;) Il problema e' che non sempre e' possibile palesare le proprie opinioni senza incorrere in ritorsioni o conseguenze spiacevoli. E mi pare che da Enzo Biagi in giu' nel nostro paese di questi esempi ce ne siano stati svariati. Quanto ai toni: se i toni violenti (ammesso che ce ne siano nel volantino, cosa che a me non pare.. ma mi riservo un giudizio definitivo quando avro' a disposizione il testo integrale) fossero punibili per legge, avremmo Beppe Grillo in galera da un pezzo. Cosi' non e'.. e mano male. Ciao :)
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 16/12/07 alle 18:50 via WEB
Circa i toni ho seguito il link da te fornito. Ora ritengo che"schifezza morale", "deriva autoritaria", reprimere il conflitto sociale" e l'accostamento con piazza fontana (con tutto ciò che ne ha conseguito per questo paese) sia il riproporre qualche cosa che abbiamo già visto. E quindi se non la goliardata del krapfen, almeno i toni giustificherebbero una lettura più attenta, in quanto riproposizione di un arsenale vecchio e noto (ed anche una perquisizioncina, tanto per accertarsi che, magari, la prossima volta non si decidano a lanciare altro). Ridurre tutto alla punibilità per legge...e la responsabilità morale? Mai sentito parale, Mac, di cattivi maestri? Ed io personalmente non approvo Grillo per quei suoi atteggiamenti da piccolo "vate" ed il provocare una indignazione tanto forte quanto inconsistente... Eviterei inoltre di trasformare in martiri Biagi, Santoro e Luttazzi, per lo meno se non si è disposti a farlo per Speciale. E comunque preferivo Montanelli: lui una palla se l'è beccata....
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 19:37 via WEB
Perdonami ma il tono "violento" e assolutamente irrispettoso dell'ultima tua frase, rivolto nei confronti di un uomo e giornalista assolutamente irreprensibile, oltretutto appena scomparso, dimostra quanto sia facile salire sul pulpito per impartir la predica che per primi non si e' affatto disposti a seguire, Demonologo.
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 16/12/07 alle 20:48 via WEB
Assolutamente no: semplicemente non lo considero un martire della libertà, come invece potrei considerare Montanelli che, in forza di ciò che scriveva sul suo giornale, è stato gambizzato: il che è leggermente diverso dall'essere ostracizzato con motivi più o meno validi. Questo non implica che non fosse irreprensibile e neppure che non fosse un buon giornalista. Reprimenda fuori luogo, Mac, e se mi permetti il suggerimento, entra sulla palla....:)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 21:20 via WEB
Irreprensibile, buon giornalista. "ostracizzato" e sopratutto.. PARTIGIANO. A proposito di liberta', n'est pas? Curiosa svista, la tua, Demonologo. E come vedi, sono perfettamente "in palla" ;) In ogni caso il tuo attacco a Biagi ha un tono inequivocabilmente "violento" (secondo i TUOI parametri), quindi la tua contraddizione resta.
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 16/12/07 alle 21:28 via WEB
Con il partigiano mi stai dicendo forse qualche cosa? Il mio non è nè un attacco a Biagi nè a te, la sensazione è che tu stia agendo di reazione. In ogni caso l'argomento era un altro.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 21:39 via WEB
Non uso dire qualcosa per significare altro, Demonologo. Non e' il mio stile. Se chiedi in giro, ti diranno che anzi, io sono uno che non la manda certo a dire. Diretto, in altre parole. Percio' ricapitolo, per non correre il rischio di perderci. Tu hai parlato di "martiri per la liberta'", -declassando- Enzo Biagi perche' non avrebbe lottato per quest'ultima a differenza di Indro Montanelli (che fu gambizzato dalle BR per questo), giusto? Io ti ho semplicemente dimostrato che non e' vero. Enzo Biagi ha lottato per la liberta' quanto e forse piu' di Montanelli (che, almeno inizialmente, ebbe piu' che simpatia per il fascismo). Dunque di cosa lo accusi? Di non esserci rimasto secco o di non aver beccato pallottole? Il punto qual e'? E' che hai usato un tono violento verso Enzo Biagi per sostenere le tue affermazioni. E guardacaso esse vertevano proprio sul dimostrare che i toni del volantino dell'attacco krapfen e' violento. Dunque hai usato gli stessi mezzi che stigmatizzi nel volantino incriminato, e io ti ho fatto semplicemente notare la contraddizione, tutto qui.
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 16/12/07 alle 21:56 via WEB
il tono violento dell'osservazione di dem l'hai colta solo te credo . hA espresso un opinione . Credo che tu debba rispettarla . Mi sembri molto censore anche dei "peccati di omissione .
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 23:41 via WEB
Dici? Parlava di pallottole.. non so, fate vobis. Quanto alla censura, non mi risulta di aver censurato ne' lui, ne' te. State scrivendo quello che volete sul mio blog, o no? Finche' non insulterete nessuno, nessuno vi censura, tranquilli. Rispetto la vostra opinione come quella di chiunque altro, ma mi permetto di confutarla. Si puo'?
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 17/12/07 alle 07:49 via WEB
Dico. E scusa chi ha parlato di censura ????? famme capi :) ???? ma nn mi sorprende che ti sia venuta in mente :) In ogni caso dici tranquila ? Io sono serena mio caro Mac:) Non mi spaventa e nn mi rattrista la possibilità di una tua censura nè mi ha sorpreso la tua sottile( mica tanto) minaccia:) . In ogni caso tanto per la precisione credo che tale permesso nn venga dato da te ma è garatito da un paese che è ancora democratico grazie a Dio. Comunque capisco perchè riesci a frenarti caro Mac , sarebbe stato un grandioso autogol dopo estenuanti discussioni sulla libertà di opinione e sulla censura seguiti agli episodi relativi alla 7. Per carità io sono nessuno rispetto alla capacità dialettica ed alla varietà e capacacità espressiva di Luttazzi e bada bene NON ho voluto fare satira ma ho espresso ( civilmente ) una mia opionione. Si può?
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 08:31 via WEB
TU:
Inviato da ilcoraggiodelcuore il 16/12/07 @ 21:56 via WEB
"Mi sembri molto censore anche dei "peccati di omissione". .
Dal Sabatini-Colletti:
censore [cen-só-re] s.m.
1 Nell'antica Roma, ciascuno dei due magistrati incaricati di compiere il censimento patrimoniale dei cittadini, di sovrintendere alle finanze dello Stato e di controllare i comportamenti pubblici e privati
2 (anche con riferimento a donna) Chi ha incarichi di controllo, di sorveglianza in vari settori; in partic. addetto all'ufficio di censura

Per quanto riguarda il fatto che qui non sono permessi insulti, la mia non e' assolutamente una minaccia. E' una promessa. E il tuo di nuovo definirmi "censore", profittando della piu' che ampia liberta' di parola che ti concedo sul mio blog, comincia a somigliare troppo ad un insulto. Argomenta senza ingiurie, grazie.
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 17/12/07 alle 08:46 via WEB
Credo che opterò per lanciare un krapfen visto che a te piacciono tanto e nn sono , per carità , atti violenti. Prego :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 10:02 via WEB
Assolutamente mai da me censurata, hai avuto tanto "cuore" da darmi piu' volte "coraggiosamente" del censore, cercando di far passare la mia semplice regola del "qui e' vietato insultare", per una sorta di odiosa "minaccia" alla liberta' di parola in Italia. Quindi me ne hai lanciati in faccia l'equivalente di svariati, di kraphen. Sempre stando ai tuoi (che sono gli stessi di Demonologo, mi par di capire) "nonviolenti" paramentri semantici, eh..
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 16/12/07 alle 08:53 via WEB
Forse è vero che rapportare le bombe di piazza fontana a delle bombe al krapfen può essere stato ironico e originale e credo che certo non possa essere definito un atto violento però, personalmente, preferisco le persone che manifestano il loro dissenso a volto scoperto ed in modo diverso. Alla fine è facile compiere un atto senza farsi riconoscere, ma questa è una tecnica utilizzata da chi non ha il coraggio delle proprie azioni, e pertanto, dal mio personalissimo punto di vista, poco apprezzabile e da non emulare. I monaci birmani non avevano passamontagna e la posta in gioco era molto più alta. L’unico colore comune in tutta questa storia è il rosso. Ma sono due rossi molto diversi. Un sorriso.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 14:18 via WEB
E' strano.. perche' -ogni giorno-, quando accendo la tv, vedo tg, o inchieste, o approfondimenti, fino al piu' banale talk-show, a base di facce sfocate e voci alterate. E nessuno protesta, anzi.. tutti trovano tutto normale. Questa alzata di scudi contro la "scorrettezza dell'anonimato" solo in questa occasione, mi pare bizzarra (non mi riferisco in particolare a te, Allieva). Ciao :)
 
   
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 16/12/07 alle 14:49 via WEB
Lo so che non ti riferisci in particolare a me Mac, e se così anche fosse non sarebbe un problema perché mi pare di aver capito che nel tuo blog, come spero anche nel mio, si possono esprimere con tranquillità opinioni discordanti, per il piacere del confronto e della discussione. Personalmente ritengo che quando si vuole lottare contro qualche cosa, occorrerebbe avere il coraggio delle proprie opinioni e farlo a volto scoperto e credo anche che questo sia molto diverso dal tutelare la propria privacy in rete, che come ben sai può essere solo una questione di sicurezza, o parlare da anonimi quando si è drogati o alcolisti e si vuole aiutare qualcuno senza mettere in difficoltà la propria famiglia o la propria sfera professionale. Per il resto da anni prediligo la radio alla televisione…ascoltare stimola maggiormente la fantasia e non vedere alcuni visi, talvolta, è soltanto un pregio. Un sorriso. Allieva
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 17:27 via WEB
Hai capito bene, Allieva :) Non permetto che nessuno insulti nessuno ma, tolto questo, qui si puo' dire cio' che si vuole (accettando ovviamente che l'interlocutore possa fare lo stesso). Per il resto sono d'accordo con te, se non fosse che tirare dei Krapfen accompagnati da volantini contro la sede del partito attualmente piu' potente d'Italia, puo' come minimo provocare una perquisizione in casa da parte della polizia. Non so se questo si possa annoverare tra le azioni preventive da intraprendere per tutelare la propria famiglia o la propria sfera professionale ;) Ciao :)
 
miro.oceani
miro.oceani il 16/12/07 alle 18:44 via WEB
i krapfen sono ancora caldi?
alla fine gli attacchi sono stati tre.... l'ultimo molto "personalizzato"
ci sono aspetti e problematiche richiamate nei volantini che sono temi che mi sono molto cari (mi pare che lo siano anche a te).
se però dal dibattito e dall'elaborazione politica ci si sposta all'attacco, alla lapidazione dolciaria, alla chiusura (alla fin fine) del dialogo significa che o che non sei in grado di far politica con le tue idee, far politica significa mediare con le idee degli altri, o riuscire a convincere ma non con la forza... quella è un'altra cosa
anche l'olio di ricino era una cosa molto burlesca....
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 19:56 via WEB
Dissento. Primo: lapidare viene da lapide=pietra. Notoriamente la pietra e' cosa assai dura e se scagliata, procura un grave danno fisico; e questa e', appunto, violenza. Viceversa il Krapfen e' morbido e anche molto gustoso. Secondo: la lapidazione deve avere una vittima, ossia una PERSONA che la subisce. In questo caso non v'era nessuna persona, dato che i dolci sono stati scagliati contro edifici. E difatti l'olio di ricino veniva fatto INGOIARE, non veniva gettato contro le pareti. C'e' una certa differenza, no? Mi conosci un po', ormai. e sai che sono contro ogni forma di violenza; ma se confondiamo cio' che e' violento con cio' che non lo e', ai fini pratici affermiamo che sostanzialmente tutto e' violenza. E se tutto e' violenza, alla fine nulla e' violenza. Bisogna essere precisi, puntuali, chiari. Il tiro di dolciumi contro pareti non ha NULLA a che vedere con la somministrazione forzata di olio di ricino di fascistica memoria; tantomeno con la lapidazione. Non scherziamo, per favore. Se non altro per rispetto a chi ancora oggi subisce la lapidazione sul serio. Ciao, Mario :)
 
   
miro.oceani
miro.oceani il 16/12/07 alle 21:08 via WEB
stiamo al tema
i temi dei volantini sono temi a me cari
ma il tono di questo movimento è quello del "vaffanculismo" nei confronti dell'avversario politico
forse non è violenza lanciare krapfen, e non lo sarà pascolare maiali sui terreni dove sorgeranno moschee, e non lo sarà togliere panchine perchè non ci dormano barboni...ecc. ecc.
ma non credo che il confronto politico possa crescere e far crescere 'sto Paese se tutti si mandano affanc**o
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 21:28 via WEB
Allora, premesso che nessuna di queste azione costituisce "atto violento": impedire ai barboni di dormire sulle panchine (o a chiunque si senta male di stendervisi) non mi piace. Il "vaffanculo" come opzione politica non mi piace. Portare i maiali a defecare su terreni prescelti come luoghi di culto per "sconsacrarli", non mi piace. I krapfen mi piacciono. Quanto al tono delle affermazioni contenute nel volantino, ti invito a leggere la pagina di cronaca politica di un qualsiasi quotidiano ti capiti a tiro. Ho reso l'idea? :)
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 16/12/07 alle 21:58 via WEB
si . Etica del "mi piace" "non mi piace" . reso l'idea.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 16/12/07 alle 23:37 via WEB
Ovvio che si. E' la MIA etica. Di chi dovrebbe essere, scusa? Comunque quando avro' bisogno di una consulenza per cambiarla, te lo faro' sapere ;)
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 17/12/07 alle 07:54 via WEB
Si grazie mi farà piacere . Ti farò sapere a chi rivolgerti :) Io nn mi sento all'altezza di confutare le idee a nessuno. Buona giornata caro Mac e grazie ancora una volta per la gentile ospitalità.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 08:36 via WEB
Mi pareva di averti scritto che per ora di etica mi sta piu' che bene la mia. Quindi grazie per l'allettante offerta, ma la risposta e': NO grazie. Poi non capisco bene con quale metro misuri la tua sedicente modestia, dato che stai confutando le mie.
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 17/12/07 alle 08:44 via WEB
Credo che sarebbe una estenuante discussione a cui rinuncio volentieri . Ribadisco : non confuto le tue esprimo le mie prima che con tanto coraggio metterai in pratica la tua promessa .
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 09:59 via WEB
Come no.. E il fatto che le tue siano esattamente opposte alle mie suppongo sia meramente incidentale.. :p
 
     
miro.oceani
miro.oceani il 17/12/07 alle 08:41 via WEB
temo di ritrovarmi spesso in questa etica....
trovare giustificazioni per le azioni della mia "parte"
e condannarle se sono di "altra parte"
lo sforzo che mi sforzo di fare è di essere comunque critico verso quei gesti azioni che non aiutano il dialogo.
ciao :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 10:15 via WEB
Il dialogo e' fatto innanzitutto di chiarezza e di "pane al pane", Mario. Il tipo che disse: "Chi non è con me, e' contro di me", dicono non fosse un violento.. ;) Ciao, Mario :)
 
     
miro.oceani
miro.oceani il 17/12/07 alle 11:11 via WEB
dicono che assomigliasse a Curcio.....
... reincarnazione o reinterpretazione?
comunque anche lui menava delle belle legnate.... al tempio, quella volta, ha fatto un bello sconquasso!!!
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 11:39 via WEB
Appunto :) Quella di Curcio era una bufala (del Giornale, mi pare).. ;)
 
     
magdalene57
magdalene57 il 17/12/07 alle 12:06 via WEB
ragazzi, vi andrebbero un po' di cannoncini allo zabaione...? Il quadro che tu citi, a me sinceramente non piaceva, artisticamente parlando, ma che non l'abbiano accettato perchè il volto sembrava quello di curcio.. mi pare veramente degno delle menti nostrane. ciao, Mac***
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 17/12/07 alle 13:29 via WEB
Mmmm.. devono essere buonii :p Ciao, Maggie *
 
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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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