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Vox populi

Post n°627 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da MacRaiser

"ROMA - Semplici parroci e preti di frontiera si ribellano al pensiero unico vaticano, che vorrebbe negare a Eluana il diritto di spegnersi serenamente. Cinque preti toscani e dieci preti del Friuli in due distinti documenti chiedono il rispetto della libertà di coscienza. Sono il piccolo segnale di un mondo cattolico, assai vasto, che non ha condiviso la durezza con cui la gerarchia ecclesiastica giudicò Piergiorgio Welby e oggi domanda rispetto per la scelta di lasciar concludere una vita sorretta solo dalla tecnica.  Non si può pensare, è scritto nell'appello dei preti toscani, che la Chiesa abbia una "posizione uniforme e monolitica", identificabile solo con gli interventi del papa e dei vescovi. No: "il popolo cristiano è una realtà composita e diversa". E a questa realtà del cattolicesimo quotidiano si rivolge la Lettera di Natale dei dieci sacerdoti friulani, proprio mentre a Udine divampano le polemiche sui ricatti che il ministro Sacconi pone alle cliniche disposte a ottemperare a una sentenza della Cassazione. "Come è vero che nessuno dovrebbe sollecitare, tantomeno obbligare qualcuno ad anticipare la propria morte biologica, ci chiediamo se altrettanto è possibile che nessuno sia obbligato a vivere anche in quelle condizioni estreme, che inducono a desiderare la morte come una liberazione da una vita considerata impossibile", scrive il parroco di Zugliano don Pierluigi Di Piazza insieme ai suoi nove confratelli del Friuli Venezia Giulia. Si può immaginare - continuano i preti friulani - che esistano questioni morali "che non sono di competenza della libertà di coscienza di ciascuna persona?". E da qui parte un interrogativo a quanti nella Chiesa presumono di interpretare con sicurezza il volere divino: "Davvero ci si può sostituire a Dio, affermando di conoscere la sua volontà riguardo alla sofferenza e alla morte delle persone?". Pacato e quasi addolorato è il commento a quelle dichiarazioni di esponenti del centro-destra, da Maurizio Gasparri a Roberto Formigoni, che irresponsabilmente parlano di "sentenze omicide" tese a "mandare a morte" Eluana Englaro. "Ci pare di non condividere - sottolineano Di Piazza e gli altri sacerdoti - né l'esultanza nei confronti di sentenze che sostituiscono di fatto il ritardo legislativo riguardo al testamento biologico né la posizione di chi definisce omicidio una scelta drammatica vissuta nell'ambito di una relazione d'amore". Per il Vaticano il caso Englaro come quello Welby sono pura e semplice eutanasia. Esattamente quello che molti fedeli contestano. Don Mazzi e i suoi quattro confratelli toscani, rivendicando la legittima pluralità di opinioni, citano nel loro appello il cardinale Carlo Maria Martini: "Le nuove tecnologie, che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano, richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona".  E dunque, rileva il cardinale, è importantissimo "distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi. La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte. La seconda - come afferma il Catechismo della Chiesa cattolica - consiste nella "rinuncia all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo". Non può mai essere trascurata, insistono i preti toscani, la volontà del malato cui compete giudicare se le cure proposte sono effettivamente proporzionate. Non è un caso che il loro appello si chiuda con l'affermazione di sentirsi in sintonia con "le nostre parrocchie", le comunità di base, le associazioni e le molte persone che condividono queste riflessioni come a suo tempo "condivisero la critica verso il rifiuto del funerale in chiesa di Welby". - Marco Politi

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Commenti al Post:
Antares.89
Antares.89 il 20/12/08 alle 10:46 via WEB
La posizione ufficiale della Chiesa cattolica è quella espressa dal Papa che, come legittimo successore di Pietro, guida i fedeli secondo la Parola di Dio, che è il primo a interpretare. I sacerdoti che non si conformano non possono dirsi depositari del pensiero cattolico: le loro sono idee diverse dalla morale cattolica. Quanto all'accanimento terapeutico, non sussiste nel caso Englaro, in quanto l'alimentazione artificiale non è considerata una misura straordinaria.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 11:14 via WEB
Sul fatto che la posizione ufficiale della chiesa cattolica sia interpretata legittimamente dal papa, non mi pare siano stati avanzati dubbi. Sul fatto che egli rappresenti il pensiero della maggioranza dei cattolici, di dubbi ce ne sono e parecchi. Ma dato che la chiesa romana e' una monarchia autocratica, non v'e' modo sicuro di saperlo. Il dissenso comunque c'e' ed e' forte, come dimostrano queste lettere, le parole tra gli altri del cardinal Martini e i vari sondaggi effettuati durante gli anni tra gli italiani.
Per quanto riguarda il caso Englaro, la corte di cassazione ti smentisce irrevocabolmente. In ogni caso la volonta' di Eluana, e' gia' stata espressa, testimoniata, acquisita e certificata; e va rispettata. E' la sua che conta; non la mia, non la tua, non quello del papa. Ciao, Antares.
 
   
Antares.89
Antares.89 il 20/12/08 alle 16:01 via WEB
Secondo me la Cassazione non può avere un potere decisionale superiore un ministro della Repubblica, facente parte di un governo eletto liberamnte dal popolo. La volontà di Eluana consiste nella testimonianza dei genitori e di chi vuole la sua morte: non penso che sia una prova. Il cardinal Martini non esprime dissenso, ma la comune politica cattolica che rifiuta l'accanimento terapeutico. Le vere voci di dissenso non capisco come possano essere ritenute cattoliche: è evidente che il loro credo è diverso da quello della Chiesa cattolica.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 20:55 via WEB
E' esattamente il contrario. Il ministro e' soggetto alla legge, cosi' come il comune cittadino. Il ministro ha potere esecutivo, non legislativo; il potere di legiferare spetta al parlamento in via esclusiva. Le sentenze dei tribunali, dato che sono espresse in base alla legge vigente, per quanto ti possa sorprendere, sono dunque vincolanti anche per i ministri. Il governo non e' stato eletto dal popolo. Il parlamento e' stato eletto dal popolo. I ministri sono invece nominati dal presidente del consiglio incaricato, che si presenta dinnanzi alle camere per ottenerne la fiducia, senza la quale non puo' muovere un dito. Direi che ti occorre una ripassata della costituzione italiana, perche' mi pare tu abbia qualche lacuna di memoria in materia "divisione dei poteri".
La volonta' di Eluana e' stata espressa e certificata dalle testimonianze degli affetti piu' cari: genitori e amici. Esatto. Anche se tu non lo "credi" la prova della sua volonta' e' stata accertata e certificata e la cassazione, dopo tutti i gradi di giudizio previsti, ha irrevocabilmente sentenziato in merito. Devi solo prenderne atto. Non e' un'opinione, e' un fatto. Questi sacerdoti ritengono, come la cassazione appunto, che costringere con la forza qualcuno a subire trattamenti che non vuole, sia una forma di violenza inaccettabile. L'ho solo riportato, tutto qui. Essi sono cristiani come te e se hanno pronunciato "eresia" il papa provvedera' certo a scomunicarli; ma cristiani restano e hanno diritto di parlare e dire la loro. Il papa non e' depositario della verita', anzi; la storia ha dimostrato innumerevoli volte l'esatto contrario.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 21:24 via WEB
ROMA - «Non è l'esecutivo che deve farsi carico» di queste vicende. Lapidario il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a una domanda sul caso Englaro alla conferenza stampa di fine anno. Il premier non ha sconfessato poi l'iniziativa del ministro Sacconi, in cui indicava che interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo persistente non è legale per le strutture pubbliche e private del servizio sanitario nazionale, ma ha riferito di «non essere stato preventivamente informato».
Come vedi, caro Antares, il capo del governo stesso ha preso le distanze dall'iniziativa di Sacconi. Quindi la tua bella manfrina sulla "volonta' popolare" va a farsi benedire. Anche perche' tutti sappiamo bene quanto il premier sia attento ai sondaggi e agli umori dell'elettorato.
 
 
Ciompi1378
Ciompi1378 il 20/12/08 alle 12:52 via WEB
Che tristezza ridurre tutto a regole e interpretazioni! Ma la pietà dov'è finita? Senza contare che in effetti nel caso Englaro c'è una sentenza, che la Chiesa con il suo seguito di politici-lacchè vorrebbe ignorare – questo è lo spirito teocratico, ben lontano dallo spirito santo –, la differenza tra i due modi di avvicinarsi a queste peraltro delicatissime questioni è, a mio modo di vedere, la seguente: da una parte c'è chi vorrebbe la libertà personale, senza obbligare nessuno a niente, dall'altra ci sono coloro che si ritengono depositari delle verità assolute, e si arrogano il diritto di scegliere per tutti. Non so se tutto ciò sia cattolico, di certo non è cristiano. Avrei molte altre cose da dire sull'argomento, ma chiudo qui; e ritengo che la Chiesa – quella del popolo di Dio – sopravviva grazie all'esistenza di preti come quelli toscani e friulani.
 
   
Antares.89
Antares.89 il 20/12/08 alle 16:07 via WEB
Cosa ne vuoi sapere tu di Spirito Santo? Il Papa è la guida dei cattolici, e come tale ha il diritto di indirizzare le loro scelte. Se tu non sei cattolico appartieni a un'altra religione: non ti permettere, quindi, di dare lezioni di fede a chi crede in qualcosa di diverso rispetto a te. Inoltre la Chiesa non decide per tutti: a decidere è stato un ministro eletto dalla maggioranza degli Italiani.
 
     
Ciompi1378
Ciompi1378 il 20/12/08 alle 19:14 via WEB
Data l'acrimonia con la quale ti esprimi non meriteresti risposta; comunque sia, non credo che tu possa giudicare chi sa e chi non sa di Spirito Santo. Su di me e su ciò in cui credo hai toppato alla grande: io continuo a credere in Gesù Cristo, che è Figlio di Dio: i papi, che sono uomini, hanno abbondantemente dimostrato di aver preso granchi pazzeschi... Auguri a tutti :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 21:10 via WEB
Caro Ciompi, ti invito a continuare a lasciare le tue opinioni su questo blog ed a non farti intimidire da alcun commento violento o intollerante. Quelli si, non saranno tollerati. Ciao :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 21:07 via WEB
Primo: ti ripeto che i ministri in Italia vengono NOMINATI, non eletti. Almeno fino a quando sara' in vigore QUESTA costituzione. Informati, prima di scrivere altre sciocchezze.
Secondo: sono io che non ti permetto di zittire gli altri sul mio blog. Qui siamo in casa mia e le regole le faccio io. E io dico che Ciompi (come chiunque altro) puo' esprimere liberamente la sua opinione sulla chiesa cattolica o su quello che caspita gli pare senza essere zittito da te, almeno finche' non insulta nessuno. E dato che non l'ha fatto, il tuo "non ti permettere" te lo incarti e te lo riporti a casa.
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 21:00 via WEB
Sono d'accordo. Ciao, Ciompi :)
 
magdalene57
magdalene57 il 20/12/08 alle 15:57 via WEB
mi sono riletta due volte, anzi tre, questo articolo che trovo rappacificante, per me lontana anni luce da certe affermazioni dogmatiche di alcuni personaggi della chiesa, verso alcuni suoi esponenti che dimostrano di avere quella pietas che altri hanno perso, probabilmente sommersi da strati di ermellino e broccati. Quel che si chiede è il diritto di dire basta. Quel che si chiede è il diritto di congedarsi da chi amiamo con dignità. Grazie per questa pagina a Marco Politi e a te che ne hai dato diffusione.. ciao,Mac..:-)***
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 20/12/08 alle 20:56 via WEB
Ciao, Maggie :) *
 
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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


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Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

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...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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