Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
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Messaggi di Aprile 2011
Post n°1361 pubblicato il 30 Aprile 2011 da MacRaiser
"Apple risponde ufficialmente alla questione geolocalizzazione - La società ha ammesso che per un bug di iOS questo file di cache conserva i dati per troppo tempo. Il tutto sarà risolto con un aggiornamento in arrivo tra poche settimane. Come avevo predetto tanto fuoco per nulla. Di certo la trasparenza è alla base di una società civile e, come in questo caso, è arrivata." - Da Melamorsicata, 27 Aprile 2011. "Steve Jobs ha voluto di proposito il tracciamento dell’utente con l’iPhone? - Al di là dell’anonimato dei dati raccolti resta il fatto che se il file di localizzazione non ha una cache ampia per colpa di un bug, come Apple ha dichiarato, allora significa che la società ha mentito. Questa posizione dovrebbe ricevere una spiegazione sincera." - Da Melamorsicata, 30, Aprile 2011. Ben quattro giorni, gli ci sono voluti al nostro Ghedini "con la mela dentro", per ripubblicare cio' che Fabio Zambelli ha reso noto gia' il 26: quella stessa evidenza che strappa la foglia di fico alle vergognose menzogne jobbiane. Meglio tardi che mai, ma non poteva essere altrimenti. Dal momento, infatti, che Steve Jobs ha fatto del mendacio e dell'inganno sistematici ai danni dei propri stessi clienti la piu' potente arma di marketing e di profitto, l'incespico piu' frequente che puo' capitare a un fanboy Apple e' ovviamente quello di scrivere fanboiate; ovvero di trovarsi, proprio malgrado, costretto a smentirsi nel giro di poche ore. Ovviamente l'escamotage per uscirne col minimo danno possibile e' quello di stenderci sopra il classico velo pietoso e far finta di niente. Usi "alternativi" della lingua italiana e della letteratura anglosassone a parte, non so se questo incidente sia classificabile come il record assoluto, o solo stagionale, degli auto-sbugiardamenti o dei pronostici sballati di Melamorsicata. Con Kiro, stilare classifiche in materia figure di guano e' complicato. |
Post n°1360 pubblicato il 29 Aprile 2011 da MacRaiser
Una domanda: ma se e' vero che non c'e' stata alcuna violazione della privacy e che nessuno traccia nessuno, e che Apple ha la coscienza pulita e a posto su tutto, non e' assurdo perdere e far perdere tempo con un aggiornamento inutile? Insomma, si pone oggi lo stesso interrogativo che ci si presento' per quel pasticciaccio brutto dell'antennagate: per quale ragione sulla faccia della terra uno dovrebbe correggere un bug che non esiste? |
Post n°1359 pubblicato il 28 Aprile 2011 da MacRaiser
"Tre impiegati Foxconn denunciati per aver svelato il design di iPad 2 in anticipo - Foxconn all’epoca negò ogni suo possibile legame con la società produttrice dei pezzi in catalogo sul sito: è notizia di oggi invece che tre dipendenti della stessa Foxconn sono stati accusati di aver causato il leak delle foto in questione, rivelando così le sembianze del pannello di iPad 2. I sospetti di Foxconn sono poi stati trasmessi alla polizia locale, che il 26 dicembre 2010 ha arrestato i tre impiegati, accusandoli poi ufficialmente per aver violato i segreti dell’azienda lo scorso 23 marzo." - Da Melablog. Giustizia e' fatta: i traditori che hanno "rivelato le sembianze", neanche dell'iPad 2 ma dei suoi bordi, saranno duramente puniti. Non uno schifo di parola di biasimo contro un regime liberticida che fa arrestare la gente per aver fotografato le custodie vuote di una tavoletta che tra una manciata di mesi non varra' il prezzo di quelle stesse custodie, tutt'altro: il tono del pezzo di Melablog sembra piuttosto soddisfatto. Il tanfo di fanboianesimo che ristagna in questi siti di informazione tecnologica e' asfissiante, ormai. |
Post n°1358 pubblicato il 28 Aprile 2011 da MacRaiser
“Nel momento in cui nuove tecnologie si affermano nella società, c’è un periodo d’aggiustamento ed educazione. Noi non abbiamo fatto - come industria - un buon lavoro nell’educare la gente." - Steve Jobs. Finalmente sappiamo qual e' la verita'. Voi forse stavate per dire che Steve Jobs ha biecamente tentato di tracciare i nostri movimenti a nostra insaputa, per poi usare le informazioni sottratteci, allo scopo di fare (ulteriore) profitto, magari rivendendocele a caro prezzo, come quel brevetto depositato (sbugiardandolo clamorosamente) dimostra? Avreste preso un enorme granchio. La spiegazione e' assai piu' semplice e meno angosciante: noi non siamo stati bene "educati". Preparatevi, anzi: perche' cosi' come allora l'iReverendo tecnopedagogo generosamente s'occupo' di insegnarci ad impugnare correttamente il nostro telefono, ora si dedichera', certo con eguale solerzia, all'arduo ma doveroso compito di "educarci" riguardo i corretti uso, manutenzione e affidamento dei cazzi nostri. |
Post n°1357 pubblicato il 27 Aprile 2011 da MacRaiser
"Apple ha voluto, studiato, realizzato, applicato la tecnologia che traccia i movimenti degli utenti e non serve a nulla che Steve Jobs neghi, accusando solo la concorrenza invece di ammettere che è necessario oppure chiedere scusa. Il sistema, oltretutto, funzionerebbe anche se l’utente lo vuole disattivare ed avrebbe la capacità di trasmettere i dati (ovviamente addebitando tutto sulla bolletta dell’utente, questo non lo nota nessuno di chi ha abbonamenti “unlimited”) a server remoti. Il cerchio si chiude, più chiaro di così!" - Da SetteBit. Onore al merito: Fabio Zambelli (unico, ch'io sappia) riporta la clamorosa notizia dell'ennesimo vergognoso mendacio di Steve Jobs. Macity, Melablog e compagnia salmodiante, dopo aver strombazzato in coro, appena ieri, le spudorate menzogne del CEO di Apple (Gawker titola col termine "stalking"), ora prudentemente tacciono. Fedeli della mela a oltranza, piuttosto che riportare notizie, preferiscono seguire le tracce delle notizie da riporto: ad esempio quelle sull'iPhone 6. |
Post n°1356 pubblicato il 26 Aprile 2011 da MacRaiser
"Steve Jobs: 'Non tracciamo nessuno' - Steve Jobs smentisce seccamente e sinteticamente chi accusa Apple di tracciare gli utenti con il suo iPhone: "Non facciamo nulla del genere", dice il CEO in risposta ad una e-mail di un preoccupato utente iPhone che minacciava di comprare uno smartphone Motorola Droid con Android. La risposta di Jobs è vaga abbastanza per lasciare aperta la porta al fatto che iPhone (non solo iPhone, ma iOS dalla 4.2 ndr) raccoglie, effettivamente, i dati di posizione degli utilizzatori, ma non li usa per 'tracciare', ovvero per capire dove si trovava un utente in un certo momento a scopo di marketing, il che infrangerebbe la privacy. L'uso dei dati potrebbe invece essere funzionale ad altre applicazioni di sistema. Mentre però Android cancella dopo poco questo file, sui dispositivi dotati di GPS iOS 4.2 non fa altrettanto" - Da Macity. Er tracciarolo a vvoi ve pare un’arte da fàlla bbene oggnuno che la facci? Eppuro ve so ddí, ssori cazzacci, che vierebbe in zaccoccia a Bbonaparte. |
Post n°1355 pubblicato il 25 Aprile 2011 da MacRaiser
"Nell’ultima build di Lion, icone con risoluzione 1024x1024 pixel - Macrumors fa notare che nelle ultime build di Mac OS X 10.7 Lion è presente lo sfondo di default ad altissima risoluzione (3200x2000 pixel) e anche le icone sono a risoluzione doppia (1024x1024)" - Da Macity. A quanto pare, chi dall'ennesima beta di Lion s'aspettava notizie a proposito di rinnovamento, stabilita' ed efficienza, dovra' pazientare ancora. L'occhio vuole la sua parte, si dice. In questo caso, la parte del leone. |
Post n°1354 pubblicato il 22 Aprile 2011 da MacRaiser
"Apple: primo produttore di cellulari per guadagni - Apple è ora il produttore di telefoni più grande al mondo, almeno in termini di guadagni generati." - Da Melablog. "Nokia vende 6 volte il numero degli iPhone, ma guadagna meno - Facendo la tara con il prezzo medio dei dispositivi Apple riesce a superare Nokia e chiunque altro, sugli incassi fatti con i telefoni cellulari. Sulla quantità non c’è ancora paragone. Apple nel 2010 era il quinto produttore mondiale di telefoni cellulari con 47,5 milioni di iPhone, mentre Nokia era il primo con 453 milioni, Samsung il secondo con 280,2 milioni, LG il terzo con 116,7 milioni ed il quarto ZTE con 51,8 milioni." - Da SetteBit. Confermato e ufficialmente certificato, dunque: Apple e' in assoluto l'azienda che produce i telefoni con il peggiore rapporto qualita'/prezzo. |
Post n°1353 pubblicato il 21 Aprile 2011 da MacRaiser
"Avete un iPad 3G o un iPhone? Apple vi segue! - Se utilizzate un iPad 3G o un iPhone, sappiate che Apple “spia” tutti i vostri spostamenti: questa la scoperta di Alasdair Allan e Pete Warden. I due hanno scoperto che viene regolarmente registrata la posizione del proprio terminale in un file nascosto. Sin dall’arrivo di iOS 4, gli iPad 3G e gli iPhone hanno conservato una lista di luoghi con rispettivi orari." - Da Melablog. Nessuno pare aver notato che non si tratta di una semplice problema di un modello di iPad o iPhone; non e' questione di hardware, insomma. Dal momento che non c'e' modo di disabilitare questa funzione senza rendere inutile il vostro dispositivo (o jailbreackato), e' il sistema stesso, iOS 4, ad essere congegnato in modo da potervi spiare in ogni vostro movimento. Ed e' proprio uno dei piu' fervidi tifosi del CEO di Cupertino, Fabio Zambelli di SetteBit, che nel tentativo di difendere l'indifendibile operato di Steve Jobs, con un monumentale lapsus freudiano, ce lo fa notare. I vostri dati (e dunque voi stessi) siete gia' considerati proprieta' di Apple Inc. E poco cambia se davvero (e' tutto da stabilire, come potete vedere dal testo del contratto) il vostro nome e cognome non appaiono accanto alla lista dettagliata dei vostri movimenti, dal momento che basta seguirli per individuarvi con estrema facilita'. Zambelli ce lo dimostra, suo malgrado: quando comprate Apple, non siete voi ad acquistare; e' Apple che acquista voi. |
Post n°1352 pubblicato il 20 Aprile 2011 da MacRaiser
Stamattina, su Facebook, ho letto una domanda piuttosto stimolante a proposito della ridicola denuncia di Apple nei confronti di Samsung: Tento di dare una risposta: perche' Apple, nella sua declinazione jobbiana, e' la scintilla che scocca dal corto circuito tra cliente e marchio; tra azienda sua maesta' e consumatore suddito; tra multimiliardari multitrapiantati, superpotenti, prepotenti e idolatrati e fantaccini-utenti sacrificabili, che spendono interi stipendi in giocattoloni gia' obsoleti al concepimento, destinati alla discarica tecnologica a poche decine di settimane dall'acquisto. Un corto circuito provocato dal sovraccarico di, nemmeno piu', il bisogno indotto di un certo bene o di un marchio; ma dal vero prodotto di successo di Steve Jobs: il cieco, insopprimibile, autoassuefatto, desiderio di desiderare. Il piu' lucroso, perche' destinato a restare eternamente insoddisfatto almeno quanto sordo ad ogni richiamo della ragione. Ed e' proprio quello che, sotto specie di marchio con la mela morsicata, i fanboys Apple continuano a difendere con le unghie e coi denti da tutto e tutti: il loro disperato bisogno di desiderare. |
Post n°1351 pubblicato il 19 Aprile 2011 da MacRaiser
"(...) eppure purtroppo (Windows ndr) ha vinto a causa dell'ignoranza della gente. Sono il primo che ha definito la maggior parete degli acquirenti di iPhone "ricchi incapaci", poi definiscili come ti pare, a mio avviso comprando un pc con windows la stessa percentuale che acquista un iphone (diciamo il 95%) lo acquista per ignoranza, cioè non facendo una scelta, il rimanetne 5% quando acquista windows lo fa per scelta. Idem per iPhone il 95% lo compra per moda e perchè gli avanzano i soldi il restante 5% perchè fa una valutazione... le parti sono invertite, ma il concetto è lo stesso." - Andrea iPodmania, dalla pagina Facebook di Melamente Assorto. Immagino che, alla luce di questa brillante logica elitaria ("chi non usa il mio sistema operativo e il mio telefono, e non lo usa come dico io, e' un ignorante"), entrambi i 95 percento aderiscano perfettamente l'uno all'altro; ovvero che si tratti delle medesime persone. Potrei commentare, rendendo pan per focaccia al sagace insultatore, che questo certo lo pensa il 95% dei "griffati" con la mela, al che tutto si spiegherebbe: tutti a credersi "elite di sapienti" e tutti a credere tutti gli altri "ignoranti". Questo il meccanismo perfetto e la vera invenzione geniale di Steve Jobs. Sono tentato, in effetti, di spalmare queste argomentazioni su tutta la genia dell'utenza Apple; o almeno sul novantacinque percento di essa. Ma, per quanto mi sforzi, non riesco proprio a portare il cervello all'ammasso in questo modo. |
Post n°1350 pubblicato il 18 Aprile 2011 da MacRaiser
"Toys R Us venderà gli iPad 2 da domani - Restano i dubbi sulla scelta di Apple. Posizionare l’iPad in un negozio di giocattoli non darà la sensazione di far apparire il tablet come un giocattolo?" - Da Melamorsicata. Ehhh, Apple, Apple: ma cosa mi combini? Ha ragione da vendere, il nostro buon Kiro e il suo timore e' fondato: "la sensazione di apparire" che si prova uscendo con un iPad da un negozio di giocattoli, dev'essere qualcosa di orribile. E ancor peggio "la sensazione di apparire" che puo' provare un individuo adulto, mentre spalma di grasso digitale il suo rivoluzionario lavagnetto animato, nel vedersi giudicato da chi non ha capito proprio niente dell'iPad e di cio' che sta alla base del suo successo: il fatto che e' magico. Discriminati sol perche' magari li' accanto c'e' un bamboccetto di tre anni che fa la medesima cosa? No, mai! Altrimenti uno potrebbe pure, al limite dico, sentirsi una specie di cazzone. |
Post n°1349 pubblicato il 17 Aprile 2011 da MacRaiser
"Trasferire velocemente file da iPad a computer - Se utilizzate il vostro iPad 2 per scattare molte foto o avete semplicemente alcune immagini che vorreste trasferire al computer, a volte la procedura di connessione con iTunes, che effettua ogni volta la sincronizzazione di TUTTI i dati, può essere snervante. Stessa cosa vale per altri tipi di file multimediali, come video o registrazioni. In fondo, ciò che noi dobbiamo fare è soltanto trasferire un paio di file! Eccovi quindi un trucchetto che consiste nello sfruttare il noto programma Evernote." Da iPaddisti. Se questo (installare un'App apposta per autospedirsi l'allegato, passando da remoto) e' il metodo veloce, sono curioso di conoscere quello lento. |
Post n°1348 pubblicato il 16 Aprile 2011 da MacRaiser
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Post n°1347 pubblicato il 16 Aprile 2011 da MacRaiser
"Apple affronta una class action a causa degli acquisti dei bambini su App Store - Garen Meguerian e un team di avvocati denunciano Apple con l'accusa di 'indurre' i bambini a spendere centinaia di dollari dei loro genitori col mezzo dell'acquisto in-App." - Da Ars Technica. Il sistema e' semplice e ne avevano parlato gia' Federico Rampini e l'ottimo blog Mela Marcia: si fa entrare il bambino in un apparentemente innucuo gioco-applicazione che, all'interno, prevede un meccanismo di acquisto online (in-App), nascondendolo abilmente sotto un sistema di raccolta (ad esempio) di punti-frutti, e il gioco e' fatto. Dollaroni sonanti nelle tasche di Jobs e compagni, come se piovesse e conti in banca degli sprovveduti genitori-acquirenti di luccicosi iPaddi e iFoni, prosciugati. Ma che volete farci, in fondo sono bambini. |
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ANTONELLA ANEDDA
Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa
---
Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.
---
Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.
---
Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.
Mario Luzi
---
Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio
---
Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.
Mario Luzi
---
il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.
Mario Luzi
---
Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.
Mario Luzi
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.
Eugenio Montale
---
Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.
Rainer Maria Rilke
---
Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
Eugenio Montale
---
Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.
Rainer Maria Rilke – La pantera
---
Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.
Eugenio Montale
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MARIA LUISA SPAZIANI
Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.
ANTONELLA ANEDDA
Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani
---
Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.
---
Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.
PEDRO SALINAS
Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.
---
Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.
REINER MARIA RILKE
Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine
---
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.
Eugenio Montale
---
Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.
Antonella Anedda
---
Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.
Eugenio Montale
---
Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.
Antonella Anedda
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Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.
Antonella Anedda
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco
Antonella Anedda
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...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
Antonella Anedda
Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.
- Antonio Machado -
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...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...
Antonella Anedda
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