Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Maggio 2011

CONSUMATORI DA RIPORTO

Post n°1389 pubblicato il 31 Maggio 2011 da MacRaiser

"Secondo Consumer Reports, i MacBook di Apple sono i migliori portatili". - Tom's Hardware, 5 Maggio 2009.

"La linea dei MacBook, i portatili Apple, è al momento in cima alle classifiche di gradimento di Consumer Reports, la rivista dell’Associazione Consumatori americana. L’associazione ritiene che i MacBook siano i migliori" - Da Melablog, 25 Maggio 2011.

"Con un avviso ad hoc pubblicato sulle pagine di supporto del suo sito, Apple ha riconosciuto che in determinate circostanze il fondo di gomma dei nuovi MacBook tende a staccarsi dal case metallico per via del collante usato in fase di produzione. La riparazione, tuttavia, è totalmente a carico di Cupertino. Il nuovo programma di riparazione gratuita fuori garanzia -chiamato semplicemente “MacBook Bottom Case Replacement Program”- si applica a tutti i modelli di MacBook commercializzati da ottobre 2009 fino ad aprile 2011" - Da Melablog, 31 Maggio 2011.

C'e' da scommetterci: tra un paio d'anni (il tempo necessario perche' Apple riconosca il difetto, in pratica) la "autorevole" rivista digitale Consumer Report, quella che non s'era "accorta" dell'antennagate per intenderci, ci ribadira' che i portatili Apple sono i migliori al mondo. E c'e' da scommetterci che noi, come ogni anno, le crederemo ancora.




 
 
 

LE MAGICHE PROTESI DELL'iOS

Post n°1388 pubblicato il 31 Maggio 2011 da MacRaiser

"Se i mercati scoprono e propongono quello che i consumatori più desiderano, lasciatemi dire che la nostra tecnologia è diventata estremamente abile nel creare prodotti che corrispondono alle nostre fantasie di un rapporto erotico ideale, in cui l’ oggetto amato non chiede nulla e dona tutto e subito, ci fa sentire onnipotenti e non fa scenate quando, soppiantato da un oggetto ancora più sexy, viene relegato in un cassetto. In senso più ampio, l’ obiettivo finale della tecnologia, il telos della techné, è sostituire un mondo naturale indifferente ai nostri desideri - un mondo di uragani, difficoltà e cuori infranti, in cui bisogna resistere - con un altro così sensibile ai nostri desideri da essere, di fatto, una mera estensione del nostro io. Penso, infine, che il mondo del consumismo tecnologico sia turbato da un amore reale, e non abbia altra scelta se non scombussolare, a sua volta, l’ amore. La sua prima linea di difesa è mercificare il nemico. Potete scegliere gli esempi di mercificazione dell’ amore che preferite, quelli più disgustosi. Io citerei l’ industria dei matrimoni, le pubblicità televisive in cui compaiono bambini graziosi o si propone un’automobile come regalo di Natale, e l’ equazione particolarmente grottesca tra diamanti e devozione eterna. Il messaggio, in questi casi, è che quando si ama qualcuno si deve comprare qualcosa.



La cosa che colpisce maggiormente nei prodotti di largo consumo - massimamente rappresentati dai dispositivi elettronici e dalle loro applicazioni - è che sono progettati perché piacciano immensamente. Dover piacere è proprio ciò che li definisce, a differenza di quei prodotti che sono semplicemente se stessi, che non sono creati necessariamente per piacere. (Penso ai motori dei jet, alle attrezzature di laboratorio, all’arte e alla letteratura seria). Se riferiamo queste considerazioni agli esseri umani, e immaginiamo una persona caratterizzata dal disperato desiderio di piacere, che cosa vediamo? Vediamo un individuo privo di integrità, senza un centro; nei casi patologici vediamo un narcisista che non riesce a tollerare la possibilità di non piacere, e di conseguenza rifiuta il contatto umano o ricorre a mezzi estremi, sacrificando la sua integrità, pur di piacere. Se dedichiamo la vita all’ esigenza di dover piacere e ci dotiamo a questo fine di una maschera affascinante, mostriamo di non credere che saremmo amati per quel che realmente siamo. Se riusciremo poi a piacere manipolando gli altri, sarà difficile, in qualche modo, non disprezzarli per aver creduto al nostro trucco.



I prodotti tecnologici commerciali sono dei grandi alleati del narcisismo, che di loro si alimenta. Oltre alla capacità di piacere a tutti, hanno incorporata quella di riflettere un’immagine piacevole di noi. La verità è che cercare di piacere è incompatibile con le relazioni d’ amore. Prima o poi, ad esempio, ci troveremo a litigare furiosamente, e sentiremo uscire dalla nostra bocca cose che non ci piaceranno affatto, che infrangono l’ immagine di persone giuste, gentili, carine, attraenti, controllate, divertenti, simpatiche che ci siamo costruiti. Lasceremo emergere qualcosa di più autentico e la nostra vita improvvisamente diventerà reale. Ci troveremo a dover fare scelte vere, diversamente da quelle fasulle e commerciali tra un BlackBerry e un iPhone. Ci troveremo a dover rispondere a domande come: amo questa persona? Oppure: questa persona mi ama? Non esiste un individuo che possa veramente piacervi in ogni dettaglio. Questo è il motivo per cui un mondo regolato dal dover piacere è in definitiva una menzogna. Ma esiste una persona di cui possiamo amare ogni dettaglio. Ed è per questo che l’ amore è una minaccia per l’ ordine del consumismo tecnologico: rende evidente la menzogna." - Franzen Jonathan, da Il Corriere Della Sera.


Immagine da guyswithiphones.com

Un ringraziamento a MelaMarcia per la segnalazione.

 
 
 

NON FIDARSI E' MELA

Post n°1387 pubblicato il 30 Maggio 2011 da MacRaiser

"Procedimento dell’antitrust italiano contro Apple, sulle garanzie - Il produttore californiano insiste a sbandierare la garanzia di 1 anno, pur precisando sibillinamente che “questa garanzia si aggiunge a quella di legge“. Ovvero che è il venditore a dover assicurare la garanzia per il secondo anno, anche se questo è Apple stessa con i suoi Apple Store (negozi ed ordini online/telefonici).
Per la legge della reciprocità, visto che Apple registra le telefonate degli utenti noi abbiamo registrato l’addetto dell’AppleCare (modificando la voce di chi ha risposto). Ecco come viene spiegata la garanzia su un iPad, a voi ogni giudizio:
Applecare: “la garanzia è di 1 anno, se vuole può fare l’estensione, la garanzia di 2 anni è quella dei rivenditori, la garanzia del produttore normalmente è di 6 mesi, Apple l’ha estesa ad 1 anno e diamo la possibilità a tutti i clienti di estendere la garanzia fino a 2 anni”
Fabio Zambelli: SIETE VOI I RIVENDITORI
Applecare: “lo ha comperato sul sito?”
Zambelli: SI
Applecare: “in quel caso se vuole fare l’estensione ha la garanzia di 2 anni, altrimenti 1 anno”
Zambelli: CONFERMA CHE NON ESISTE DA GARANZIA DI 2 ANNI?
Applecare: “no, teoricamente lei lo ha comperato da Apple America”
Zambelli: L’HO COMPERATO DA VOI CHE AVETE SEDE IN IRLANDA, QUINDI IN EUROPA
Applecare: “la garanzia è di 1 anno, se fa l’estensione è di 2 anni sia di software che di hardware, altrimenti ha 90 giorni di software ed 1 anno di hardware”." - Da SetteBit.

Ingannati, raggirati e costretti per mezzo della paura a pagare per una "protezione" di cui non si ha affatto bisogno e , anzi, alla quale si ha diritto perche' gia' abbondantemente pagata. Il discorso che apre il bravissimo Zambelli e' certo assai piu' ampio e Michele Filannino lo ha affrontato da un altro lato non meno importante, pochi giorni fa. Ad ogni modo, dite pure quello che volete, ma certe analogie sono parecchio inquietanti.


 
 
 

THE SHOW MUST FOXCONN

Post n°1386 pubblicato il 28 Maggio 2011 da MacRaiser

"Foxconn di Chengdu, dopo l’esplosione un altro suicidio - Sale il totale dei suicidi che Foxconn ha sulla coscienza, un operaio 20enne si è gettato dall’ultimo piano di una palazzina dell’impianto cinese di Chengdu. Difficile avere certezze sul numero di persone che hanno perso la vita nell’ultimo paio di anni, c’è chi dice 13 e chi 14, su 16 disperati tentativi. Tutti rimborsati con qualche migliaio di dollari e via andare." - Da SetteBit.

Tranquilli: sono ragionevolmente sicuro che neppure questa ennesima morte (come le altre, del resto) riuscira' a rallentare l'inarrestabile marcia di Apple verso il successo di vendite, di Steve Jobs verso tanti altri miliardi di dollaroni, e degli adorati iPaddi verso di voi. Nel frattempo, scacciate i cattivi pensieri e ritrovate il sorriso con un classico dei giochi dell'enigmistica: scova le differenze.




 
 
 

TANGENTI DIFFERENTI

Post n°1385 pubblicato il 27 Maggio 2011 da MacRaiser

"L’agenzia Reuters ha ottenuto dei documenti dai quali si evince che l’ente di controllo della borsa statunitense, SEC – Securities and Exchange Commission, avrebbe gettato al vento 1 milione di dollari comperando server virtuali, datati ed inutili, da Apple e Cloverleaf. Al caso di corruzione emerso grazie al Freedom of Information Act, si sta occupando l’ispettore generale David Kotz. Pare che non sia stata fatta una gara per il materiale e che siano passate di mano bustarelle per l’acquisto di server ed altre infrastrutture, mal installate e mal funzionanti." - Da SetteBit.

Ungere cotali ingranaggi e ruote, ovvero comprare funzionari della SEC, non e' come corrompere qualunque altro membro di un qualunque altro ente USA: e' molto, molto rischioso e per farlo si deve avere una buona, anzi, un'ottima ragione. Quale e' plausibile immaginare sia stata quella di Apple? Non c'e' che riepilogare: l'episodio scoperto si riferisce al 2008, dunque proviamo a fare "scansione indietro e avanti" di poco, per riportare alla mente e alla luce cosa accadeva, in quel periodo, dalle parti di Cupertino:
  1. "E' di ieri la notizia del rigetto della causa intentata contro Steve Jobs ed Apple, in California, per l'accusa di retrodatazione non documentata in bilancio, nel caso "Stock options" (negli USA un reato analogo al falso in bilancio). La motivazione addotta dal giudice Jeremy Fogel e' che "La (falsa n.d.t.) dichiarazione di Apple in merito è stata prodotta più di tre anni prima della richiesta di giudizio a questa corte. I tempi sono ormai scaduti". Avvenuta prescrizione, insomma." - Da Melamente assorto, 21 Novembre 2007. "
  2. "La SEC (organo di sorveglianza su Wall Street n.d.r.) intenderebbe chiarire le ragioni di una sequenza di annunci che ha modificato il valore delle azioni (Apple n.d.r.). Prima Jobs ha detto che i suoi problemi dipendevano da uno squilibrio ormonale facilmente curabile e che in conseguenza di questo sarebbe rimasto alla guida di Apple; dopo alcuni giorni ha fatto sapere che la sua salute era in condizioni più complesse di quelle previste e per questo non avrebbe potuto occupare per quasi sei mesi il suo posto. Le azioni hanno quindi avuto un picco e poi sono discese pesantemente. Se questo fosse stato causato da, ad esempio, analisi e successivi approfondimenti medici, non vi sarebbe nulla da contestare, ma se Apple avesse deliberatamente trattenuto informazioni note, ci sarebbero gli estremi per delle sanzioni." - Da Melamente assorto, 21 Gennaio 2009.
Ovviamente di questa seconda indagine per insider trading non s'e' saputo piu' nulla. Non credo ci sia da commentare ulteriormente: dopotutto due piu' due e' una somma alla portata di chiunque. Solo una nota a margine: coloro i quali si affrettarono a dare notizia dell'indagine sul dirigente Apple Paul Devine, accusato di aver incassato tangenti in cambio di informazioni riservate sugli appalti per le forniture dei gadget di Cupertino, oggi, su queste tangenti ben piu' clamorose ed importanti, si son fatti improvvisamente muti come pesci. Unica eccezione, il solito encomiabile Fabio Zambelli di SetteBit. Per i certo piu' frequentati (tanto quanto meno affidabili) Macity, Melablog e compagnia, evidentemente, non tutti i casi di corruzione sono "notiziabili".


 
 
 

LO SMACCONE

Post n°1384 pubblicato il 26 Maggio 2011 da MacRaiser

"Apple risolve il problema del malware Mac Defender - Per ora, insomma, niente allarmismi: l’antivirus su Mac è ancora un inutile fardello che consuma potere computazionale e batteria." - Da Melablog, 25 Maggio 2011.

"Mac Guard, variante di MACDefender più pericolosa - MACDefender muta e diventa più cattivo. È stata scoperta una nuova variante dell'ormai famoso malware per Mac OS X che, diversamente dalle altre, non richiede la password di amministrazione per installarsi." - Da Tom's Hardware, 26 Maggio 2011.

La pluriennale fan-faronata della serie: "il Mac non ha bisogno dell'antivirus", e' stata duramente punita alla velocita' del suono, stavolta. Con buona pace dei "poteri computazionali" di aWilito e a dispetto delle balle spacciate da Apple, di virus e malware per Mac OS ce ne sono sempre stati e Apple non ha mai "risolto" un piffero. Quando il Mac OS raccoglieva una quota mercato decente, durante la prima meta' degli anni '90, di virus ce n'erano addiritura a centinaia e la maggioranza degli utenti usava gli antivirus senza troppi crucci computazionali. I Mac users piu' navigati ed esperti ricorderanno "Virex", il vecchio identificativo dell'odierno "ViruScan"; o nomi come "666", "nVIR" (con tutte le sue innumerevoli varianti), SevenDust e tanti altri che si perdono nella notte dei tempi informatici proto-Internet e nel nebbione da vapori venefici delle menzogne sversate ovunque dalla propaganda jobbiana. Apple non "risolve" un tubo da un pezzo, purtroppo (e in argomento "virus" non l'ha mai fatto); Apple fa semplicemente cio' che sa fare meglio: negare. Negare, fregarsene e, al limite, intervenire quando ormai il danno e' fatto. Ma paradossalmente ora e' proprio la crescente popolarita' dei suoi iFoni e iPaddi che, riconvogliando un'oncia d'interesse dei creatori di malware verso la nicchia del buon vecchio Mac, riporta prepotentemente all'ordine del giorno l'evidenza dell'impreparazione e del menefreghismo, superati solo da parallele arroganza e sicumera, di Steve Jobs e della sua multinazionale multimiliardaria. Dunque comincerei a fare piu' attenzione, signori di Melablog. L'abuso del fanboianesimo, quale spinta di propulsione per incrementare lettori e introiti, comincia a mostrare tutti i propri limiti. E, come spesso dimostrano i post dei blog conditi alla "Melasmozzicata", oltre un certo punto si finisce per ruzzolare irrimediabilmente nel ridicolo.


 
 
 

POTENT TROLL

Post n°1383 pubblicato il 25 Maggio 2011 da MacRaiser

"Un brevetto di Apple potrebbe risolvere il perenne problema a cui sono sottoposto con l’iPhone. Attualmente, infatti, il telefono permette di scattare le foto soltanto premendo un pulsante virtuale posto sullo schermo. Soluzione che a livello di esperienza utente non è molto elevata perchè obbliga a posizionare il polso in un’angolazione non molto comoda." - Da Melamorsicata.

Ma tu guarda a questi poveri sottoposti di Steve Jobs, che esperienze poco elevate tocca di subire. D'altronde, si sa: tutte le autentiche rivoluzioni hanno il loro bel prezzo, da pagare. E anche se e' vero che tutti i reinventori di bottoni sono uguali, e' pur vero che in effetti alcuni sono piu' uguali degli altri.


 
 
 

POLVERI ALLE POLVERI

Post n°1382 pubblicato il 24 Maggio 2011 da MacRaiser

"L‘incendio a Foxconn, fabbrica di iPad e iPhone, ha causato al momento tre vittime. La tragica esplosione di venerdì arriva dopo che gli studenti di Hong Kong, appartenenti al gruppo Students and Scholars Against Corporate Misbehaviour (SACOM), avevano rilasciato un report (PDF) sulle allarmanti condizioni di salute e sicurezza della fabbrica. La maggior parte dei problemi era stata riscontrata nell’impianto di Chengdu, dove sono prodotti gli iPad. A innescare l’incendio è stata polvere di magnesio, ma gli studenti di Hong Kong avevano denunciato, solo due settimane fa, l’assenza di una corretta areazione" - Da ITespresso.

"Sappiamo che Apple si è rattristata dell’accaduto e che il CEO di Foxconn si è recato sul posto per controllare la situazione. L’azienda che gestisce questa e molte altre fabbriche in Cina (è a Shenzhen la principale che assembla i prodotti di Apple, quindi ci sarà un rallentamento ma non un blocco) ha poi dichiarato che “la sicurezza dei nostri impiegati è la priorità." Da SetteBit.

"China Times conferma che la produzione di iPad non subirà rallentamenti a causa dell’esplosione, poichè i laboratori di lucidatura non sono direttamente connessi con le linee di assemblaggio dei tablet Apple. Gli iPad continuano ad essere prodotti e consegnati secondo le tempistiche previste, anzi subiranno un’accelerazione presso la fabbrica principale di Shenzhen."- Da Melablog.

Alla faccia della priorita'. Ma come si dice: "the show must go on", giusto? Anzi, a dirla tutta, mi aspettavo che Steve Jobs evocasse le statistiche riguardo la media cinese degli incidenti domestici mortali.










 
 
 

TECNOSCIUSCIA'

Post n°1381 pubblicato il 22 Maggio 2011 da MacRaiser

"Secondo le nostre fonti, la causa dell'esplosione e' imputabile a una speciale polvere infiammabile, usata per lucidare gli schermi degli iPad." Da MIC Gadget.

"Sciuscia' e' un termine usato nella lingua napoletana, ora in disuso, che sta ad indicare i lustrascarpe del dopoguerra. Probabilmente una forma italianizzata dell'inglese 'shoe-shine', lustrascarpe." - Da Wikipedia.


 
 
 

DUAL CORE DOGLIO

Post n°1380 pubblicato il 21 Maggio 2011 da MacRaiser

"Apple esprime cordoglio e costernazione per la morte di due persone e il ferimento di altre sedici allo stabilimento Foxconn dove si producono suoi dispositivi. Nessun cenno su eventuali problemi che potrebbero derivare da un danneggiamento degli impianti."- Da Macity.

"In un impianto cinese dove si assemblano gli iPad si è verificata nel tardo pomeriggio di oggi un'esplosione ed è divampato un incendio. Due morti e sedici feriti di cui tre gravi è il pesante tributo pagato all'incidente. Probabilmente la produzione sarà sospesa e a pagarne le conseguenze potrebbe essere anche la disponibilità sul mercato del tablet di Cupertino."  - Da Macity.

Versa calde lacrime, oggi, il coccodrillo di Cupertino. Piange, come da copione, il destino atroce dei morti e dei feriti avvinti alle catene delle catene di montaggio che fabbricano i suoi iPaddi. Segue a ruota, mesto, l'immenso stuolo dei mercanti annessi e commessi e degli informatori media-mente di fiducia, avanti alla sterminata teoria dei veri irriducibili: i fanboys. Ognuno, mentre tergesi la pertinente lacrima dall'angolo esterno dell'occhio, non riesce a scacciare l'orrida sensazione di minaccia incombente all'orizzonte degli (ora) incerti destini del prossimo gadget made in Apple.


 
 
 

APPLE DEFENDER

Post n°1379 pubblicato il 20 Maggio 2011 da MacRaiser

"Il maleware MAC Defender ha causato già dei danni. Dobbiamo correre a comprare un antivirus? In realtà il problema non è così grave. Non lo scrivo per difendere il sistema operativo di Appe. Sappiamo che nessun sistema è perfetto. Il vero antivirus del vostro Mac siete voi." - Da Melamorsicata.

"I Mac ogni tanto sono obiettivo di qualche software maligno, ma Apple ha deciso di girare le spalle a chi ha bisogno d’aiuto e si tratta degli utenti meno attenti e che devono ancora apprezzare il Mac. Da ZDNet è arrivata la prova che il supporto tecnico di Apple non è autorizzato ad aiutare gli utenti di un Mac colpito dall’ultimo malware." - Da SetteBit.

Come vedete c'e' chi, lungi dal muovere un grammo di critica nei confronti di Apple per il mancato aiuto ai clienti colpiti dal malware (non malEware), sotto specie di silenzio e di mendacio segretamente imposto agli impiegati, sostiene che l'antivirus non vi serve e che se avete avuto danni e nessuno vi soccorre, dovete prendervela solo con voi stessi, perche' siete degli emeriti "sprovveduti".  Ci vorrebbe un antiKirus.


 
 
 

iGUAY DELL'iPADERNITA'

Post n°1378 pubblicato il 20 Maggio 2011 da MacRaiser

"Quanti di voi fanno utilizzare il vostro iPad ai bambini? E quanti di voi spesso si preoccupano delle sorti del prezioso device in mani tanto sbadate e sporche? Bene, allora perché non dotare il "vostro" (forse una volta) magico iPad di una custodia che sia anche simpatica ai vostri pargoli, ma soprattutto robusta, che lo protegga da urti e cadute, che probabilmente sono all'ordine del giorno da quando è in mano loro? Sicuramente una delle soluzioni migliori è indubbiamente delle più simpatiche è quella della Speck, che ha realizzato iGuy Standing cover per iPad e iPad 2." - Da iPodmania.

Ha ragione iPodmania: i figli sono preziosi e vanno protetti dai pericoli. Poi come si dice: "I figli so' piezz 'e core". Dual core.


 
 
 

MESSE DI PROFITTI FITTI DI PROMESSE

Post n°1377 pubblicato il 19 Maggio 2011 da MacRaiser

"Ogni dipendente di Apple genera 420.000 $ - Apple è una multinazionale con 46.600 dipendenti fissi, la maggior parte impegnata negli oltre 320 Apple Store sparsi per il mondo. Ma cosa succede se dividiamo il fatturato annuo per il numero dei dipendenti? Abbiamo una marmellata numerica che ci indica, in teoria, quanto denaro genera ogni dipendente. Dato significativo se paragonato a quello ottenibile dalla concorrenza. Si evince che Apple possiede un tasso di redditività per dipendente altissimo: 419.528 $, contro i 151.063 $ del 2008. Al secondo posto c’è Google con 336.267 $ e poi Microsoft con 244.831 $." - Da Melamorsicata.

Non pretendo certo che Kiro familiarizzi col concetto di plusvalore marxiano, ci mancherebbe, ma immagino che qualcuno un'oncia meno disperatamente assuefatto al proprio feticismo nei confronti del marchio della multinazionale di stanza a Cupertino, possa ragionevolmente chiedersi: ma chi raccoglie questa immensa messe di "profitti generati"? Chi coglie i frutti di questo enorme "tasso di redditivita' per dipendente"? Non certo loro, i dipendenti ufficialmente riconosciuti come tali da Apple; questo lo sappiamo, visto che essi percepiscono un compenso annuo paragonabile a quello della media dei loro omologhi di altre compagnie. Tanto meno i veri dipendenti di Steve Jobs, quei milioni che vengono sfruttati come schiavi ogni giorno e si ammalano di esalazioni, o muoiono di suicidio e che continuano a chiedere che Apple mantenga le sue promesse da marinaio. Allora chi?


 
 
 

ORGANI DIN FORMAZIONE

Post n°1376 pubblicato il 18 Maggio 2011 da MacRaiser

"Il 5,1% dei computer italiani del Q1 erano Mac - Vendite in calo un po’ per tutti ma la fetta di Apple si allarga nella nostra nazione. Ecco la classifica completa:
  1. Acer con 507.361 PC per il 30,3% (-12,3% sui 578.634 del Q1/2010)
  2. HP con 329.229 PC per il 19,7% (-26,1% sui 445.501 del Q1/2010)
  3. Asus con 266.356 PC per il 15,9% (+4% sui 256.125 del Q1/2010)
  4. Samsung con 142.249 PC per l’8,5% (+7,7% su 132.111 del Q1/2010)
  5. Apple con 84.915 Mac per il 5,1% (-8,1% sui 92.408 del Q1/2010)". Da - SetteBit.
Mi permetto di porre alcuni interrogativi ai quali non riesco, limite mio certamente, a trovare risposta. Zambelli, Macity e tutti gli altri che macinano cifre a tutto spiano, eternamente commentando che "Apple guadagna " sempre e comunque, sapranno certo darmene una sensata:
  1. Com'e' possibile che vendere 7493 Mac in meno in 12 mesi (pari all'8,1% in meno) possa essere definito: "allargamento di Apple nella nostra nazione"?
  2. Se, computando esclusivamente i computer di marca, solo 5 su 100 risultano equipaggiati con Mac OS X, a quale infima cifra scenderebbe la percentuale dei Mac installati in Italia, computando l'enorme platea dei PC assemblati?
  3. Se e’ vero che iPad sta erodendo le vendite dei computer “tradizionali”, com’e’ possibile che Apple, per esempio, abbia venduto 90.000 Mac in piu' (perlopiu’ portatili) in Europa occidentale (quella orientale meglio non computarla: occhio non vede, dual core non duole) rispetto al primo quarto fiscale dello scorso anno? L'unica risposta che pare soddisfare il suddetto postulato della "erosione" dei PC da parte dell'iPad, e' ovvia quanto stupida: solo gli utenti Windows acquistano iPad.
Probabilmente qualcuno la dara'.


 
 
 

IN-APPETTATI

Post n°1375 pubblicato il 17 Maggio 2011 da MacRaiser

"Invece di fare causa ad Apple il detentore di un particolare brevetto ha scritto a vari produttori indipendenti di applicazioni, minacciando di fare causa. Piccoli sviluppatori di software per l’App Store stanno ricevendo in queste ore minacce legali da Lodsys, proprietaria di 4 brevetti." - Da SetteBit.

"Sarebbero loro responsabili della vendita dell’applicazione e non Apple che offre la possibilità di farlo. Ovviamente una scusa campata in aria, considerando che gli sviluppatori usano il licenza tecnologie di Apple pagando una quota annuale. Dovrebbe essere Apple a doversi accordare con Lodsys, che chiede il 0,575% di tutto il fatturato dell’App Store che fa uso del pulsante In App. Se Apple ha deciso che la licenza non doveva essere acquistata è quasi sicuramente perchè l’ufficio legale ha valutato la questione. Io se fossi sviluppatore, nel dubbio, non pagherei." - Da Melamorsicata

Abbiamo un nuovo leguleio in citta', a quanto pare: l'azzeccaKirbugli. Costui va tranquillamente elargendo consigli legali gratuiti a destra e a manca, dallo sgrammaticato scranno del suo blog. La "scusa campata in aria" non e' campata in aria proprio per niente, invece. Ce lo chiarisce ancora Fabio Zambelli sottolineando: "nel paragrafo 6.2, del contratto che firmano gli sviluppatori con Apple, si legge che tutta la responsabilità di violazione di eventuali brevetti è a carico del creatore delle applicazioni".

"6.2 - In the event that You no longer have the legal right to distribute the LicensedApplications, or to authorize Apple to allow access to those Licensed Applications by end-users,in accordance with this Schedule 1, You shall promptly withdraw those Licensed Applications from the App Store using the tools provided on the iTunes Connect site; provided, however, that such withdrawal by You under this Section 6.2 shall not relieve You of any of Your obligations to Apple under this Schedule 1, or any liability to Apple and/or any end-user with respect to those Licensed Applications."

Dunque non e' Lodsys ad aver stabilito quelle regole (la "scusa campata in aria" di Kiro), ma Steve Jobs. Gli sviluppatori le hanno sottoscritte a suo tempo e ora non resta loro che rispettarle o essere trascinati in tribunale. Fossi in loro, anzi, farei molta attenzione a prestar fede alle solenni puttanate di Kiro e dei vari fanboys piu' realisti del re, perche' quella clausola controfirmata attesta implicitamente proprio un impegno verso terzi. Lodsys o Intellectual Ventures che sia, certamente chiederebbe anche i danni, di fronte al giudice; e certo questi non si limiterebbero ad un misero 0,575%. Insomma, lasciando Kiro a leccar mele in santa pace, quel che importa e' la morale; e la morale e': cari sviluppatori iOS, avete prestato orecchio alla sirena di Cupertino sottoscrivendo un contratto capestro in cambio della promessa di grandi fortune con poco lavoro, grazie alla ultrablindatura a suon di brevetti dell'acqua calda e di spremute di cliente ingenuo (o magari di bambino), via In-App, nel suo ricco "giardino di portafogli"? In altre parole: avete voluto comprare da Steve Jobs la bicicletta dei soldi facili? Adesso fate il favore di pedalare.


 
 
 

Contatta l'autore

Nickname: MacRaiser
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 62
Prov: RM
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

poeta.sorrentinobubriskamonellaccio19Dott.Ficcagliam12ps12cassetta2Miele.Speziato0magdalene57iltuocognatino1acer.250MacRaisersuarez65Nikitiniaodio_via_col_vento
 

ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 
 
Map IP Address

Powered byIP2Location.com

 

Contatore siti

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica o periodico, dalmomento che non viene aggiornato ad intervalli regolari. Non può essere considerato quindi prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7marzo 2001.
 

Parla con me

Twitter: MacRaiser
AIM: macraiser
MSN: macraiser@hotmail.com
Yahoo: macraiser
ICQ: 296940415
GTalk: macraisa@gmail.com

 


 

View my FriendFeed

 
Melamente assorto

SUCAR DROM

Amnesty International

 


In questo luogo non sono ammessi l'insulto o la  calunnia nei confronti di chicchessia. Tutto il resto e' libero

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963