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Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Gennaio 2012

NON-PROFIT DIFFERENT

Post n°1651 pubblicato il 31 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Non è vero che Apple ha costantemente ignorato i consigli del BSR sui problemi relativi alle condizioni di lavoro in Cina": in una lettera aperta l'organizzazione non profit Business for Social Responsability denuncia "Gravi errori e travisamenti" sul resoconto delle vicende e sul ruolo di Apple contenuti nell'articolo del New York Times." - Macity.

Incuriosito dal tono oltraggiato di "lesa maesta'" del CEO della sedicente organizzazione non-profit BSR Aron Cramer (cosa se ne fa un sindacato di un amministratore delegato e come puo' un business essere senza profitto, resta materia di studio per Voyager), ho voluto ficcanasare un poco in giro per capire il motivo di cotale alzata di scudi in favore di Apple. Apple che, in teoria, dovrebbe invece essere proprio la controparte e antagonista di BSR. Ebbene in sintesi ho scoperto che:
  1. BSR viene pagata da Apple (e non solo)
  2. Con il denaro ricevuto da Cupertino, BSR stipendia consulenti in tutto il mondo che redigono i rapporti sulle aziende che fabbricano per Apple
  3. BSR, per mezzo di tali consulenti, organizza al contempo corsi e seminari a pagamento presso le medesime aziende che fabbricano per Apple.
In altre parole, BSR il controllore riceve denaro contemporaneamente da entrambi i terminali del controllato; ossia "becca" da Apple da una parte, e da Foxconn dall'altra. Tutto questo in cambio di un giudizio "equanime" sul loro operato, naturalmente. Un po' come se, immaginiamo, la CIGL fosse pagata da Marchionne per tutelare "meglio" i diritti dei lavoratori della FIAT. Non sono consulente del lavoro e posso sbagliarmi, ma a occhio e croce direi che questo genere di non-profit sta agli operai che dichiara di voler tutelare come la tenia sta all'apparato digerente del suo ospite.


 
 
 

ETERNAL FANSHINE

Post n°1650 pubblicato il 28 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Tim Cook si arrabbia per le false accuse sui dipendenti dei fornitori cinesi" - Melamorsicata, 27 Gennaio 2012.

"Un dirigente Apple l'accusa: sapeva delle irregolarita' di Foxconn - Al momento non si hanno conferme incrociate su questa rivelazione. Le uniche persone che potrebbero provarlo sono gli stessi dipendenti che potrebbero dimostrare di essere stati minorenni quando assunti da Foxconn, aver lavorato in nero, con turni oltre il tempo limite e cosÏ via. Apple ha un codice di condotta e, da quest'anno, lo ha rinnovato con maggiori controlli e trasparenza. Se ci sono degli abusi E' giusto segnalarli, ma con le dovute prove per non demonizzare solo per il gusto di prendersela con il primo della classe." - Melamorsicata, 27 Gennaio 2012.

"Cook ha incontrato un migliaio di operai e ha fatto visita alla struttura per verificare la situazione del filone deisuicidi avvenuti tra quelle mura. Il manager ha anche constatato che presso 3 dei 288 fornitori erano stati assunti 91 dipendenti con l’età inferiore ai 16 anni, l’età minima per essere assunti. Uno di questi, non avendo posto delle soluzioni all’illegalità, è stato escluso dai rapporti di collaborazione con Apple." - Melamorsicata, 15 Febbraio 2011.

"Foto del campus di Foxconn in Cina - Nel campus, i cui dormitori sono gestiti da una societa' esterna, ogni piano ha una sala Tv e nelle camere ci sono 4 cuccette che permettono, grazie a un sistema di turni, il riposo di 8 persone. Quindi nessuno dei dipendenti ha un’area dove sviluppare la propria privacy, creare una famiglia e formare dei ricordi piacevoli. I dipendenti sono uno strumento e trattati come tali. Ora si spiega l’alto numero di suicidi avutosi negli ultimi mesi." - Melamorsicata, 3 Novembre 2010.

"Foxconn: parla un dipendente delle fabbriche - Un operaio, che si chiama Ah Wei, con le dita sporche di polvere e la sofferenza in volto ha dichiarato: -La vita è senza senso. Ogni giorno ripeto le stesse cose che ho fatto ieri. Siamo rimproverati tutti i giorni. E’ molto difficile stare qui- Foxconn dovrebbe rivedere il modo in cui assembla i prodotti." - Melamorsicata, 5 Giugno 2010.

"Turni massacranti e pochi giorni festivi possono diventare una prigione psicologica per i dipendenti, così Apple avrebbe deciso di portare il 2,3% del costo generato dalla costruzione degli iPad al 3% per poi arrivare a breve al 4%. Questa maggiorazione sarà indirizzata ai salari dei dipendenti di Foxconn per migliorare gli stipendi e i turni di lavoro." - Melamorsicata, 1 Giugno 2010.

"E’ da qualche mese che alcuni clienti lamentano un calo di affidabilità nei prodotti sostituiti da Apple. Secondo uno studio del giornale finanziario Bloomberg l’effetto potrebbe essere provocato dal malcontento nelle fabbriche cinesi. La crisi economica mondiale, infatti, ha ridotto la produzione e molte fabbriche stanno riducendo i salari e alcuni privilegi per i dipendenti. Su 83 fabbriche analizzate, infatti, 45 hanno ridotto i loro livelli di sussistenza fino a diventare fuorilegge." - Melamorsicata, 16 Luglio 2009.

"Citta’ dell’iPod in Cina: forse la parola fine al caso - Ebbene, delle violazioni sono state rilevate ma, spiega Apple, nulla di particolarmente grave. Principalmente è stato sfondato il tetto di 60 ore di lavoro settimanali (35% delle settimane annue) e il 25% delle volte è stato superato il limite di 6 giorni a settimana di lavoro. Gli stipendi sono stati rilevati per il minimo stabilito dalla legge. Dura critica da parte dell’International Confederation of Free Trade Unions (ICFTU), un’unione di sindacati internazionali, che reputano l’indagine di Apple poco approfondita e molto lacunosa." - Melamorsicata, 21 Agosto 2006.

Quello di Kiro di Melamorsicata e' il modello e l'esempio perfetto, il prototipo del meccanismo psicologico fanboiardo. La negazione e' l'alpha del fanboy Apple, l'oblio e la rimozione sono l'omega. Del resto, massacrate da decenni di esposizione alle radiazioni del campo distorsivo della realta' jobbiano, lavate, centrifugate e stirate dal poderoso apparato persuasivo di Cupertino, fior di penne hanno dovuto loro malgrado capitolare; figuriamoci quella dell'emerito estensore del noto saggio filosofico: "Bloggare alla grande". I casi non possono che essere due, in effetti: o Kiro prende per il naso i suoi malcapitati lettori, oppure -pur di schierarsi acriticamente ancora una volta dalla parte del "primo della classe"- ha letteralmente cancellato dalla memoria cio' che egli stesso (ne e' riportata evidenza lampante qui sopra il mio commento) ha piu' volte e con enfasi affermato, raccontato, testimoniato e ribadito; anche recentemente. Ancora una volta un solo dato certo emerge chiaro e si staglia irrefutabile all'orizzonte, allora: Kiro non ha la piu' pallida idea di cosa cazzo scrive.


 
 
 

PENSA SE SE NE FREGAVA

Post n°1649 pubblicato il 27 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Tim Cook: -"Ci prendiamo cura di ogni lavoratore nella supply chain a livello mondiale-" - Macity.

Piccoli mendaCEO crescono.

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GLI SPORCHI AFFARI DI APPLE

Post n°1648 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Più della metà dei fornitori controllati da Apple hanno violato almeno uno degli aspetti del codice di condotta ogni anno dal 2007, secondo i rapporti di Apple, e in alcuni casi hanno violato addirittura le leggi. E mentre tante violazioni riguardano le condizioni di lavoro, o i rischi per la sicurezza, la sostanza dei problemi resta immutata. "Ad Apple non è mai importato di null'altro che di aumentare la qualita' del prodotto diminuendone al contempo i costi di produzione", ha detto Li MingQi, che fino ad aprile ha lavorato nella gestione a Foxconn Technology, uno dei partner più importanti di Apple. Il signor Li, che ha citato in giudizio Foxconn sul ​​suo licenziamento, ha aiutato a gestire la fabbrica di Chengdu, dove è avvenuta l'esplosione del Maggio scorso. "Il benessere dei lavoratori non ha nulla a che vedere con i loro interessi", ha detto.

"Sappiamo degli abusi sul lavoro in alcune fabbriche da quattro anni, e sappiamo che sono ancora in corso", ha detto un ex dirigente Apple che, come altri, ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato, causa accordi di riservatezza. "Perché? Perche' e' il sistema che funziona meglio per noi. I fornitori cambierebbero tutto domani stesso, se Apple non offrisse loro altra scelta. Immaginate che Apple lasci malfunzionare per quattro anni meta' degli iPhone in commercio: vi pare possibile?"

"Se lo stesso tipo di problemi si ripresenta, di anno in anno, questo significa che l'azienda preferisce ignorarlo piuttosto che risolverlo", dice un ex dirigente Apple con conoscenza diretta del gruppo di responsabilita'. "La non conformità al codice di comportamento è tollerata, purché i fornitori promettano di impegnarsi di piu' l'anno a venire. Ma se si facesse sul serio, le violazioni sarebbero gia' sparite da un pezzo."

Apple afferma che quando rileva una violazione, la società impone ai fornitori di affrontare il problema entro 90 giorni e apportare le modifiche che ne impediscano il ripetersi. "Se un fornitore non è disposto a cambiare, noi interrompiamo il nostro rapporto con lui", dice l'azienda sul suo sito web. La serieta' di questa minaccia, tuttavia, non è affatto chiara. Apple ha riscontrato violazioni in centinaia di controlli, ma meno di 15 fornitori sono stati depennati dalla sua lista per le trasgressioni dal 2007, secondo l'ex manager Apple.

"Sono anni che avvertiamo Apple del fatto che ci sono problemi gravi e che raccomandiamo modifiche", ha detto un consulente di BSR - noto anche come Business for Social Responsibility - che è stato interpellato due volte da Apple per fornire consulenza su questioni di lavoro. "Loro non ne vogliono sapere di prevenire i problemi, vogliono solo evitare brutte figure".

"Avremmo potuto salvare delle vite, e abbiamo chiesto ad Apple di fare pressione su Foxconn, ma Apple non ha voluto", ha detto il consulente BSR, che ha chiesto di non essere identificato a causa di accordi di riservatezza. "Aziende come H.P. e Intel e Nike fanno pressione sui loro fornitori. Ma Apple non vuole essere coinvolta direttamente, e poi Foxconn è il loro produttore più importante, cosi' si rifiuta di fare pressione."

"L'unico modo per fare soldi lavorando per Apple è cercare di capire come fare le cose in modo più efficiente o piu' economico" ha detto un dirigente di una società che ha contribuito a portare l'iPad sul mercato. "Ma poi comunque torneranno il prossimo anno, e ti obbligheranno al 10% di riduzione del prezzo."

Nel gennaio 2010, i lavoratori in una fabbrica cinese di proprietà di Wintek, un partner di produzione di Apple, sono scesi in sciopero su una varietà di questioni, tra le quali voci diffuse che i lavoratori erano esposti ad esalazioni tossiche. Le indagini da parte dei media hanno rivelato che oltre un centinaio di dipendenti era stato intossicato da n-esano, una sostanza chimica tossica che può causare danni al sistema nervoso, fino alla paralisi. I dipendenti hanno detto di aver ricevuto l'ordine di usare n-esano per pulire schermi di iPhone perché la sua velocita' di evaporazione raggiunge quasi tre volte quella dell'alcool. Più veloce evaporazione significa che gli operai possono pulire più schermi ogni minuto. Apple ha commentato le intossicazioni Wintek solo un anno dopo. Nel suo rapporto, Apple ha detto di aver "richiesto a Wintek di smettere di usare n-esano" e che "Apple ha verificato che tutti i lavoratori interessati sono stati trattati con successo, e continuera' a monitorare i loro referti medici fino al pieno recupero." Apple ha inoltre affermato di aver richiesto a Wintek di riparare il sistema di ventilazione. Nello stesso mese, il New York Times ha intervistato una decina di lavoratori Wintek intossicati che hanno affermato di non essere mai stati contattati da Apple o da suoi intermediari, e che Wintek li aveva spinti a dimettersi e ad accettare un accordo liquidatorio che avrebbe assolto l'azienda da ogni responsabilita'. Dopo quelle interviste, Wintek si e' impegnata a riconoscere compensazioni più sostanziose ai lavoratori infortunati e Apple ha inviato un rappresentante per parlare con alcuni di loro. Sei mesi più tardi, pubblicazioni commerciali riferivano che Apple aveva sensibilmente ridotto i compensi pagati alla Wintek.

"Puoi impostare tutte le regole che vuoi, ma non avranno alcun significato se non pagi a sufficienza i fornitori in modo che possano trattare bene i lavoratori", ha detto un ex dirigente Apple con conoscenza diretta del gruppo di responsabilita'. "Se riduci loro i margini, li costringi a tagliare sulla sicurezza." - Tratto da: "In China, Human Costs Are Built Into an iPad" - The New York Times.

Chissa' se il solerte Mantellini, il quale non perde occasione per pubblicare simpatiche immagini il-lustranti i successi commerciali di Apple (oltre che di farle commentare dai suoi fanboiardi d'ufficio a tempo pieno), avra' piacere di pubblicare pure queste infografiche. Anche queste, dopotutto, a modo loro raccontano "Come vanno gli affari di Apple".

Aggiornamento: Come previsto, Mantellini non ha ritenuto di pubblicare altre simpatiche infografiche, stavolta. In compenso ci ha elargito una sontuosa riga e mezza, al netto di sdegnati commenti, con link che rimanda all'articolo in inglese del NYT in dotazione. Dopotutto a caval donato non si guarda in bocca e che si fotta la par condicio.

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TALIS PADER

Post n°1647 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da MacRaiser

Ovvero di iPad in figlio: si comincia coi giochini e si finisce con altri... giochini. Insomma, visto e considerato che l'elevato tasso masturbatorio degli editoriali, in giro -causa i recenti strabilianti risultati fiscali di Apple- rende l'aria dei media irrespirabile peggio di quella d'un peto in una bolla, restiamo in argomento autoerotismo spinto; cosi', tanto per parlare d'altro (si fa per dire, ovviamente). Anche se devo ammettere che faccio non poca fatica a persistere nella convinzione che questi due accessori non siano perfida quanto sagace opera dei soliti sardonici autori di Scoopertino. Ahime', il progressivo e apparentemente inarrestabile prevalere della realta' distorta jobbiana sulla realta' tout-court, supera ogni potenziale immaginativo. Ma forse in fondo l'impatto con la realta' "reale" appare troppo duro a tanti, ormai, cosi' che la gente per andare avanti preferisce procurarsene (a caro prezzo) una diversa. Demenziale e palesemente fittizia, d'accordo, ma pur sempre alternativa. Cliccate sulle immagini per saperne di piu'.






 
 
 

IL PIU' LORDO PROFITTO DI SEMPRE

Post n°1646 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Tim Cook ha ricevuto 900.0017$ di stipendio base a cui si aggiungono bonus per ulteriori 900.000$, rimborsi per 16.520$ e un pacchetto di azioni per 376.000.000$ come compensazione per la sua attività di CEO sostitutivo nel periodo pre Jobs e nuovo CEO nel periodo post Jobs. Probabilmente Tim Cook è attualmente il CEO più pagato al mondo." - Melamorsicata.

"L'anno passato, Apple ha guadagnato oltre 400mila dollari per impiegato, piu' di Goldman Sachs, Exxon Mobil o Google. La fabbrica (in Cina ndt) ospita 230.000 impiegati, molti dei quali lavorano 6 giorni a settimana, spesso rimanendo in fabbrica fino a 12 ore al giorno. Oltre un quarto dell'intera forza lavoro Foxconn vive nelle caserme di proprieta' della compagnia e gran parte guadagna meno di 17$ al giorno. Ecco perche' negli States non esiste nulla di paragonabile a Foxconn City." - The New York Times.

“Complimenti ragazzi” - Il CEO di Apple Tim Cook ha inviato una email di congratulazioni ai dipendenti Apple per gli ottimi risultati trimestrali raggiunti dall’azienda e comunicati al pubblico poche ore fa: “oggi abbiamo comunicato a tutti del nostro più grande trimestre fiscale di sempre”." - iPhone Italia.



Nota a margine - secondo la logica della giaculatoria-postulato fanboiarda piu' in voga, quella del: piu' profitti fai, piu' ragione ti compri, il "genio" di Tim Cook si sta in effetti dimostrando decisamente piu' sagace di quello del suo prematuramente scomparso (ma gia' da un pezzo prima fuori gioco) predecessore.


 
 
 

Raccoglitori professionali foglie fico offronsi

Post n°1645 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Apple non assembla in Cina per risparmiare denaro, ma per risparmiare tempo - Perchè Apple assembla i suoi prodotti in Cina? Molti pensano per risparmiare denaro sulla manodopera, ma non è questo l’unico motivo, anzi, le motivazioni sono ben altre." - Melamorsicata.

"Come gli Stati Uniti hanno perso la produzione di iPhone a favore di Foxconn - Qualcuno potrebbe pensare che si tratti solo di una questione economica, con la famosa Foxconn e simili in grado di garantire ad Apple grandi risparmi: in parte questo è vero, ma l’azienda di Cupertino è fermamente convinta che la produzione oltre i confini degli USA sia migliore in flessibilità, diligenza e capacità dei lavoratori." Melablog.

"Perché Apple costruisce i suoi iPhone in Cina? - L’offerta cinese ormai non è soltanto quantitativa, con “tanti lavorati a basso prezzo”. Certo, conta anche il gran numero, ma conta anche e soprattutto il fatto che le professionalità che le grandi aziende cinesi riescono ad offrire in tempi brevissimi e le strutture che possono garantire grazie ai fortissimi sgravi statali, non sono in alcun modo equiparabili a quanto disponibile negli Stati Uniti." - Applelounge.

"La fabbrica ospita 230.000 impiegati, molti dei quali lavorano sei giorni a settimana, spesso rimanendo in fabbrica fino a dodici ore al giorno. Oltre un quarto dell'intera forza lavoro Foxconn vive nelle caserme di proprieta' della compagnia e molti di loro guadagnano meno di 17 Dollari al giorno. Ecco perche' negli States non esiste nulla di paragonabile a Foxconn City." - How the U.S. Lost Out on iPhone Work - The New York Times.

Immagino che, almeno fino alla guerra di secessione, nessuno fosse stimato piu' "in gamba" dei raccoglitori di contone neri, nel sud degli USA. In effetti e' piu' che lecito supporre che anche all'epoca nessun bianco americano sarebbe stato in grado di offrire un livello di "professionalita' capacita' e diligenza'" neppure lontanamente paragonabile.


 
 
 

LA FABBRICA DEGLI ANIMALI

Post n°1644 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Hon Hai ha alle sue dipendenze una forza lavoro di oltre un milione di individui in tutto il mondo e dato che gli esseri umani sono anche animali, gestire un milione di animali mi fa venire il mal di testa" - Terry Gou proprietario della Foxconn e 179esimo uomo piu' ricco del mondo, in visita allo zoo di Tapei, 15 Gennaio 2012.

"Il proprietario di schiavi si compra il lavoratore come si compra il cavallo." - Karl Marx


 
 
 

NO SOPA

Post n°1643 pubblicato il 18 Gennaio 2012 da MacRaiser


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ORA TUTTO CAMBIA

Post n°1642 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Il nuovo corso di Cook: più dignità nel lavoro e prodotti ancora più ecosostenibili - Apple pubblica il rapporto sui suoi fornitori e il frutto delle analisi compiute sulle modalità di produzione negli impianti dei partner promettendo maggior impegno nella difesa di diritti dei dipendenti e più ecostenibilità nei suoi prodotti e nei processi di assemblaggio. Adesione ad una associazione di aziende che si impegnano a monitorare la qualità della vita dei dipendenti dei fornitori." - Macity.



Riassunto delle puttanate precedenti:
"Cina: Steve Jobs difende Foxconn - Steve Jobs, fondatore e capo della 'Apple', ha difeso le condizioni di lavoro alla Foxconn, l'impresa taiwanese che produce anche l'iPhone. In una fabbrica della Foxconn del sud della Cina si sono suicidati nei mesi scorsi 10 operai e finora nessuno e' riuscito a spiegare la tragedia. 'Foxconn non e' una fabbrica di schiavi', ha detto Jobs, stando alla Bbc." - ANSA
"Foxconn non sfrutta i propri dipendenti." - Steve Jobs, Martedi 01 Giugno 2010.
"Apple è preoccupata e ha mandato persone a indagare. Ma non è un posto infernale. Foxconn non è un posto dove si lavora come dannati. Per essere una fabbrica è molto carina." - Steve Jobs, 02 Giugno 2010.
"Sebbene ogni suicidio sia una tragedia, la percentuale di suicidi di Foxconn è molto al di sotto della media cinese" - Giugno 2010.

Accertato il mendacio recidivo di Steve Jobs e di Apple, mendacio dimostrato dall'adesione a dir poco tardiva ad un ente che esiste da tredici anni (avesse fatto qualcosa di cio' che aveva promesso negli anni passati, l'adesione alla FLA sarebbe oggi  cosa fatta da un pezzo, anzi pleonastica), esaminiamo bene le rinnovate promesse dell'epigono del mendaCEO e verifichiamo la loro reale attendibilita':
  • Punto primo: Apple presenta un rapporto con l'elenco dei suoi fornitori, ma in questo rapporto, come del resto nei suoi precedenti, non identifica una sola delle fabbriche (ricordo che il rapporto NON e' stilato da organi indipendenti, ma da impiegati di Apple stessa) dove Cupertino fa costruire i suoi prodotti. Mantenendo lo stretto anonimato, Apple fa si' che nessuno possa andare a verificare se quanto afferma Tim Cook, ovvero che "se il produttore non le rispetta (le regole n.d.t.), non può più lavorare con noi", risponde al vero o se invece si tratta delle solite panzane. In altre parole: se Apple dice la verita', perche' censura i nomi di queste fabbriche?
  • Punto Secondo: La FLA controllera' solo il 5% delle fabbriche che lavorano per Apple. Il restante 95% non sara' controllato che col solito meccanismo di "autoregolamentazione" dimostratosi fallace e soprattutto mendace. Se gli intenti di Apple sono sinceri e non propaganda senza scrupoli, per rifarsi il trucco e cancellare l'immagine da schiavista che le si e' appiccicata addosso negli ultimi anni, perche' non accetta controlli da parte di enti terzi (o magari, udite udite, sindacati dei lavoratori) sul 100% delle sue fabbriche de-facto?
  • Punto Terzo: La lista che Apple pubblica riporta il 97% dei suoi fornitori. Se Apple ha la coscienza a posto e dice la verita', perche' il restante 3% dei nomi e' stato censurato?
"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?" - Tancredi al Principe di Salina - Il Gattopardo - Giuseppe Tomasi Di Lampedusa.


 
 
 

iCLOUD FA CAGARE

Post n°1641 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Apple e' davvero destinata a creare servizi online scadenti, o la mia esperienza e' solo di minoranza? Votate il sondaggio qui sotto, corredandolo coi vostri commenti." Gizmodo.



Io invece credo che di commenti non ce ne sia bisogno, perche' il sondaggio si commenta da se'. Ancora una volta grazie a Mirella per la segnalazione.


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KU KLUX FAN

Post n°1640 pubblicato il 14 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Cinesi troppo incivili per un iPhone, Apple ferma le vendite - Probabilmente non sono abituati al capitalismo occidentale e alle file per i negozi. I cinesi che si sono riversati presso l’Apple Store di Beijing, per il lancio dell’iPhone 4S in Cina, hanno causato problemi di ordine pubblico. Tutta colpa della fila formata da migliaia di persone e le voci della presenza di solo 1.000 unità nel negozio." - Melamorsicata.

Riflettete un secondo: come ve la spiegate, voi, l'idiozia siderale di mettere in vendita mille (1.000) pezzi di iPhone in una citta' di 22 milioni (22.000.000) di abitanti? Escludendo il fanboysmo razzista del fenomenale articolo di Kiro, i casi sono due:
  1. Apple intenzionalmente organizza questi eventi in modo che si generino disordini, cosi' da procurarsi gratuitamente pubblicita' e hype per milioni e milioni di dollari (e infatti ieri la notizia era su tutti i TG), oppure
  2. I dirigenti Apple sono imbecilli e incompetenti in modo addirittura imbarazzante.
Scegliete da voi il piu' verosimile.


 
 
 

CONTRACCOLPI DI CODA

Post n°1639 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Apple è vittima del suo successo, scrive Bloomberg, commentando la notizia giunta da Pechino: in fila da ore ad aspettare l’iPhone 4S a 9 gradi sotto zero, quando hanno saputo che l’iPhone non era ancora a scaffale (senza ricevere spiegazioni), hanno tirato uova contro l’Apple Store nella capitale cinese. La folla gridava “Aprite la porta!” e “Bugiardi!”. Reuters riporta che Apple ha dovuto chiudere alcuni Apple Store per motivi di sicurezza. Sia per la salvaguardia dei clienti che degli impiegati degli Store." - Mela Marcia.

Non sono d'accordo con Bloomberg. Con buona pace delle arringhe degli avvocati fanboiardi d'ufficio, secondo le quali la colpa sarebbe tutta dei soliti rissosi, irascibili, carissimi Braccio Di Figurante, altre aziende e prodotti hanno avuto ed hanno enorme successo, eppure tutto questo non si verifica; come mai? Il punto e' che le multinazionali essenzialmente produttrici di brand come Apple, Nike, ecc. per mezzo di campagne mediatiche ufficiali e ufficiose senza scrupoli come questa, creano ad arte situazioni a "imbuto", assai pericolose. Situazioni dove si caricano la domanda e l'aspettativa come molle, in modo da ottenere la massima ricaduta mediatica e creare "l'evento", con lunghe code fuori dai negozi e attese di decine di ore, se non di giorni interi. Situazioni del genere, dove si gioca con il tempo, il denaro e soprattutto con la pazienza delle persone, possono facilmente sfuggire di mano e degenerare: l'ordinata coda che tanto piace a Cupertino, in un attimo puo' trasformarsi in folla inferocita, basta negarle quello che le si e' promesso. Per indurre le autorita' a svegliarsi e a fare la cosa piu' sensata, ossia costringere gli Store delle multinazionali come Apple ad adottare politiche di vendita che mettano al primo posto la sicurezza delle persone piuttosto che il l'appetito di profitti e di hype dei CEO multimiliardarii, probabilmente come al solito c'e' bisogno che ci scappi piu' di qualche morto.


 
 
 

LA FIONDA IBERICA

Post n°1638 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Apple accusata in Spagna di estorsione da NT-K - Dopo le iniziali accuse di Apple e il temporaneo stop dell'importazione dei tablet NT-K, ora la situazione si ribalta ed è l'azienda spagnola ad accusare la Mela, addirittura di estorsione. Secondo la società iberica le intimidazioni subite, protratte tramite strumenti e intimidazioni legali, erano volte ad arrecare danno all'azienda, con il preciso scopo di arricchirsi a sue spese, eliminandola dalla competizione. In un certo senso ora anche NT-K avanza accuse di ordine penale nei confronti di Apple, tentando di ripagare Cupertino con la stessa moneta e mostrando di non temere in alcun modo il colosso californiano nonostante le differenti risorse disponibili." - Macity.

Intimidazioni legali? Comportamenti bullistici? Estorsione? Sveglia, ragazzi: Apple ha fatto ben di peggio, da un pezzo a questa parte. Si va dalle aggressioni a base polizia e false accuse ai giornalisti, passando per le perquisizioni illegali in perfetto stile Gestapo, fino ad arrivare al pesante coinvolgimento nel suicidio-omicidio di Sun Danyong. In effetti a ben leggere, pero', il tono sardonico del "ripagare Cupertino con la stessa moneta", ci racconta che sotto l'ovvia facciata di piaggeria pro-sponsor, perfino in Macity ormai cova un malcelato disgusto nei confronti delle politiche aziendali da dittatore dello stato delle Bananas lasciate in eredita' ad Apple dal suo estinto co-fondatore. E volente o nolente, piu' presto che tardi in verita', con quel pesante e mefitico lascito Cupertino avra' da fare i conti. Ad ogni modo, in questa faccenda sapete per chi parteggio.


 
 
 

MEDIE CINESI ALTERNATIVE

Post n°1637 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da MacRaiser

"Il 3 Gennaio 2012 oltre cento dipendenti Foxconn sono saliti sul tetto della fabbrica, minacciando di suicidarsi se la liquidazione non verra' loro pagata." - M.I.C. Gadget.

Quanti stipendi da schiavo costruttore di gadget Apple ci vogliono, per fare quello del 2011 da 370.000.000 di dollari del suo CEO, Tim Cook?


 
 
 

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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