Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Febbraio 2012

I RINCOLIONITI

Post n°1669 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da MacRaiser

 "Nel nuovo OS X 10.8 Mountain Lion sarà possibile rinominare elementi (documenti e cartelle) direttamente dalle finestre di dialogo Apri/Salva o facendo click sulla barra del titolo del documento. Appleinsider evidenzia alcune semplici ma utili funzionalità di OS X Mountain Lion riguardanti il sistema che consente di rinominare i file. Selezionando la voce “Apri”, “Salva” o “Salva con Nome” dalle applicazioni ora è finalmente possibile rinominare uno o più file senza bisogno di andare nel Finder per farlo: basta premere il tasto Invio come si fa normalmente nel Finder e rinominare il file o la cartella come preferiamo." - Macity.

"Questa di rinominare nella barra del titolo è incredibile! Non mi capacito che nessuno ci aveva ancora pensato!!!" - Un commento.

Si, lo so che Windows XP (riguardo a 2000, 98 e 95 la memoria non mi soccorre) queste robe le fa da un decennio o giu' di li', ma alla scuola sciacquaneuroni dei fanboys Apple l'informatica e' da sempre materia facoltativa, si sa. Cosi' accade che l'analfabetismo di ritorno, da fatto intimo e privato quale potrebbe rimanere, sfocia inevitabilmente nella figura di guano spettacolare. La ragione e' semplice: per svelare l'irrisolto mistero dell'acqua calda, i fanboiardi attendono da sempre, pazienti ed estatici, che la prossima geniale rivoluzione, come una manna, scenda su di loro dalla montagna del sapone di Cupertino. E poi, come al solito, cambiera' tutto.


 
 
 

THE iPHONTOM

Post n°1668 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da MacRaiser

  1. Apple contattò in UK un’azienda Farncombe International, il cui managing director era un certo Graham Robinson.
  2. Farncombe International creò dal nulla una compagnia: IP Application Development Limited per negoziare l’acquisto del marchio iPad.
  3. Un mese prima del lancio di iPad, Robinson contattò Proview sotto le mentite spoglie di tale Jonathan Hargreaves, dicendo di voler comprare il marchio IPAD da loro. Proview Electronics Company, produttore di display e media device (anche smartphone e tablet…) con sede a Taiwan.
  4. Proview chiese a Robinson/Hargreaves perché la sua azienda volesse il trademark. Rispose per email, secondo Proview: “È l’abbreviazione del nome IP Application Development Limited.”
  5. Allora Proview insistette, chiedendo a Robinson/Hargreaves quale fosse la natura del business dell’azienda, ma lui fece il vago: “azienda da poco creata, ancora non abbiamo fatto pubblici annunci“.
  6. Concludendo: “Vi assicuro, però, che non faremo mai concorrenza a Proview“. - Mela Marcia.
I metodi di Apple diventano sempre piu' raffinati, vedo. Stavolta -piuttosto che rubare direttamente- Steve Jobs s'e' ficcato maschera e calzamaglia e ha dato il via all'operazione: vinca il migliore trucco da disonesto imbroglione del globo terracqueo. Direi che ha vinto a mani basse. Certo, la frode e' stata scoperta, alla fine, e Apple sta facendo una poderosa figura da treccartara (e con le braccine corte, per giunta), ma che volete. Comunque sia: primo premio, dicevo. Postumo, ovviamente.


 
 
 

LA RAPPLESAGLIA

Post n°1667 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Come società e come individui siamo definiti dai nostri valori. Purtroppo oggi alcune persone stanno mettendo in dubbio i valori di Apple e vorrei affrontare questo con voi direttamente. Ci prendiamo cura di ogni lavoratore nella supply chain a livello mondiale. Ogni incidente è profondamente preoccupante e ogni problema relativo alle condizioni di lavoro è motivo di preoccupazione. Qualsiasi insinuazione sul nostro disinteresse è palesemente falsa e offensiva. Come voi sapete meglio di chiunque altro, accuse come questa sono contrarie ai nostri valori. Non è questo ciò che siamo". - Tim Cook.

"Foxconn ha nascosto lavoratori minorenni in vista delle ispezioni - La notizia viene dalla SACOM (Students & Scholars Against Corporate Misbehavior) che riporta, per bocca di Debby Sze Wan Chan, parole di dipendenti Foxconn stessi: ai lavoratori sotto età, tra i 16 e i 17 anni, non sarebbero stati assegnati straordinari e alcuni sarebbero stati mandati a lavorare in altri dipartimenti per la durata delle ispezioni. Almeno due lavoratori di Zhenghou hanno parlato con Chan, rivelando che alcune cose sono state modificate nelle fabbriche per migliorarne l’immagine davanti alla FLA. Un dipendente, ad esempio, che di solito dispone di una solo pausa durante il turno, ne ha avute ben tre quando c’erano gli ispettori." - iSpazio.

Se cio' che oggi afferma Tim Cook (seguendo peraltro la lurida scia di bugie lasciategli in eredita' dal mendaCEO, Steve Jobs) fosse davvero altro da una serie di spudorate menzogne, non si spiegherebbe come mai Sacom, CLW e altri -tra i quali questo blog- erano gia' da anni ampiamente al corrente degli abusi che si commettono in quelle fabbriche, da sempre comandate a bacchetta da Cupertino. Tanto al corrente da scriverne a ripetizione e addirittura con continuita'. Mentre Apple, con quella sua innocente, distratta e candida sprovvedutezza da multinazionale multimiliardaria -inconfondibile contrassegno della piu' pura buona coscienza e della migliore buona fede- ovviamente non si sarebbe accorta davvero di nulla. Ma Tim Cook mente, e' questo il punto. Se cosi' non fosse, oltretutto, piuttosto che boicottare il NYT con intimidazioni e rappresaglie in stile camorroide, avrebbe fatto semplicemente cio' che Apple fa ogni quarto d'ora e mezzo per ristabilire la verita', festivi compresi: rivolgersi al tribunale.



P.S. Indovina, indovinello: chi avverti' Foxconn del tranello? ;)

 
 
 

FANBOIARDO IL BUGIARDO

Post n°1666 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Apple concede l'ispezione ambientale per due fornitori in Cina - Apple aprirà nuovamente le porte degli stabilimenti dei propri fornitori in Cina per effettuare delle ispezioni ambientali. L'ok a procedere da parte di Apple è stato concesso a gennaio in risposta a due report dell'ente di tutela dell'ambiente in cui emergevano problemi di scarichi nocivi e dell'impiego di sostanze chimiche tossiche presso due presunti fornitori di Apple." - Macity.

Ripeto la mia domanda a voi, immensa moltitudine di leccamele che solo l'altro ieri sostenevate (ma qualcuno lento di riflessi continua a recitarlo ancora, come si fa col rosario) senz'ombra di pudore che Foxconn e le altre fabbriche di neoschiavi cinesi sono entita' assolutamente separate da Apple, e che Apple non e' affatto responsabile di cio' che accade nei loro impianti. Se questa e' la verita' -piuttosto che la prova provata che voialtri avete indegnamente mentito pur di difendere ad ogni costo quel marchio che vi hanno insegnato ad amare piu' della mamma- come puo' Apple permettere o non permettere, concedere o non concedere, autorizzare o non autorizzare, ispezioni e visite varie presso di essi?


 
 
 

OTTIMO E ABBONDANTE

Post n°1665 pubblicato il 18 Febbraio 2012 da MacRaiser

"FLA: le fabbriche Foxconn sono di prima classe - Van Heerden ha dichiarato che -Le infrastrutture sono di prima classe; le condizioni fisiche [di lavoro] sono molto, molto al di sopra della norma-." - The AppleLounge, 16 Febbraio 2012.

"Foxconn aumenta salario ai suoi operai, in attesa di migliorare i trattamenti (già ottimi anticipa FLA)" - SetteBit, 17 Febbraio 2012.

"FLA: «Negli impianti Foxconn una montagna di problemi» - In alcune dichiarazioni rilasciate ai media americani il capo della Fla, l'associazione per il giusto trattamento dei lavoratori che per conto di Apple sta conducendo ispezioni in alcuni impianti cinesi dove si producono iPhone e iPad, fa sapere di avere rinvenuto moltissimi problemi." - Macity, 18 Febbraio 2012.

Nella plateale sproporzione tra il clamore insufflato urbi et orbi alle precedenti (improvvide quanto frutto marcio del suo palese conflitto d'interessi) dichiarazioni del capo della FLA dai siti Applecoronati -uniti in coro unanime- e l'indecente reticenza (se non il silenzio rotto stavolta quasi soltanto da Macity) riguardo questa sua imbarazzante autosmentita del giorno dopo, si puo' agilmente calcolare il tasso di puzzolenti balle che vengono travasate ogni giorno nel calderone ribollente delle notizie provenienti da Cupertino. Diversamente sarebbe impossibile rimestare a dovere quella nauseabonda sbobba che costituisce la base del rancio regolarmente servito alla sterminata truppa dei fan-taccini boys, destinati ad immolarsi, spatasciando ogni parvenza di residuo senso critico sull'altare della imperitura gloria del marchio con la mela smozzicata.



P.S. Menzione speciale merita poi il titolo di iPhone Italia: "Apple permette all’ABC di entrare nella Foxconn e osservare con i propri occhi le condizioni di lavoro". Questo titolo-lapsus, nel tentativo di lustrare le luride macchie che vanno accumulandosi sull'immagine della mela, inconsapevolmente fa piazza pulita in un sol colpo di tutte quelle patetiche storie a "foglia di fico" narrate dalla mitologia fanboiarda d'annata ogni volta che si parlava di Foxconn. Quelle, per intenderci, che volevano Foxconn entita' distinta, autonoma ed indipendente da Apple (il suo piu' grosso committente) ed unica portatrice delle pesantissime responsabilita' sullo sfruttamento neoschiavistico dei suoi operai. Oggi chi ha usato quelle invereconde argomentazioni viene smentito e di fatto spernacchiato e sbugiardato dai suoi stessi amichetti di merendine al gusto mela.

 
 
 

LA MONTAGNA DEL SiPHONE

Post n°1664 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Tim Cook: 'Con il nuovo Mountain Lion, OS X sarà più simile ad iOS' - La vicinanza tra il sistema operativo per desktop e quello per mobile si assottiglia notevolmente con l’introduzione del nuovo Mountain Lion, tuttavia lo stesso CEO afferma che il settore Mac rimane sempre “estremamente importante”, nonostante si voglia emulare l’ambiente mobile. La nuova release prevede un avvicinamento dal punto di vista software, ovvero con funzioni simili e applicazioni praticamente uguali, ma per il futuro Cook non esclude la possibilità di un avvicinamento anche dal punto di vista hardware" - iPhone Italia.

Insomma il Macintosh e OS X, da bravi parenti poveri, si apprestano a sistemarsi nello scomodo cantuccio che Steve Jobs e il suo degno erede, Tim Cook, hanno generosamente ricavato per loro: accessori di iOS. I destini di tutta la famiglia sono ora definitivamente in mano al fratello minorato.


 
 
 

COSI' FAN TUTTI I BOYS

Post n°1663 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Secondo il Korea Daily, gli operai cinesi che producono gli iPad collettivamente guadagnano 8 dollari per iPad (pari all’1.6% del modello più economico di iPad), mentre gli operai delle fabbriche sud-coreane condividono 34 dollari per unità, ovvero il 6.8% del prezzo di vendita" - Mela Marcia.



Se nei giorni scorsi, in occasione dell'inizio delle ispezioni (niente affatto a sorpresa) della Fair Labour Association nelle fabbriche Apple delocalizzate in Cina, non mi sono unito al salmodiante coro ottimista e unanime di ringraziamento e di giubilo , in effetti un motivo c'e'. Si tratta sostanzialmente di rispondere ad un unico, semplice ma ineludibile interrogativo: come puo' definirsi "indipendente" un ente -come la FLA- cosi' generosamente irrorato dal denaro di quelle stesse multinazionali che e' al contempo incaricato di verificare e certificare? La risposta e' una sola, ovviamente: non puo'. E i prevedibili risultati di questo monumentale conflitto d'interessi gia' si vedono. Detto questo, pero', nasce un'altra domanda: a questo punto vale ancora (ammesso che l'abbia mai fatto) il mantra del cosi' fan tutti? In altre parole: e' ancora valido l'argomento preferito (e abusato) dai fanboys, ossia che -Apple non ha alcuna responsabilita' perche' Foxconn non e' Apple e Apple non e' Foxconn. Apple non puo' imporre a Foxconn la propria volonta', dato che Foxconn e' una compagnia assolutamente indipendente e autonoma, tanto e' vero che fabbrica per tutti i grandi della tecnologia-? Perche' se cosi' e', ovvero se cio' corrisponde realmente a verita', allora non si spiega assolutamente il fatto che Apple ora impone ispezioni da parte di un ente terzo (per finte che siano) presso gli impianti di un'azienda indipendente e potente come la Foxconn; e per di piu' in territorio non USA. Eh no che non si spiega. Certo, a questo punto gente abituata a "ragionare con la propria testa" (e non, invece, coi comunicati stampa di Cupertino -probabile anzi che a Cupertino ci si ispiri spudoratamente alla brillante prosa "puciana"-) del calibro di Domenico Galimberti sapranno certo dipanare al piu' presto questo intricato e increscioso garbuglio.

 


 
 
 

DIFFERENT PER TUTTI

Post n°1662 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da MacRaiser

"In Cina il nome iPad appartiene non a Apple, ma all’azienda Proview: scatta il sequestro - L’Amministrazione cinese per l’Industria e il Commercio (AIC) ha deciso il sequestro degli iPad di Apple, in seguito alla sentenza che dà ragione a Proview, per il possesso legale del marchio iPad. Alle ore 5.00 locali, l’AIC ha sequestrato 45 iPad, così come riporta Hebie Youth Daily. Apple, che può fare? Ricorrere in appello o …mettere mano al (pingue) portafoglio." - Mela Marcia.

Concepita essa stessa sotto il segno della rapina piu' svergognata di nome e marchio, Apple in questi anni e' arrivata -sull'onda del delirio paranoide conclamato del suo trapassato cofondatore- al cretinismo aziendale di minacciare per "uso non autorizzato della mela" praticamente tutto il mondo, scuole e aziende alimentari comprese.  Cio' naturalmente, dopo aver subito sconfitte e patteggiamenti con pingui esborsi d'ogni tipo e in ogni sede, per furti e scippi d'ogni genere. Oggi percio' ha poco da lagnarsi se chi di tribunale ferisce, eccetera. Senza considerare, oltretutto, che nella fattispecie il nome "iPad" non l'ha inventato mica Apple; Steve Jobs l'ha bellamente fregato a Fujitsu (come frego' la mela ai Beatles), pagandolo successivamente in trattativa (non a caso) segreta, dimenticandosi pero' stranamente della Cina. Ad ogni modo, a parte tutto questo, com'era la storia che Apple rispetta le leggi locali?


 
 
 

E BON APPETIT

Post n°1661 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Il network pubblicitario Chitika ha registrato il traffico web sul suo network, comparando iOS con Mac OS. Fra agosto 2011 e febbraio 2012 il sistema operativo mobile ha superato lo storico OS dei Mac, tendenza che sicuramente proseguirà in futuro. Ovviamente il resoconto significa cannibalizzazione, ma come sempre Apple pare non preoccuparsi del problema, trattandosi di una dinamica che Cupertino non ha mai ostacolato, considerandola una semplice evoluzione del mercato che si sta spostando da un target ad un altro." - Macity, 10 Febbraio 2012.

"Apple conquista il primo posto nelle vendite dei laptop e dei desktop in ottobre sul mercato americano: primi l'iMac e il MacBook Pro da 13 pollici. Un analista: «Cupertino conta su una serie di effetti convergenti che ne sostengono la crescita». Secondo Stephen Baker, vice president of industry analysis di NPD, le ragioni del successo dei Mac non sono da riferire unicamente al cosiddetto effetto volano di iPod e iPhone." - Macity, 4 Dicembre 2009.

A parte il fatto che i dispositivi iOS in circolazione sono gia' da anni assai piu' numerosi di quelli OS X, visto che -a differenza dei computer- gli smartphone "naviganti" costituiscono una minoranza (gran parte degli acquirenti li usa prevalentemente offline, come normali cellulari evoluti, alias gli smartphone de l'altro ieri); prendiamo pure per buona la tendenza. Ebbene a quanto pare, per Macity si tratta di un palese caso di "convergenze parallele", altresi' conosciuto come effetto "volano a terra".


 
 
 

LA MORALE DELLE FAVOLE

Post n°1660 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da MacRaiser

"L'FBI pubblica un dossier completo di 200 pagine su Steve Jobs  - Tra i primi dettagli rilevati nei documenti dell'FBI emerge anche una sezione dedicata alla complessa personalità e al carattere di Steve Jobs. Oltre alle cause legali affrontate prima all'interno di Apple e poi, dopo la sua fuoriuscita, anche contro la società che ha fondato, diversi paragrafi riportano dichiarazioni di persone che definiscono Jobs come inaffidabile, inattendibile riportando a esempio anche il mancato supporto economico per l'ex-compagna di gioventù e la figlia Lisa, situazione migliorata solo nel corso degli anni. Altri paragrafi riferiscono delle sue esperienze con le droghe psichedeliche sempre in gioventù, mentre le dichiarazioni di altre persone, i cui nomi sono tutti rimossi, sostengono che Jobs sia un uomo integro purché ottenga ciò che desidera. Emergono dubbi sulla morale e l'etica di Jobs." - Macity.

Siccome e' dal 2008 almeno che scrivo pubblicamente (ma in privato lo affermavo da un pezzo) di menzogna e inganno, quali metodi sistematicamente adoperati senza scrupoli da parte dal compianto mendaCEO di Apple, i casi sono due: o ho avuto accesso ai segretissimi files dell'FBI, oppure -per scoprire la collezione di favolette per gonzi che Jobs ha impudicamente somministrato per decenni tutt'intorno al globo terracqueo- bastava semplicemente leggere le sue dichiarazioni sui giornali e confrontarle coi fatti. Cosi' magari, li' dalle parti del Bureau, potevate dedicarvi a miglior causa. Tanto, mettetevi l'anima in pace, i fanboys non li convincete manco voi.


 
 
 

AGGIORNAMENTI ALLA FRANCESE

Post n°1659 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Apple rimuove il download di Mac OS X 10.7.3 a causa di alcuni problemi" - ItaliaMac, 6 Febbraio 2012.

"Apple ri-rilascia tutti questi aggiornamenti" - Fabio Zambelli, 8 Febbraio 2012.


 
 
 

iPHONAROLA

Post n°1658 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da MacRaiser

"La sindrome del Savonarola strabico - Il solito Bug – che edulcora i contenuti non ritenuti adatti alle innocenti orecchie dei minorenni… – censura i Rapper, togliendo da iTunes Match parolacce ed epiteti poco educati. Dopo i capezzoli di Madonna, eliminati da una rivista digitale su iPad, il “Rap in versione educande“. Ma Apple si scusa addebitando l’errore a una falla nel programma... Ma la news più divertente arriva da Gizmodo USA: riguarda la censura applicata da Apple Newsstand, l’edicola digitale. Se una rivista parla di “pene” in un articolo “scientifico” viene censurata (e bollata come rivista sopra i 12 o 16 anni), ma se una rivista (Cosmopolitan, in questo caso) ammicca a contenuti osé (“50 Kinky Sex Moves” o “Your Other G-Spot”) è tutto ok. Il mistero del Savonarola strabico è servito?" - Melamarcia.


 
 
 

SEQUELBERG

Post n°1657 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da MacRaiser

C'e' qualcosa di peggio d'un miliardario sfondato che cerca di dissimulare la propria avidita' con la vergognosa buffonata del dollaro annuo di stipendio. Il miliardario sfondato che cerca di scimmiottarlo.


 
 
 

FAITH OUT

Post n°1656 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da MacRaiser

"La petizione online contro le condizioni di lavoro degli operai della Foxconn ha raggiunto 162’000 firme in una settimana." - iPhoneItalia.

Basta guardarsi in giro: e' evidente che ormai per Tim Cook e' arrivato il momento di dare un taglio alle cazzate e cominciare a rivedere sul serio il sistema di sfruttamento neoschiavista grazie al quale Steve Jobs ha edificato le fortune di Apple, pena danni irreversibili al marchio. E visto che non stiamo certo parlando di uno sprovveduto, e' assai probabile che Cook sia gia' al lavoro per approntare un fade out, uno spin-off, o un'uscita dolce, che dir si voglia, per togliersi al piu' presto da questo incresciosissimo impaccio. Il campo distorsivo della realta', gia' alimentato dallo scomparso mendaCEO, comincia a dare preoccupanti segni di cedimento e, piu' prima che poi, seguira' inevitabilmente il destino del suo creatore.


 
 
 

PORTEJE N'ANTRO LITRO

Post n°1655 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da MacRaiser

"Sondaggio: secondo te Apple controlla la correttezza di Foxconn?" - Melamorsicata.

A quanto vedo, perfino entro la ristretta cerchia dei fanboys oltranzisti di Melamorsicata -perche' tali bisogna essere per poter uscire dalla lettura delle quotidiane piaggerie pro-Apple di Kiro col senso del pudore illeso- praticamente nessuno s'e' bevuto le recenti nauseabonde bugie di Tim Cook.


 
 
 

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

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Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

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Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


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Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

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Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


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Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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