Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Agosto 2013

E PUCE CAPITA

Post n°1990 pubblicato il 30 Agosto 2013 da MacRaiser

"Eppure capita - Nonostante tutti quelli che mi hanno dato contro ogni volta che ho parlato dei problemi di sicurezza di Android, in questi giorni ho avuto la riprova che i miei sentori erano fondati. Prima un mio amico (finché si trattava di un caso non ho neanche voluto parlarne) e oggi, a distanza di pochi giorni, scopro che anche un collega si è ritrovato con un virus sul suo Samsung: telefono inutilizzabile per una settimana e tutti i danni del caso, nonché successive difficoltà a ripristinare telefono e App com’era prima: non tutti sono “esperti e smanettoni” in grado di ripristinare autonamente e rapidamente la situazione. So già che la maggioranza delle persone con Android non ha mai (ancora) avuto problemi di sicurezza, eppure è successo [...]" - Domenico Galimberti alias Puce72, 28 agosto 2013 

"Una vecchia (di cinque mesi n.d.t.) falla non chiusa in OS X permette di acquisire accesso illimitato al Mac" - Apple Insider, 28 Agosto 2013 

Gli e' andata ancora male, al Puciardo, l'intemerato collezionista di epiche figure di guano. Ogni singola occasione in cui parte in quarta per scrivere delle vulnerabilita' dell'Android, Windows o qualunque altro sistema operativo non-Apple di turno (mescolando quelli di telefoni, tablet e computer in un mefitico minestrone di panzane ribollite), sulla testa di Cupertino cade una pesantissima tegola. Portare sfiga? Probabilmente no; in fin dei conti, come dicono da quelle parti, "shit happens". A lui giusto un po' di piu'.


 
 
 

IL FIORINO DI CUPERTINO

Post n°1989 pubblicato il 26 Agosto 2013 da MacRaiser

"Eric Schmidt risponde a Larry Ellison che accusa Google di avere usato indebitamente Java in Android. Secondo il presidente di Big G «Le idee non si brevettano», una replica che pare un riferimento anche alle cause in corso con Apple." - Macity 

Dio mi scampi dal fare d'ogni erbaCEO un fascio, ma qui pare che il bue e l'asino stiano cercando vicendevolmente di brevettarsi corna e orecchie l'uno dell'altro. Il punto non se sia lecito brevettare o no un'idea: chiaro che lo e'. Il punto e' "cosa e' lecito farne", di quel brevetto. In altre parole: il meccanismo ormai da tempo e' appannaggio di un pugno di compagnie giganti multimiliardarie che lo usano come arma di distruzione di massa della concorrenza e (dunque) dell'innovazione e per frazionare meglio il mercato in tanti "giardini di portafogli", in modo da fottere al malcapitato cliente quanto piu' denari possibile, alla maniera del compianto Troisi. Anche per questa ragione l'hi-tech si e' ridotta da tempo a fare il verso all'haute couture, tracimando (spesso con orridi risultati) nel territorio proprio degli stilisti. Steve Jobs, primo arricchito tra i violatori di marchi e brevetti, paradossalmente e' stato l'insano primo motore di questo impazzimento generalizzato, nonche' il principale ispiratore della filosofia da gigantismo ipertrofico-brevettuale che sta portando (ma in buona parte ha gia' portato da tempo) l'industria hi-tech al totale e inevitabile collasso delle idee.


 
 
 

L'ORO DEGLI iOSSI

Post n°1988 pubblicato il 22 Agosto 2013 da MacRaiser

"Negozi Apple, reclutato ex manager Levi’s - Apple recluta Enrique Atienza, ex dirigente Levi’s con esperienza nel settore dei negozi, per coordinare gli store della costa Ovest degli USA." Macity

"Apple assume Jay Blahnik: iniziano i lavori sul prossimo iWatch - Appurato ciò è innegabile il coinvolgimento di Blahnik nel progetto di un futuro iWatch, il quale, seguendo una tecnologia sempre più in voga negli ultimi tempi, si spera venga rilasciato entro il 2014." - ItaliaMac  

"Ancora indiscrezioni sulla nuova colorazione dorata del venturo iPhone 5S. Pare che sarà più simile ad una "elegante tonalità Champagne" che ad un pacchiano oro lingotto." - Melablog 

Sventato il pericolo pacchiano dell'aifono (a)dorato i fanboccioni si chetano, tornando finalmente a svogueggiarsi col loro tecnogossip favorito: l'aiuoccio. Nelle tonalita' piu' adatte alla prossima incombente stagione autunno-inverno 2013-2014, s'intende. Tecnologie sempre piu' in voga, sapete.


 
 
 

INFINITE POOP

Post n°1987 pubblicato il 21 Agosto 2013 da MacRaiser

"Apple ha pagato, vero (tra parentesi, chi paga per i malware Android?) ma ciò non toglie che l’opzione sia sempre stata li ed era facilmente impostabile da chiunque. Se poi il giudice ha deciso che non era così facile capire come bloccare, pazienza: Apple paga e adegua, ma un genitore che non è attento incapperà comunque in questo problema" - Domenico Galimberti alias Puce72, 30 marzo 2013

"Apple: Nuove restrizioni per gli sviluppatori, app più sicure e meno invasive - Apple ha recentemente aggiornato gli standard per i quali gli sviluppatori posso confezionare le proprie applicazioni destinate ad utenti con età inferiore ai 13 anni. Andando ad analizzare i punti 17.3 e 17.4 del nuovo regolamento, gli sviluppatori non potranno richiedere la data di nascita degli utenti, se non per conformarsi alle normative sulla visualizzazione di contenuti potenzialmente pericolosi e raccogliere informazioni personali quali: nomi, indirizzi, email, luoghi di residenza, immagini, video, ID Chat e dati sulla persona fisica in generale. Tali norme dovranno essere adottate su tutte le applicazioni rivolte ad pubblico con età inferiore ai 13 anni, le quali saranno raccolte in un’apposita sezione all’interno di AppStore. A subire ulteriori modifiche è il regolamento sulla produzione di applicazioni incentrate sul gioco d’azzardo. Nello specifico, secondo quanto dichiarato nei punti 20.5 e 20.6, tutte le applicazioni dovranno riprodurre un servizio autorizzato nelle aree geografiche di destinazione e non sarà possibile utilizzare gli acquisti in-app per incrementare il proprio credito di gioco." - ItaliaMac, 16 agosto 2013

Come consuetudine, e' Apple stessa a smentire le fanboiate dei piu' realisti del re alla "er Puciardo", correggendo alla radice il meccanismo sul quale ha a lungo lucrato e da essi lodato quale: "facilmente impostabile". Figura di cacca numero...? Boh, ormai si perde il conto.


 
 
 

IL RECINTO ADORATO

Post n°1986 pubblicato il 20 Agosto 2013 da MacRaiser

"Con iOS, nel “recinto dorato” di Apple, sono libero di muovermi in totale sicurezza. Con Android posso spaziare ovunque, ma il dubbio di incappare in qualcosa di malevolo mi fa sentire davvero libero?" - Domenico Galimberti, alias Puce72, 8 marzo 2013

"Malware in iOS, GeorgiaTech dimostra come installare cavalli di Troia" - Macity, 4 agosto 2013
 
"Malware su App Store, i ricercatori eludono i controlli di sicurezza Apple - Alcuni ricercatori sono riusciti a gabbare i rigidi controlli di sicurezza di Apple e hanno infilato su App Store un'applicazione malware. Ed è un po' più che una brutta figura." - Melablog, 19 agosto 2013

Ancor piu' brutta (se possibile, ma ormai ci avra' fatto il callo) la figura di coloro che, come il succitato Galimberti, piazzano da anni i maroni sul fuoco per Apple, trascinati dalla passione per la multinazionale multimiliardaria del cuore, facendosi volontariamente rinchiudere dentro il suo recinto dorato; millantando  una "totale sicurezza" dei suoi sistemi del tutto illusoria . Del resto sappiamo tutti bene che i recinti, piu' che a non far entrare chi sta fuori, servono a tenere prigioniero chi sta dentro.


 
 
 

MASSIMO RITARDO

Post n°1985 pubblicato il 20 Agosto 2013 da MacRaiser

"[...] un signore che abitava una casa quasi senza mobili per arginare una insoddisfazione estetica che certamente aveva qualche legame con la bellezza e qualcun altro con la psichiatria." - Massimo Mantellini, 18 agosto 2013

"[...] e' evidente che per Steve Jobs conta sopra ogni cosa cio' che si vede, cio' che appare. [...] Il suo concetto di ordine, di equilibrio, di eleganza passa esclusivamente per la vista [...] egli non riesce a comprendere, o meglio ad accettare, che il corpo umano e' assolutamente asimmetrico e che di conseguenza non si adatta agli oggetti geometricamente perfetti." - Melamente assorto, 14 marzo 2010

Lo stadio di disintossicazione da jobbolatria di Massimo Mantellini ha fatto passi da gigante vedo, da quando -col suo caratteristico stile british- definiva "fetidi fogli" quelle testate che avevano osato peccare di vilipendio nei confronti di sua maesta', ossia descrivere l'aspetto di Steve Jobs quale era: quello di un malato grave con una manciata di settimane di vita (mori' appena otto mesi dopo, in effetti), o "squali" e "merde" quelli che ne pubblicavano le foto (false, secondo lui), documentando la notizia del suo stato ormai terminale. Certo ne e' passato di tempo, direte voi. D'altronde scrive sul Post.


 
 
 

IN THE COURT OF THE CRIMES-ON KINGS

Post n°1984 pubblicato il 18 Agosto 2013 da MacRaiser

"Il portavoce di Cupertino Steve Downling ha dichiarato: -Non forniamo ad alcuna agenzia governativa l’accesso diretto ai nostri server, e qualsiasi agenzia governativa che chieda i documenti dei clienti deve presentarsi con l’ordine di una corte legale-" - Apple Lounge, 7 giugno 2013

"La National Security Agency ha infranto le regole sulla privacy o oltrepassato i confini delle autorizzazioni avute dall'autorità giudiziaria migliaia di volte ogni anno, da quando il Congresso ha concesso alll'agenzia ampi nuovi poteri nel 2008. Lo rivela il Washington Post." - RaiNews 24 , 16 agosto 2013

E tutte le palle vennero a galla.


 
 
 

iCAHN MANGIA CANE

Post n°1983 pubblicato il 14 Agosto 2013 da MacRaiser

"Apple senza Steve Jobs? «È spacciata» - Larry Ellison, Ceo di Oracle, è scettico sul futuro dell'azienda di Cupertino: «Steve come Edison, senza di lui durerà poco»" - Corriere Della Sera

"Carl Icahn investe un miliardo in Apple. Titolo sui massimi di sei mesi - Un raider corre al soccorso di Apple. Carl Icahn, il finanziere noto per le sue scorribande sui titoli e nelle società che considera in difficoltà, ha preso posizione sul caso del colosso di iPhone e iPad. E siccome Icahn parla con i capitali prima che con le parole, la posizione è finanziaria: «Abbiamo attualmente una forte partecipazione nella società», ha annunciato attraverso un cinguettio via Twitter. E ha continuato esponendo le sue ragioni: «Siamo convinti che (Apple) sia estremanente sottovalutata. Ho parlato con Tim Cook e vi terrò informati»." - Il Sole 24 Ore 

Ad un primo sguardo superficiale, o magari anche solo disinformato, queste due notizie parrebbero indicare direzioni di marcia diametralmente opposte.


 
 
 

ONCE WERE PRO

Post n°1982 pubblicato il 13 Agosto 2013 da MacRaiser

"Steve Jobs voleva eliminare la linea Mac Pro dal catalogo Apple - Della cosa si era parlata, ma onestamente non avremmo mai creduto di trovarne conferma. C'è stato un tempo in cui Steve Jobs aveva in mente di falcidiare il catalogo Apple abbandonando per sempre la linea Mac Pro." - Melablog, 12 agosto 2013 

"Steve Jobs valutò l’ipotesi di abbandonare il mercato pro - Secondo Ken Sagall Steve Jobs aveva intenzione di abbandonare la linea Apple Pro, ovvero tutti i prodotti professionali; intenzione che oggi probabilmente è stata realizzata mutando il significato della particella “pro”." - Macity, 13 agosto 2013 

"Apple verso la strada dell’abbandono del nome Pro nei suoi prodotti? - Se attualmente Apple usa il nome Pro, spiega Segall, è puramente per questioni di marketing, per far apparire i suoi prodotti più preziosi, ma tecnicamente potrebbe eliminare l’uso della parola Pro senza problemi." - Melamorsicata, 12 agosto 2013 

"La diaspora dei professionisti e' il risultato (e lo dico da anni) della pervicace strategia jobbiana tutta tesa a papparsi l'uovo oggi, piuttosto che la gallina domani" - Melamente assorto, 18 luglio 2007 

Quando si dice "svegliarsi a babbo morto".


 
 
 

TRASPARENTE DIFFERENTE

Post n°1981 pubblicato il 10 Agosto 2013 da MacRaiser

"Apple, Facebook, Google, Twitter, Yahoo, Microsoft, Dropbox e altre 56 società hanno firmato una richiesta alla NSA, l’agenzia di intelligence americana, per richiedere maggiore trasparenza sul caso PRISM" - Melamorsicata, 18 luglio 2013

"Tim Cook da Obama per parlare di sicurezza e del caso PRISM - Non sappiamo cosa si sono detti a queste riunioni in quanto tutto il contenuto è stato secretato" - Melamorsicata, 10 agosto 2013

Ma noialtri -i Cook, gli Zuck e tutti gli altri paperoni della cupola dei miliardari grazie alle informazioni che regaliamo (piu' o meno volontariamente) loro- una mezza idea di cos'hanno in mente quando parlano di "trasparenza" ce la siamo fatta, via.


 
 
 

L'IMPERIO DEL DECLINO AMERICANO

Post n°1980 pubblicato il 08 Agosto 2013 da MacRaiser

"Android domina l'80% del mercato smartphone, iOS al 13% - A livello globale, i numeri di IDC sono granitici. Android domina il mercato con l'80% delle consegne smartphone; Apple, invece, si ferma al 13%. L’ultima ricerca firmata IDC non lascia adito a dubbi: mentre Android prosegue indisturbato la sua corsa nel mercato smartphone, Cupertino perde parecchio terreno, stracciata dalla concorrenza sempre più agguerrita e dai prezzi in costante calo. Durante il secondo trimestre dell’anno in corso, infatti, Android è arrivato al 79,3%, mentre le consegne degli iPhone arretravano fino a toccare il 13,2%. - Melablog 

Come ho avuto innumerevoli volte modo di dire gia' dal 2008, quando sei anni or sono Steve Jobs decise come Apple sarebbe entrata nel mercato della telefonia, scrisse nel contempo il destino della sua compagnia. Un destino al quale sarebbe stato molto difficile, se non impossibile sottrarsi. E infatti Apple non vi si sottrae.


 
 
 

FANSWERS

Post n°1979 pubblicato il 07 Agosto 2013 da MacRaiser

Il tipico fanboy di solito legge poco. Specie di quello che scrive.


 
 
 

STASERA MI SVERSO

Post n°1978 pubblicato il 06 Agosto 2013 da MacRaiser



"Foxconn e Unimicron indagate per rilascio di tossine nei fiumi - [...] Le accuse sono partite dall’attivista ambientalista Ma Jun e da cinque diverse organizzazioni no-profit che hanno praticamente obbligato le autorità cinesi ad aprire un’indagine contro Foxconn e Unimicron. [...] Se le accuse si rivelassero fondate, le due aziende sarebbero costrette a pagare ingenti multe al governo cinese, con conseguenti ripercussioni di immagine per Apple, dato che Foxconn e Unimicron sono tra i due più importanti software cinesi della società." - iPhoneItalia






 

 
 
 

IL LODO ALPHONE

Post n°1977 pubblicato il 04 Agosto 2013 da MacRaiser

"Guerra dei brevetti, Obama 'salva' la Apple: stop divieto vendita di alcuni iPhone e iPad - Decisione del governo Usa: veto alla decisione della Us International Trade Commission che, riscontrata la violazione di alcuni brevetti della Samsung, bloccava la commercializzazione di alcuni vecchi modelli del melafonino e del tablet. E' la prima volta dal 1987 che un presidente non prendeva una decisione di questo tipo" - La Repubblica

Dunque, riassumiamo: Steve Jobs, quattro anni fa, scatena una dissennata, imbecille e altamente bugiarda guerra nucleare dei brevetti contro tutto e tutti. Da allora, visto che talvolta e' riuscita temporaneamente a vincere ma il piu' delle volte alla fine e' stata sonoramente sconfitta (specie appena fuori dal cortiletto di casa sua), il raccolto di Apple e' stato e sara' -come previsto- amarissimo. E allora? Allora si bara. Si, perche' quando a Cupertino capita di vincere una battaglia, cio' viene immediatamente definito "progresso tecnologico"; mentre quando la controparte di turno -perfino se Apple gioca in casa - ha la meglio in tribunale, si proclama il piu' grave dei "danneggiamenti dell'innovazione". Morale? Di condannati eccellenti in cerca di salvataggi, grazie o favori presso i presidenti -in perfetto stile "legge piu' different per tutti"- mica ce n'e' solo qui da noi.


 
 
 

MEGLIO TARDI CHE MAPS

Post n°1976 pubblicato il 02 Agosto 2013 da MacRaiser



A quasi un anno dal rilascio ufficiale di un servizio tanto scadente da aver costretto il CEO Tim Cook a presentare le scuse ufficiali di Apple, dalle parti di Cupertino stanno messi piu' o meno cosi'. Vorrei commentare, ma al momento non mi viene in mente niente.


 
 
 

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

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Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

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Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


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Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

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Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

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Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

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...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


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Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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