Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Settembre 2013

LA TERRA DEI PUCI

Post n°2006 pubblicato il 30 Settembre 2013 da MacRaiser

"Se fosse (come dici tu) legato solamente alla cultura orientale, come mai il Galaxy S4 non è uscito fin da subito in versione “Gold”? Come mai questa variante è stata presentata solo dopo l’uscita del 5S, e solo dopo che alcuni “addetti” Samsung si sono infiltrati nelle code di chi aspettava il lancio del 5S facendo domande e interviste? E come mai questo cambio in corsa dopo le notizie deludenti delle vendite del S4, mentre Apple ha segnato un altro record al lancio? Samsung è libera di fare quello che vuole (nel rispetto delle regole) ma è palesemente evidente l’ispirazione a qualsiasi mossa di Apple. Anche Apple prende spesso ispirazione qua e là (vogliamo parlare dei colori del 5C simili ai Lumia?) ma Samsung segue Apple come un’ombra: si parla di iWatch ed esce il Galaxy Gear, esce l’Apple A7 e Samsung annuncia i suoi processori a 64bit, arriva il 5S color oro e Samsung svela il Galaxy S4 Gold… mi pare troppo…" - Domenico Galimberti, alias Puce72 

Partire dall'arida informatica (pur se trattata con competenza domenicale), passando per il duro apprendistato da esperto lecca-iGeggi Apple, per arrivare fino ad esercitare l'arduo mestiere di critico visagista dei foni, giudice emerito di spessore della primogenitura di nuances e sfumature all'ultimo gridolino, il salto dev'essere stato niente facile. Ma non poteva che finire cosi', dico bene Rob?


 
 
 

ASPETTO E SPERTO

Post n°2005 pubblicato il 29 Settembre 2013 da MacRaiser

"Apple cerca un designer esperto in mappe per un nuovo “progetto segreto” -  Apple ha pubblicato un nuovo annuncio di lavoro per un posto da “Maps Web User Interface Designer”, con lo scopo di sviluppare un nuovo progetto definito “segreto”. Il candidato deve essere in grado di progettare, sviluppare e gestire compressi codici front-end per un nuovo “progetto segreti” e dovrà trasferirsi in California per lavorare nel team Mappe di Apple, nella sezione dedicata anche alle piattaforme web avanzate che sarà poi la spina dorsale di tanti servizi Apple nel prossimo futuro." - iPhone Italia

Io una mezza idea di questa segretissima "Mission Impossible" da esperti ingegneri 007 di Cupertino ce l'avrei: reperire le proprie medesime natiche con l'ausilio di entrambe le mani.



 
 
 

UN iPHONE DA VOMITO

Post n°2004 pubblicato il 28 Settembre 2013 da MacRaiser

"Mal di mare da iOS 7 - Avete presente la sensazione di nausea tipica del mal d’auto? Ecco, è uno dei sintomi che alcuni utenti ha riscontrato dopo l’utilizzo prolungato di iOS 7. La causa sarebbero le animazioni troppo pesanti e in particolare l’effetto zoom che accompagna l’apertura e la chiusura di ogni applicazione. Anche il “parallasse”, con il leggero movimento dello sfondo rispetto alle icone, contribuirebbe a creare disagio e vertigini. Un thread nei forum di supporto Apple è già pieno di lamentele, con alcuni utenti che riportano conseguenze “estreme”. Ce n’è uno, ad esempio, che sostiene di aver dovuto lasciare il posto di lavoro perché la nausea si era fatta insopportabile. Per ora Apple non ha fornito alcuna risposta sulla questione e c’è poco che gli utenti che soffrono di questa curiosa sindrome da “mal di iOS 7” possano fare per mitigarla. L’opzione “Riduci Velcoità”, disponibile sotto la voce “Accessibilità”, nelle Preferenze, impatta solo relativamente sulle caratteristiche dell’effetto parallasse e poco altro." - AppleLounge 



Ammettiamolo: tra zoom e palette di iOS 7 e' una bella lotta all'ultimo conato.


 
 
 

LA PRE GHIERA DEL L'iDRONE

Post n°2003 pubblicato il 27 Settembre 2013 da MacRaiser

"Apple pagherà 3 milioni di dollari per brevetto sulla clickwheel - La decisione proviene dal tribunale distrettuale di Tokyo che ha stabilito che la ghiera cliccabile infrange uno dei brevetti detenuti da un inventore giapponese di nome Norihiko Saito. Saito aveva fatto domanda di brevetto nel 1998, e Apple ha utilizzato la clickwheel per la prima volta nel iPod mini, uscito nel 2004." - Macity

Rubo', dunque fu.


 
 
 

APPLE MAPS FINALMENTE DECOLLA

Post n°2002 pubblicato il 26 Settembre 2013 da MacRaiser

"Apple Maps dirige gli utenti verso le piste di rullaggio in Alaska - Altro scivolone per Apple Maps, che in Alaska ha causato agli automobilisti che transitavano presso il Fairbanks International Airport, una brutta sorpresa conducendoli verso le piste di rullaggio dell’aeroporto, una manovra decisamente pericolosa non solo per i guidatori ma anche e soprattutto per gli aerei in manovra presso l’aeroporto. [...] Nonostante i segnali e le insegne, gli automobilisti hanno proseguito la loro corsa, incuranti delle indicazioni stradali e affidandosi solamente ai suggerimenti di Apple Maps; sebbene la app non indicasse ai conducenti di attraversare direttamente la pista, le indicazioni portavano a raggiungere una specifica posizione in cui il terminal era visibile direttamente sul lato opposto frontale al percorso di guida, così che venisse spontaneo per gli automobilisti attraversare con l’auto la pista dove solitamente i 737 eseguono le operazioni di manovra. Un’invasione di pista del 6 settembre ha coinvolto direttamente le autorità che hanno chiesto subito ad Apple di intervenire rimuovendo tutte le indicazioni per il Fairbanks International Airport che avrebbero potuto causare seri danni alla sicurezza della struttura, evitando così potenziali incidenti non trascurabili vista la gravità e le delicatezza del percorso e della locazione. Nonostante le rassicurazione di Apple, il 20 settembre si è verificata una terza invasione (la prima risaliva ad agosto) che ha costretto le autorità aeroportuali a chiudere la pista e sistemare delle apposite barricate per impedire fisicamente l’invasione, almeno finchè la problematica non sarà definitivamente risolta." - Macity 

Piu' che automobilisti idioti, un classico esempio di come funziona la mente del tipico fanboy Apple.

 

 
 
 

L'iMPRONTA DEL MENTEGATTO

Post n°2001 pubblicato il 23 Settembre 2013 da MacRaiser

"Touch iD, anche un gatto può sbloccare l'iPhone 5s - La novità più evidente dell’iPhone 5s è senz'altro il sensore di impronte digitali Touch ID integrato nel tasto Home. Possibile che un gatto riesca ad ingannarlo? [...] Non si tratta quindi di una falla di sicurezza dell’iPhone 5s, bensì di un’estesa compatibilità di Touch ID ai felini e sicuramente anche agli altri primati." - Melablog, 19 settembre 2013

"iPhone 5s si sblocca con una foto dell'impronta - Il sensore di impronte digitali posto sotto il tasto home del nuovo iPhone 5s, il cosiddetto Touch ID, può essere aggirato utilizzando una tecnica già sperimentata con successo su altri tipi di sensori di impronte, nonostante Apple affermi che questo nuovo sistema sia più affidabile ed accurato di quelli utilizzati sui notebook." - Melablog, 23 settembre 2013 

A parte l'hack ampiamente scontato e lo spettacolare ridicolo di fronte al quale Apple ancora una volta si trova in materia di sicurezza, occorre sottolineare il dato essenziale: bisogna essere fessi pesante per non rendersi conto che la differenza tra impronta digitale (o dato biometrico in generale) e chiave alfanumerica e' che morta una password se ne fa sempre un'altra.


 
 
 

EL MUY FiGOS

Post n°2000 pubblicato il 21 Settembre 2013 da MacRaiser

"Uso iOS7 da 12 ore e siccome mi piacciono molto le prime impressioni dirò che, contro ogni mia aspettativa il nuovo sistema operativo Apple è molto molto figo. Per ora ha solo tre cose che mi sembrano brutte" - Massimo Mantellini 

Sai, la gente e' strana.


 
 
 

TAGLI, RITAGLI E DETTAGLI

Post n°1999 pubblicato il 20 Settembre 2013 da MacRaiser

"Nessun dettaglio e' solo un dettaglio - C’è un abisso tra quel che è funzionale e quel che è piacevole. Tra il non particolarmente memorabile e il piacevolmente indimenticabile. A colmare questo abisso sono i dettagli: le piccole cose che rendono tutto più godibile. A volte l’effetto è impercettibile, ma è sempre presente e contribuisce a creare un’esperienza d’uso coerente e omogenea. È una delle cose che rendono i prodotti Apple così tipicamente Apple." - Apple Inc

"Tutto e' stato pensato e ripensato - Tutto è stato pensato e ripensato. E ripensato - In iOS 7 ogni dettaglio è stato disegnato con rigore. Abbiamo scolpito gli aspetti tipografici pixel dopo pixel, ridisegnato ogni icona intorno a una nuova gabbia grafica, scelto con cura una nuova gamma di colori, e creato nuovi avvisi sonori più gradevoli e riconoscibili. Presi singolarmente, sono dettagli di cui magari non ti accorgi, ma tutti insieme aiutano a creare una relazione più armoniosa tra i singoli elementi. E improvvisamente tutto diventa una meraviglia da usare." - Apple Inc

Alcune delle shot che potete trovare su Sloppy UI (Interfaccia Utente Sciatta), pagina dedicata a iOS 7 e alla leggendaria attenzione per i dettagli di Apple. E ripensato.










 
 
 

LA STORIA SIAMO BOY

Post n°1998 pubblicato il 19 Settembre 2013 da MacRaiser

"Steve Wozniak e la rimpatriata del team Macintosh - Le persone che lavoravano gomito a gomito, giorni e notte, sotto le angherie di Steve Jobs che li spronava a fare sempre di meglio, si sono ritrovati sotto lo stesso tetto." - Melamorsicata 

"Il mercato del Macintosh fu creato nei tre anni successivi alla partenza di Jobs, con uno sforzo immenso, da gente che Jobs disprezzava." - Steve Wozniak 

E' triste, lo so, ma dal Reality Distortion Field alcuni difficilmente faranno ritorno.


 
 
 

UNA VENTATA D'ARIA FRESCACCIA

Post n°1997 pubblicato il 18 Settembre 2013 da MacRaiser

"New York Times: Internamente è identico all’iPhone 5, ma esternamente è più tondo e realizzato con un unico pezzo di plastica al posto del metallo e del vetro. Usare il termine “plastica”, però, non è propriamente corretto [...]. The Loop: Non chiamatela plastica. Techcrunch: Cosa ci fa, quindi, un iPhone in plastica nel listino dell’azienda? AllThingsD: Anche se l’iPhone 5C ha lo stesso hardware del 5, i colori sul display appaiono migliori e più caldi. Endgadget: Non abbiamo intenzione di mentire. L’iPhone 5C è stupendo, molto più bello del 4 e del 4S e altrettanto bello come il 5S. Certo, noi preferiamo materiali come l’alluminio e il vetro alla plastica, ma quando si tocca con mano il 5C il primo commento è “Oh my god!" - iPhone Italia 

Tripli salti mortali carpiati da marchetta con doppi avvitamenti sugli specchi per non scrivere la verita' -e cioe' che iPhone 5c e' poco piu' di un iPhone 5 ripittato, e che quindi si tratta di un telefono nato vecchio a parte- il primo premio della fanboiata dell'anno lo vince a mani basse il geniale aforisma di AllThingsD.



 
 
 

TAGLIATEMI TUTTO

Post n°1996 pubblicato il 17 Settembre 2013 da MacRaiser

"Perchè un dito mozzato non potrà essere usato per sbloccare il sensore Touch ID dell’iPhone 5S" - iPhone Italia 

Stavolta era proprio il caso di linkare. Perche' comprendo che leggendo questo articolo, si potrebbe anche, tutto sommato, essere sfiorati appena da qualche leggerissimo dubbio riguardo la perfetta sanita' mentale dei redattori. Ad ogni modo, come si dice: nel malaugurato caso.
Clicca per approfondire

 
 
 

LORD OF THE ZOMBiOS

Post n°1995 pubblicato il 11 Settembre 2013 da MacRaiser

"Non che voglia necessariamente dar contro Google, ma qualcuno riuscirebbe a spiegarmi a cosa dovrebbero servire i Google Glass? [...] si potrebbero presentare non pochi problemi di privacy e di sicurezza, sia per chi li indossa personalmente, sia per chi si trova di fronte a qualcuno che li indossa: potenzialmente è come girare sempre con un telecamera che osserva quello che facciamo e, in presenza di malware o backdoor, non c’è molto da fidarsi" - Domenico Galimberti, Alias Puce72 

"E se lo scotto da pagare per una libertà assoluta (ricordo che, per quanto evoluti, parliamo pur sempre di telefonini) è quello di avere un sistema meno sicuro, non so quanto questa situazione sia veramente sinonimo di libertà. Con iOS, nel “recinto dorato” di Apple, sono libero di muovermi in totale sicurezza. Con Android posso spaziare ovunque, ma il dubbio di incappare in qualcosa di malevolo mi fa sentire davvero libero?" - Domenico Galimberti, alias Puce72 

"Un nuovo documento del NSA rivelato dal Der Spiegel descrive Steve Jobs come il vero “Grande Fratello” e gli utenti iPhone come “zombi paganti”. - Il Der Spiegel prosegue la pubblicazione di dettagli sul NSA USA, illustrando alcune slide di una presentazione interna in cui Steve Jobs è paragonato al Grande Fratello mentre gli utenti iPhone a zombie. Nello sfruttare gli smartphone, l’agenzia di intelligence USA si avvale dell’approccio spensierato e leggero con cui molti utenti affrontano il loro dispositivo, un approccio ribattezzato con il termini “nomofobia”, in altre parole la mancanza di timore nei confronti dei dispositivi mobili. L’unica cosa che molti utenti temono è di perdere la ricezione. Nella presentazione dettagliata della NSA, intitolata “Il vostro obiettivo ha uno smartphone?” vengono illustrati alcuni metodi di sorveglianza nei confronti di utenti iPhone. In tre slide della presentazione gli autori sottolineano un confronto con “1984″, il romanzo di George Orwell, usato anche da Apple per il suo famoso spot del 1984, cui segue la frase “Chi avrebbe mai detto nel 1984 che questo sarebbe stato il Grande Fratello…” frase accompagnata da una foto di Steve Jobs, per poi concludere commentando le foto dei clienti Apple entusiasti e degli utenti di iPhone, la NSA scrive: “… e che gli zombie sarebbe stati i clienti paganti?” Dal documento sembra infatti che gli iPhone siano fra i dispositivi più spiati dalla NSA e gli esempi evidenziati sembrerebbero dare ragione a questa ipotesi. In alcune immagini sfuggite all’agenzia si vede il figlio di un ex segretario della difesa con il suo braccio intorno a una giovane donna, foto riprese con il suo iPhone; poi una serie di immagini che ritraggono giovani uomini e donne in zone di crisi, tra cui un uomo armato nelle montagne dell’Afghanistan, un afgano con gli amici e un sospettato in Thailandia." - Macity 

La realta' anche stavolta ha superato la piu' scatenata delle mie fantasie da inveterato "Apple-hater". E ha seppellito di un'altra mezza tonnellata di cacca Galimberti e fanboccioni associati, tanto per cambiare, cornuti e mazziati dalla consapevolezza ineludibile di aver subito tutti gli svantaggi della zombificazione jobbiana in un sistema blindato, senza avere ottenuto alcuno dei vantaggi sempre sbandierati e agognati in cambio. Oh, e stay hungry.


 
 
 

LERCiOS

Post n°1994 pubblicato il 09 Settembre 2013 da MacRaiser

"POSTO IN CUI C’E’ LA FABBRICA APPLE, CINA – E’ un Papa sempre più umile quello che ha voluto salutare i bambini cinesi che fabbricano i famosissimi iPhone e tutti gli altri prodotti Apple venduti in tutto il mondo. Il Sommo Pontefice – come ama definirsi nella sua immensa umiltà – sarebbe entrato nella fabbrica, un open space immenso con condizioni igieniche così precarie da sporcargli il suo Santo Abito Talare. Mentre era in fabbrica, il Papa avrebbe abbracciato i bambini e li avrebbe baciati sulla testa – anche se erano tanto, ma tanto, luridi, lui, umile, non si è fermato di fronte a nulla. “Sapete, io uso spesso il vostro iPhone per telefonare a chiunque. Grazie!” ha detto Bergoglio cominciando il suo discorso di saluto. Poi ha rivolto un accorato appello ai lavoratori aizzandoli a non accettare le leggi del Dio Denaro. I bambini – emozionati e commossi dalla visita del Papa, spinti dalle sue parole e dalla sua vicinanza, convinti che del buono possa esistere perché un uomo importante come il Papa non aveva avuto timore a baciare e ad abbracciare degli esseri ormai ingobbiti dalle estenuanti 18 ore di lavoro quotidiane – si sono dunque uniti in sciopero. La Apple ha subito teso l’orecchio verso gli scioperanti e cercato di capire i problemi dei lavoratori, che ormai erano diventati ex lavoratori perché sostituiti da altri piccoli bambini che hanno avuto la sfortuna di non conoscere Papa Bergoglio nel tempo che la Apple ha impiegato a tendere l’orecchio. [...] Come nel caso di Lampedusa, la visita del Papa alle fabbriche della Apple è stata meta delle visite dei ministri Lupi e Mauro che, quasi in coro, hanno detto “non possiamo permetterci che altri casi di sfruttamento del lavoro minorile si ripetano, dobbiamo essere sensibili e combattere contro ogni forma di abuso su minore, sia di natura sessuale che di natura lavorativa… però è anche vero che gli iPhone spaccano di brutto e costerebbero molto di più con una manodopera non sfruttata. Quindi fanculo tutti”." - Lercio

"La satira presume che il pubblico abbia un cervello" - Michael Moore


 
 
 

YES iCAHN

Post n°1993 pubblicato il 03 Settembre 2013 da MacRaiser

"Secondo alcuni analisti, il rilevante peso del miliardario e imprenditore Carl Icahn fra gli investitori di Apple potrebbe rappresentare la leva per costringere Cupertino ad acquistare Nuance Communications, la società la cui tecnologia di riconoscimento vocale è ad oggi fondamentale per l’assistente personale di Apple, Siri. La teoria è stata presentata dal New York Post, il quale ha osservato che Icahn ha recentemente aumentato la sua partecipazione in Nuance portandola al 16,4 per cento." - Macity

Dicevo appunto, che il pronto intervento azionario soccorrevole di Carl Icahn, per Cupertino potrebbe non rivelarsi indice di buona salute come appare, anzi.


 
 
 

MAOMETTO O SCHERZETTO

Post n°1992 pubblicato il 02 Settembre 2013 da MacRaiser

"Sembra quasi fantascienza, mentre scrivevo di questa sequenza UNICODE che manda in tilt molte applicazioni sotto Mountain Lion e iOS 6, mi è andato in crash il browser varie volte e, una volta copiata la Parola nel mio status di Google Talk, ho visto spegnersi come luci fulminate i browser Safari e Chrome degli miei contatti." - Melablog  

Com'era quella storia che i sistemi chiusi (alias Apple) sono intrinsecamente piu' sicuri?

Clicca per ingrandire

 
 
 

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

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Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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