Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Maggio 2012

FALSI D'AUTORE

Post n°1773 pubblicato il 31 Maggio 2012 da MacRaiser

Un oltraggiato Fabio Zambelli si lagnava ieri (ma c'e' da scommettere che i vari para-siti della mela presto lo scimmiotteranno) del fatto che il "falsario" Mike Daisey si concede ancora il lusso di parlare e duramente criticare le interviste in ginocchio a Tim Cook dei vari Walt marketta Mossberg di turno. Certo, se a tempo debito avesse invocato altrettanto silenzio per l'altrettanto falsario -oltre che recidivo (a differenza di Daisey, mai scusatosi pero')- Steve Jobs e per i suoi degni epigoni, a quest'ora cotanta indignazione potrebbe parere meno sospetta.

 

Steve Jobs mostra a Medvedev che Antennagate e' un volgare falso

 
 
 

NECROFANIE

Post n°1772 pubblicato il 30 Maggio 2012 da MacRaiser

"Partiamo dalle 10 cose che, secondo Gizmodo, avrebbero fatto arrabbiare Steve Jobs. 1. Siri: Steve Jobs avrebbe avuto poco tempo per provarlo e non avrebbe mai accettato di rilasciarlo in questo modo." - iPhoneItalia.

Giusto per dovere di cronaca, dato che gia' iPhoneItalia solleva grossi dubbi su questo vizio da necrofans di ficcare opinioni in bocca ai morti: Siri fu rilasciato sull'App Store fin dai primi mesi del 2010. Nell'Aprile dello stesso anno, Steve Jobs -vivo, vegeto e (presumo) nel pieno possesso delle proprie facolta' mentali- decise di acquistarlo per renderlo addirittura parte essenziale del prossimo venturo modello di iPhone (il 4S). Lungi dall'essere seppur lontanamente "arrabbiato", Jobs fu piu' che convinto della validita' del prodotto (ma il termine "riuscita" calza meglio, trattandosi di un volgare bluff). Prova ne e' il fatto che soltanto il 15 Ottobre del 2011 -giorno successivo all'uscita di iPhone 4S- Siri fu rimosso dall'App Store. Nel lasso di tempo intercorso tra le due date -vale a dire poco meno di due anni- l'App  per iPhone denominata Siri fu regolarmente "provata", approvata, promossa e distribuita dal e nel peraltro blindatissimo negozio virtuale di Apple, senza che cio' inducesse il suo compianto CEO a dire ai ne' bai.

 

 
 
 

CAMERA CARITATIS

Post n°1771 pubblicato il 29 Maggio 2012 da MacRaiser

"Nei giorni scorsi si è svolto un incontro formale tra Tim Cook e il presidente della Camera degli Stati Uniti John Boehner. Fitto mistero sulle motivazioni che hanno spinto l’amministratore delegato di Apple Tim Cook ad incontrare  il Presidente della Camera dei Rappresentanti John Boehner" - AppleZein.

Le meningi dei redattori dei para-siti della mela sfrigolano nel tentativo di darsi ragione di questi recenti pellegrinaggi cupertiniani presso le sette chiese politiche statuntensi. D'altronde, per schivare certe imbarazzanti evidenze non c'e' niente di meglio che tagliarsi due ricche fitte di mistero.


 
 
 

OSX FEET UNDER

Post n°1770 pubblicato il 26 Maggio 2012 da MacRaiser

Non ce ne siamo quasi accorti, ma il Mac agonizza da un pezzo. A Cupertino ormai tutto e' gia' pronto per una degna sepoltura nella sua fiammante sandbox da morto. Legno di melo, ovviamente.


 
 
 

QUEL GRAN RIFIUTO DI TIM COOK

Post n°1769 pubblicato il 25 Maggio 2012 da MacRaiser

"Con un comunicato stampa, Apple ha ufficialmente affermato di voler pagare i dividendi ai propri dipendenti con RSU, ovvero quelle azioni che in genere vengono consegnate ai dipendenti come incoraggiamento per restare all’interno della compagnia. Tra i vari impiegati troviamo una figura di spicco, questo è Tim Cook, egli possedeva 1 milione di RSU per un valore complessivo di 75 milioni di dollari. Nonostante abbia già incassato moltissimo denaro di recente, egli ha compiuto un gesto molto interessante, infatti ha completamente rifiutato la propria parte." - iPhoneItalia.

A giudicare dal pantagruelico boccone a base di milioni ingurgitato senza batter ciglio dall'attuale CEO di Cupertino di recente -tanto che il suo tasso di avidita' da manager ultrapagato assurge ormai al leggendario perfino tra i Paperoni della finanza- un sussulto di generosita' o di semplice pudore paiono, per usare un eufemismo, poco probabili. Specialmente se poi si pensa agli standard etici di comportamento non proprio elevatissimi adottati da Cupertino in materia di elusione fiscale. Ma questa e' l'immagine che ai para-siti della mela interessa restituire dell'epigono di Steve Jobs e della multimiliardaria compagnia che dirige: affari si, ma zero ingordigia. Niente di piu' falso. Il suo fiscalista ne sa certo piu' di tutti noi al riguardo, ma di una cosa almeno non si puo' dubitare: se Tim Cook ha rifiutato 75 milioni di dollari ora, e' solo perche' in questo modo a tempo debito ne potra' incamerare parecchi di piu'.


 
 
 

GOTT MIT i

Post n°1768 pubblicato il 24 Maggio 2012 da MacRaiser

"Jonathan Ive: Apple non ama prodotti "senza dio" - In una intervista al Daily Telegraph, Sir Jonathan Paul Ive ha raccontato un po’ di sé, della sua amata Londra della filosofia Apple dietro al design industriale. E, tra dissertazioni sull’estetica e sulla necessità di un’attenzione maniacale ai dettagli, ha parlato anche di prodotti “senza dio.” Ive afferma (probabilmente in modo improprio) di non desiderare prodotti “senza dio” ma il concetto è chiarissimo. Ad Apple non tollerano prodotti senz’anima" - Melablog.

Resisto strenuamente alla tentazione tutta romanesca di dare una sintetica risposta alla inevitabile domanda che si presenta a questo punto: "l'anima di che?", per sottolineare la ormai conclamata ibridazione tra i concetti di marchio-simbolo, multinazionale-chiesa, fanatismo-fanboianesimo, reliquia-prodotto, la cui piu' immediata conseguenza e' il totale capovolgimento del reale. In questa realta' rovesciata (o distorta, se volete) come un guanto dalla mitopoiesi aziendale dei Jobs e degli Ive di turno, coloro che non cercano Dio in un prodotto (Apple) sono inevitabile preda della massificazione consumistica e dell'ateismo.

 


 
 
 

LA BANDA DEGLI ONESTI

Post n°1767 pubblicato il 24 Maggio 2012 da MacRaiser

"Tra gli argomenti trattati all’interno dei nuovi documenti rientra un’email inviata da Steve Jobs, allora CEO dell’azienda, in cui venivamo incoraggiati gli editori a colludere nel tentativo di creare un mercato “mainstream” degli eBooks con prezzi da 12,99$ e 14,99$; in questo caso Apple ritiene che l’affermazione di Jobs non sia stata correttamente interpretata" - iPhoneItalia.

Che consumatori sciocchi e sprovveduti siamo: abbiamo banalmente frainteso le sante parole di quel gran genio benefattore dell'umanita' di Steve Jobs e dei suoi compagni di merendine editoriali, e ci siamo lasciati fuorviare. Ma quale cartello, quale complotto, quali pratiche illegali. Jobs in quella mail voleva solo dire che piu' concorrenza porta ovviamente a prezzi piu' alti. Il che e' molto meglio per noi clienti.


 
 
 

APPLE LO UNGE

Post n°1766 pubblicato il 23 Maggio 2012 da MacRaiser

"(...) per permettere a un software antivirus possa funzionare su iPad e iPhone, Apple dovrebbe consentire un accesso sistemico alle risorse dei dispositivi aprendo di fatto le porte ad un rischio di sicurezza che adesso, per la natura chiusa dell’ecosistema iOS, è totalmente inesistente." - AppleLounge, 23 Maggio 2012.

"Contenuto di sicurezza di iOS 5.1.1 - L’aggiornamento di iOS alla versione 5.1.1 contiene un importante aggiornamento di sicurezza che elimina un bug di Safari grazie al quale una pagina malevola poteva modificare l’indirizzo di un sito nella barra degli indirizzi." - AppleLounge, 8 Maggio 2012.

Su chi sia l'esperto di malware tra Camillo Miller e Eugene Kaspersky non credo possano sussistere grossi dubbi. D'altronde le figure di guano collezionate ultimamente da Apple e dai suoi fanblog para-siti -unti e bisunti a forza di inserzioni pubblicitarie- in argomento sicurezza, stanno li' a testimoniarne la imbarazzante quanto precipitosa fuga. A parte questo, direi che Miller come minimo non legge il suo blog.


 
 
 

ABUSATO GARANTITO

Post n°1765 pubblicato il 23 Maggio 2012 da MacRaiser

Al momento, il mendacio e l'inganno sanzionati dall'Antitrust e appena confermati dal TAR del Lazio proseguono sul sito Apple nella piu' indisturbata delle flagranze. Anche se non credo che i consumatori italiani saranno costretti a sopportare gli abusi e le prepotenze di Apple ancora per molto.


 
 
 

DEiCONSTRUCT

Post n°1764 pubblicato il 23 Maggio 2012 da MacRaiser

"100 iPad per ristrutturare il debito della Grecia - Con una manovra di ristrutturazione del debito senza precedenti il 25 aprile il debito greco è stato ridotto da 270miliardi di dollari a 130 miliardi di dollari. L'operazione gestita con la consulenza di Bonholder Communications Group è avvenuta per lo più grazie a 100 iPad assegnati a tutte le più importanti cariche dello stato, della finanza e dell'economia del Paese. 'E' stata la più grande operazione finanziaria nella storia del mondo. E non avremmo potuto farla senza il iPad'" - Macity.

L'iPad e' magico e salva la Grecia, l'Euro e percio' il mondo intero. Nemmeno val piu' la pena per noialtri d'imbastire un minimo di decostruzione: il delirio raggiunto dalle fanboiate di Macity sale agli astri, ormai. E i para-siti della mela le loro idiozie se le destrutturano direttamente in casa.


 
 
 

SIRI PRESENTI

Post n°1763 pubblicato il 22 Maggio 2012 da MacRaiser

"Apple Siri, noto per essere il tuo assistente intelligente, non è così intelligente, dopo tutto." - OnlineDegrees.

L'imbarazzante punteggio di 5.5 si ottiene ovviamente soltanto in forza di sondaggi condotti su clienti di madrelingua inglese. Fosse stato altrimenti, il gradimento di questo ennesimo bluff tecnologico a stento avrebbe raggiunto il 2.


 
 
 

DISTORPTIONS

Post n°1762 pubblicato il 21 Maggio 2012 da MacRaiser

Il vecchio barbone non aveva poi tutti i torti, in fondo.

Fonte: WSJ. Clicca per ingrandire

 
 
 

LE REGOLE DELL'APPLAZIONE

Post n°1761 pubblicato il 21 Maggio 2012 da MacRaiser

"In pratica, nel negozi Apple (così come sul sito Apple) ti riconoscono solo la garanzia di un anno, e se vuoi estenderla per i successivi 12 mesi ti propongono di acquistare Apple Care, una garanzia Apple che costa 69 euro. È capitato anche a noi in alcuni sopralluoghi fatti a febbraio, come evidenziato nel video. E anche in tempi più recenti abbiamo riscontrato che l'informazione sulla garanzia fornita ai consumatori negli Apple store continua a essere, in molti casi, ingannevole e non esaustiva." - Altroconsumo.



L'AppleCare e' l'archetipo del perfetto prodotto Apple, cosi' come concepito e perfezionato da quel gran... genio di Steve Jobs. Piu' che smerciare banalmente frigoriferi agli eschimesi, qui si tratta di convincerli ad acquistare succose granatine a base di ghiaccio grattato dal loro igloo.

 
 
 

QUE SIRI SIRI

Post n°1760 pubblicato il 19 Maggio 2012 da MacRaiser

"Evidentemente scossa dalla risposta mediatica -e magari per evitare un’ulteriore cascata di cause legali- Apple deve aver deciso di tagliare la testa al toro, tant’è che il nuovo iPad è descritto come “WiFi + Cellular” perfino negli USA, dove tecnicamente di network 4G compatibili ce ne sarebbero sul serio." - Melablog.

La "scossa" non dev'essere stata poi cosi' forte. Non e' bastato l'infamante scorno delle pesanti sconfitte, con annessa precipitosa marcia indietro, in materia di pubblicita' ingannevole e di pratiche commerciali scorrette ai danni dei clienti: al contrario. Apple insiste con le argomentazioni mendaci e fraudolente, con la piu' monolitica delle facce di bronzo. Un esempio? Eccovelo: "I consumatori hanno avuto ben 30 giorni di tempo per convincersi che Siri non si comporta affatto come mostrato nei nostri spot -e dunque per restituire l'iPhone 4S(iri)- Se non erano soddisfatti, perche' mai non lo hanno fatto?" Questo chiede Apple provocatoriamente agli insoddisfatti e non (ancora) rimborsati clienti che hanno aderito alla class-action contro di lei. La risposta e' tanto semplice quanto definitiva: perche' Apple piu' di 200 giorni or sono, scrivendo accanto alla parolina "Siri" l'altra parolina "beta" -ha di fatto sottoscritto la promessa che nell'immediato futuro Siri avrebbe funzionato esattamente come mostrato nella pubblicita'. Una promessa che non ha mai mantenuto- C'e' poco da fare e Tim Cook e soci multimiliardari devono ficcarselo bene in testa: se non cambieranno registro di corsa e non la smetteranno una volta per tutte di prendere in giro i consumatori, stiano pur tranquilli che il futuro riservera' loro molte altre amarissime sorprese.


 
 
 

APPLE 0 - NOI 1

Post n°1759 pubblicato il 18 Maggio 2012 da MacRaiser

"Il TAR del Lazio ha confermato la sanzione complessiva ad Apple di 900.000 euro per pratiche commerciali scorrette legata alla garanzia." - MelaMarcia.

Ora e' ufficialmente accertato e stabilito: Apple ha mentito e ingannato su durata ed efficacia della garanzia legale, in modo da sottrarre illecitamente (altro) denaro dalle tasche dei suoi clienti. La notizia e' di ieri, ma dal coro dei para-siti della mela il silenzio e' tuttora tombale.

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

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...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


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Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

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...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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