BIANCANEVE

COME JOEY & DAWSON


Dovrebbe essere quello che non si scorda mai, quello che fa emozionare e instupidire, quello che a distanza di anni può tornare alla mente e portare con sé ancora una scia di brivido… Il mio primo amore, come un po’ tutte le vicende della mia vita, assomiglia terribilmente ad una situazione da telefilm: Joey Potter e Dawson Leary, ovvero due anime gemelle sfortunate in perenne sfasamento di intenzioni.        
            Grandi amici, freccia di cupido che apparentemente colpisce solo la facilmente illudibile sottoscritta, sguardi di dubbia complicità e coraggiosa decisione di dichiararsi in una fredda e nevosa notte padana… “Ma, non so…. Ti vedo più come amica….”  E da lì in poi lacrime, disperazione, consolazioni- verdetto delle amiche “Non ti merita!”, consolazioni- provolamento degli amici “Non sa cosa si perde…”              Al centro di tutto questo turbinio di emozioni un’amicizia che continua nonostante le lacrime che annaffiano il cuscino ogni sera, i murales con il suo nome sul diario di scuola, i petali delle margherite che nonostante l’evidenza dei fatti si ostinano a fornire su un vassoio di illusione la speranza che quel rifiuto di passare alla fase successiva sia in realtà una resistenza dovuta alla timidezza….            Poi, come Joey si è impegnata nella ricerca di sé stessa, anch’io ho spostato la mia attenzione su altre cose…Poi, come Dawson al risveglio dal lungo letargo, anche lui ha fatto una lieve marcia indietro sui suoi passi….Così…. Per due o tre stagioni….                          Rincorrersi e fermarsi, ma mai insieme, mai con gli stessi tempi…. Fino all’esaurimento della pazienza, del sentimento palleggiato da un lato all’altro del campo dell’adolescenza…. A pensarci ora, dopo – cavolo!!! – 10 anni, scappa un sorriso e un pizzico di tenerezza verso me stessa…