BIANCANEVE

COSA VOGLIAMO DA LORO?


Destra e sinistra al confronto sul problema dei lucchetti di Ponte Milvio a Roma. Ovvero, sul risultato di un gesto letterario e cinematografico di cui è autore Federico Moccia in "Ho voglia di te": amarsi, suggellare una promessa di eternità scrivendo i propri nomi su un lucchetto infilato a una catena sul bel ponte romano e buttare la chiave nel Tevere, sfidando l'eventuale sabotaggio della realtà sul sogno.La sinistra paladina del decoro cittadino vorrebbe ripulire quel terzo lampione a cui sono legate ormai diverse centinaia di lucchetti... la destra tuona che sono simboli d'amore, e non vanno toccate le illusioni sentimentali di centinaia di adolescenti che hanno lasciato lì una testimonianza del loro amore,  e di migliaia di ragazzi che leggendo il libro o guardando il film di Moccia sognano di vivere un idillio tanto grande quanto quello tra Step e Gin.Dopo mesi di cronache sul bullismo a scuola, culminato in un ping-pong mediatico di interpretazioni freudiane sul senso di disagio giovanile, sul conflitto grandi-presi dal lavoro e incapaci di ascoltare e piccini che violentano in compagnia una coetanea o si esibiscono in porno siparietti sulla cattedra di scuola... Che messaggio passa se il simbolo di un sogno viene spazzato via dall'esercito degli operatori ecologici? Con che coerenza parliamo di una generazione priva del rispetto per sè, ancor prima che per gli altri, se poi lasciamo prevalere la forma del decoro apparente sulla forma del decoro interiore di un giovane e speranzoso amore giovanile?