Memorie di una colf

Memorie di una colf. Questa è casa mia.


Non so...quando arrivo in una casa faccio due cose davanti al portone d'ingresso. Prima guardo lo zerbino. Lo guardo un pò ed anche se fuori non c'è fango e tutto è pulito strofino le suole per non portare dentro niente.....nulla; perchè nulla entri senza la benedizione del padrone di casa. E poi chiedo permesso...sempre...sempre. E per chiedere permesso a volta non serve nemmeno chiedere permesso, basta un sorriso, un inclinare lievemente il capo, un piccolo garbo. Chi non ha questa abitudine, chi entra dentro e si guarda attorno con fare sprezzante, magari criticando l'arredamento o storcendo il naso perchè non approva il colore della tappezzeria ...beh..può starsene tranquillamente fuori, non è il benvenuto. Se poi questo qualcuno si mette anche la maschera beh....di persone così non ne ho mai avuto bisogno...ne prima....ne ora. Che se ne torni da dove è venuto e li rimanga. Si rotoli in ciò che ha prodotto...in ciò che produce. Sinceramente, sto bene dove sto.