Un blog creato da hscic il 26/02/2009

Memorie di una colf

Contorsionismi mentali e funambolismi lessicali

 
 
 
 
 
 

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Memorie di una colf. Lunghi campeggi.

Post n°573 pubblicato il 21 Ottobre 2013 da hscic

Il cielo è grigio ma non si sente odore d'autunno. Questi luoghi sono fatti per vivere. Per non chiudere la finestra e tapparsi dentro casa. Ci sono mille voci che ti chiamano fuori. Ogni tanto, magari, perdo qualche pezzo ma nel complesso mi sento ancora abbastanza intero. Spesso, la mattina, quando sfioro le pietre dei monumenti millenari o quando osservo il sole che attraversa gli occhi vuoti delle antiche arene, mi fermo a pensare ai nodi del tempo. A volte, mi rendo conto, si perde la cognizione dello scorrere dei giorni e dei mesi e si rimane prigionieri in un nodo. Quando si è li dentro non si comprende più che nulla resta fermo, che le azioni provocano reazioni e che persino l’assenza è un’azione…forse la peggiore. Non lo si capisce più….si è fermamente convinti che tutto rimarrà immutabile ad aspettarci mentre ci perdiamo nelle trappole mentali. Il nodo è terribile. E‘ come se avesse l’anestesia incorporata. E’ come un luogo dello spirito dove logica e buon senso sono perennemente in ferie….poi il nodo si scioglie. Qualcosa o qualcuno ce lo fa superare …ed il tempo ricomincia a correre ad una velocità vertiginosa e ci fa piombare violentemente nel presente….Ed allora la prima reazione è non comprendere. …”ma io mi sono distratto solo un attimo…..ma in fondo non è successo niente….ma perché tutto questo è accaduto?” Non si comprende. In fondo, non si può comprendere. Non si capisce che in quel nodo si era soli. Che quel nodo non ha fermato la vita ma solo la nostra mente. Non si riesce nemmeno ad afferrare il concetto che fuori dal nodo per mesi e mesi, come ha potuto, come gli è riuscito, scendendo a mille compromessi con se stesso, qualcuno è rimasto tanto tempo ad aspettare…fino a quando ha fatto notte…fino a quando è arrivato il freddo…fino a quando non ci sono state più lacrime da versare. Poi però è arrivata la notte…poi però è arrivato il freddo…..poi però gli occhi si sono inariditi…e quel qualcuno ha smontato la sua tenda, ha arrotolato il sacco a pelo e si è messo a camminare da solo in mezzo agli uomini.  

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