Appunti di viaggio

1° Stepsover Meeting - 1° Giorno (Seconda parte)


25/04/2013... continua (seconda parte)Si prosegue poi su strada asfaltata fino a Paganico.Sosta, raccolta di tutto il gruppo e si riparte in direzione est, si percorre un po' di asfalto poi si imbocca una sterrata che pian piano ti porta a costeggiare il fiume Ombrone, Uhm, qualcosa mi dice male.La strada si avvicina sempre più al bordo, si incontra qualche macchina parcheggiata di pescatori e si prosegue, in una radura ci si raggruppa, bisogna guadare il fiume.Gli occhi esperti di Smontic valutano che il vecchio guado non è fattibile causa le piene recenti, quindi parte in esplorazione per un punto più adatto.Non ritorna, deve aver trovato il posto!Pian piano a piccoli guppi lo seguiamo,  c'è già qualcuno che si è fermato su una lingua di ghiaia in attesa del grande balzo verso la riva opposta.Mentre mi avvicino al punto del guado, alcuni hanno già raggiunto la riva opposta, e aspettatano trepidanti l'arrivo degli altri.Arrivo tra gli ultimi al primo attraversamento, il tratto non è molto lungo, saranno una ventina di metri, osservo quello che parte prima di me, un piccolo motoscafo, ora tocca a me, speriamo bene, un bel sospirone e via, si parte!
Entro deciso, ma al secondo respiro il guado si dimostra insidioso e schafff, un bagno fuori programma.
Subito entra in azione la squadra di soccorso, Maurizio, che mi aiuta a rimettermi in piedi e a portarla sulla ghiaia.dopo il fango, una lavata alla moto non guasta, ma non in quel modo!Gli stivali impermeabili sono favolosi, solo che quando entra l'acqua non esce più!Verifica condizioni generali, acqua nel faro, sembra un piccolo acquario però è bruciata l'illuminazione, e rimane solo il posizione.Sto per provare a ripartire e, Maurizio si accorge che si è staccato il paramotore nella parte anteriore, è pericoloso, bisogna toglierlo.Smontic, con tutta l'attrezzatura necessaria in un attimo effettua l'operazione.Sistemato sul bagaglio ci riuniamo tutti i rimanenti per il grande balzo verso la riva opposta.Con un po' di timore, ma ormai ho fatto la mia prima esperienza a bagno, la seconda non sarà certo peggio, parto, viaggiando a ziz-zag, rischiando più volte di rifarmi il bagno, in in modo o nell'altro arrivo indenne dall'altra parte con incitazioni di giubilo, che mi hanno molto gasato.Gli ultimi iniziano la traversata ma non tutti hanno la fortuna di arrivare indenni alla meta, splish splash, in un modo o nell'altro siamo tutti sulla riva opposta.
Tolta l'acqua dagli stivali, asciugate le calze a mulinello, ci si riprepara a partire, si ma da che parte andiamo?Bene, ora bisogna trovare il modo di rimetterci in strada! Smontic parte ad esplorare a sud del guado per trovare una traccia che ci porti fuori sulla strada, io guardo nella zona avanti e Alex esplora la zona a nord del guado e trova una traccia nel bosco fattibile.Richiamato Smontic che era sceso per un lungo pezzo senza trovare alcuna possibilità, ci dirigiamo verso il punto indicato da Alex.Tutti in fila ordinatamente, seguendo una esile traccia in un bosco basso e con sottobosco fitto, usciamo in ampio prato seguiamo una traccia del trattore, indi una strada campestre che finisce nel bosco , attraversiamo un campo colitivato, perpendicolare all'aratura, tutto a sobbalzi e troviamo una traccia di strada campestre che ziz-zaga in un bosco rado con un folto sottobosco, costeggia prati e vigneti, attraversa un paio di ruscelli, sottopassa la ferrovia per poi diventare una strada bianca abbastanza ampia che ti riporta sulla strada principale.se ne percorre un breve tratto, poi ci si ributta nuovamente su strada bianca per arrivare poi a fare un nuovo guado sul Orcia, attraversato da tutti senza bagni fuori programma.
Si prosegue poi sulle strade provinciali secondarie toscane con brevi tratti asfaltati bei tratti abitati, talvota si devia su strade poderali con tracce di trattori che creano profondi solchi, poi si riprende strade secondarie e ci si dirige verso S.Fiora, meta del posto di ristoro, percorrendo una bella stradina contornata da rari cipressi che ti permettono di vedere il panorama sulla piana sottostante.Parcheggiate le moto, si risale a piedi verso la piazza del paese, trovato il bar ci rinfocilliamo a base di pane, prosciutto, formaggio, bibite, birra, vino e soprattutto un attimo di relax e commenti ironici sull'avventura appena passata.
La sosta non può prolungarsi molto, bisogna ripartire perché siamo a metà della tappa odierna!Ridiscendiamo, prendiamo le nostre cavalcature, si percorre a ritroso parte della strada dell'andata per ributtarci subito sulle colline con direzione Orvieto.Si prosegue per un tratto di Cassaia, quando la strada è interrotta per lavori e ti indica la deviazione, questo per i normali, non certo per il Stepsover Meeting Team, traccia in mezzo al bosco, un paio di facili guadi e ci rimettiamo di nuovo in strada, poi subito per strade bianche sino ad arrivare alla meta dell'agriturismo di fine tappa.Dopo tanta polvere ed fanghi, bagni, finalmente un po' di verde.Sistematicisi nei vari alloggi, doccie rinfrescanti, vestizioni in abiti civili, un po' di relax, e Alex Supertramp organizza una seduta di streching per rilassare i muscoli.Ancora momenti di relax, ma si sta avvicinando l'ora della cena!FAME!!! FAME!!! FAME!!! è l'urlo che eccheggia nel gruppo, e come lupi famelici dell'Appennino ci fiondiamo al ristorante.Mangiare, bere anche abbondantemente, bisogna recuperare le energie, racconti ed impressioni della prima giornata, poi ormai da tempo è buio e semibarcollanti ci si avvia verso il riposo.Domani ci attende un'altra tappa, saremo nel centro dell'Italia e chissà che cosa ci aspetterà!Intanto dormiamoci sopra, domani vedremo.