Un articolo di Galli sul giornale della CEI si scaglia contro la BBC e quanti diffondono il documentario sui delitti dei preti pedofili coperti dal Vaticano.Secondo il documentario il Crimen sollicitationis impone la massima riservatezza (leggi omertà) quando si verificano gravi delitti come lo stupro e le molestie ai bambini da parte degli ecclesiastici, pena la scomunica.Galli replica che invece il crimen prevede la scomunica per chi nasconde i reati al paragrafo 15. Niente di più falso: quel paragrafo impone la denuncia dei fatti davanti alle autorità ecclesiastiche, senza prevedere pene particolari. Il paragrafo 11 dichiara il segreto pontificio sui gravi delitti riportati alle autorità ecclesiastiche. Significa che non una parola deve trapelare.In appendice al Crimen, si legge il giuramento che sono tenute a fare le persone a conscenza dei fatti. In breve, giurano di non proferire parola, consapevoli che se rompono il giuramento sono scomunicati e dannati per l'eternità.Un'accusa rivolta agli autori del documentario è stata la confusione fatta sul coinvolgimento di Ratzinger nella faccenda. Il crimen risale al 1961/62, quindi non può esserne responsabile. Tuttavia competeva a lui far rispettare quanto stabilito nel crimen quando lavorava alla congregazione della santa sede (leggi sant'uffizio). Il prof. Ratzinger ha fatto di più, diffondendo una lettera in cui ribadiva quanto stabilito nel documento del 1962 (aggiornarlo e adeguarlo a un mondo più equo e civile non era nei suoi piani), entrando nel dettaglio.Il miglior lumicino per vincere le tenebre della religione dogmatica e dell'oppressione clericale è leggere con i propri occhi e la propria ragione il documento.http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315 Il video più visto dell'ultima settimana su internet (perché un documentario sul vaticano che non esalti i miracoli di Padre Pio deve diventare un "caso" su internet prima di penetrare la censura italiana)http://www.usao.edu/~facshaferi/secretarium/crimensollicitationis01.htm il crimen in inglesehttp://www.bishop-accountability.org/resources/resource-files/churchdocs/EpistulaEnglish.htm la lettera del prefetto Ratzinger in inglesehttp://www.cbsnews.com/htdocs/pdf/crimenlatinfull.pdf il crimen in latinohttp://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=202 la lettera in italianohttp://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20010518_epistula_graviora%20delicta_lt.html la lettera in latinops: un'altra cosa curiosa: Galli cita la CEI inglese a sostegno delle sue tesi. Secondo la CEI il documentario è una diffamazione ai danni del vaticano. Beh... se i vescovi inglesi testimoniano a favore di sé stessi, sono senz'altro credibili, imparziali e non possono che aver ragione!
Gli errori in cattiva fede di Avvenire
Un articolo di Galli sul giornale della CEI si scaglia contro la BBC e quanti diffondono il documentario sui delitti dei preti pedofili coperti dal Vaticano.Secondo il documentario il Crimen sollicitationis impone la massima riservatezza (leggi omertà) quando si verificano gravi delitti come lo stupro e le molestie ai bambini da parte degli ecclesiastici, pena la scomunica.Galli replica che invece il crimen prevede la scomunica per chi nasconde i reati al paragrafo 15. Niente di più falso: quel paragrafo impone la denuncia dei fatti davanti alle autorità ecclesiastiche, senza prevedere pene particolari. Il paragrafo 11 dichiara il segreto pontificio sui gravi delitti riportati alle autorità ecclesiastiche. Significa che non una parola deve trapelare.In appendice al Crimen, si legge il giuramento che sono tenute a fare le persone a conscenza dei fatti. In breve, giurano di non proferire parola, consapevoli che se rompono il giuramento sono scomunicati e dannati per l'eternità.Un'accusa rivolta agli autori del documentario è stata la confusione fatta sul coinvolgimento di Ratzinger nella faccenda. Il crimen risale al 1961/62, quindi non può esserne responsabile. Tuttavia competeva a lui far rispettare quanto stabilito nel crimen quando lavorava alla congregazione della santa sede (leggi sant'uffizio). Il prof. Ratzinger ha fatto di più, diffondendo una lettera in cui ribadiva quanto stabilito nel documento del 1962 (aggiornarlo e adeguarlo a un mondo più equo e civile non era nei suoi piani), entrando nel dettaglio.Il miglior lumicino per vincere le tenebre della religione dogmatica e dell'oppressione clericale è leggere con i propri occhi e la propria ragione il documento.http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315 Il video più visto dell'ultima settimana su internet (perché un documentario sul vaticano che non esalti i miracoli di Padre Pio deve diventare un "caso" su internet prima di penetrare la censura italiana)http://www.usao.edu/~facshaferi/secretarium/crimensollicitationis01.htm il crimen in inglesehttp://www.bishop-accountability.org/resources/resource-files/churchdocs/EpistulaEnglish.htm la lettera del prefetto Ratzinger in inglesehttp://www.cbsnews.com/htdocs/pdf/crimenlatinfull.pdf il crimen in latinohttp://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=202 la lettera in italianohttp://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20010518_epistula_graviora%20delicta_lt.html la lettera in latinops: un'altra cosa curiosa: Galli cita la CEI inglese a sostegno delle sue tesi. Secondo la CEI il documentario è una diffamazione ai danni del vaticano. Beh... se i vescovi inglesi testimoniano a favore di sé stessi, sono senz'altro credibili, imparziali e non possono che aver ragione!