Un blog creato da Lotdox il 08/08/2009

Non pensare ...

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LA CONOSCENZA È POTERE?

Post n°13 pubblicato il 19 Agosto 2012 da Lotdox

Molti mi chiedono perché il mio blog non è aggiornato da molto tempo, la risposta tipica è che mi mancano la voglia ed il tempo, ma la verità è una sola: dire che i pensieri che avrei voglia di mettere per iscritto sono piuttosto cattivelli è un eufemismo.

Per cui avviso subito che in questo post userò qualche parolaccia!

L'ultimo episodio che mi è capitato è quello di aver portato a riparare un prodotto in garanzia.

Mi sembra che la legge stabilisca che il prodotto debba essere restituito al consumatore entro "un periodo ragionevole", ma non quantifica tale periodo... (in Italia esistono sia libertà di parola che di pensiero, con un'unica differenza: il pensiero non può essere oggetto di querele, per cui pensate voi a quanto siano valide certe regole)

L'unica "arma di difesa" che ha il consumatore è quella di poter restituire il prodotto se non rispetta le caratteristiche enunciate all'atto della vendita.

Anche qui il discorso sarebbe troppo lungo perché alcuni negozianti hanno del personale di tutto rispetto che non si sa come trova il tempo di leggersi tutti i manuali, altri invece non "sono autorizzati" ad aprire al confezione... ma come caspita la provo ad esempio la sensibilità del touch screen?

Detto questo torniamo al fatto che come mi è capitato, un paio di mesi (35 gg lavorativi per l'esattezza) mi sembrano esagerati per restituirmi una macchina fotografica comprata appena un paio di mesi prima alla quale si è guastato il flash.

La sfiga vede nel buio: il 35° giorno sarebbe scattato giusto dopo la mia partenza programmata per le vacanze... e pensare che una macchina fotografica la si acquista per utilizzarla principalmente in ferie...

Puntualmente mi è stato restituito un modello con caratteristiche superiori (se fossi maligno potrei anche pensare che il guasto sia tipico del modello che avevo acquistato e che dopo aver fracassato i marons per un'intera settimana non abbiano voluto rischiare. Solo che il modello superiore/caxxo non aveva le caratteristiche per le qual io avevo scleto il modello inferiore/mi*k*a.

Ho risolto facendomi ridare i soldi dopo aver riminacciato il direttore (anche lui incolpevole e persona squisita ma purtroppo vittima come noi di questo sistema di melma)

Gli ho fatto notare che come importante catena di centri commerciali potrebbero esercitare enormi pressioni sui laboratori di riparazione e sui fornitori, ma il problema sta da un'altra parte: i centri di riparazione non sono in Italia.

Perché caxxo non sono in Italia?

Penso per almeno un paio di motivi: il primo è la solita troi**a di contenere i costi...vabbé allora sarà in qualche paese dell'est Europa, vero?

No caxxo, sbagliato, alcuni sì, ma altri sono in Germania, Olanda etc...fancul !

Quindi qui si sta perdendo la specializzazione...caxxo!

Non si tengono qui i centri anche perché in Italia il costo del lavoro è esagerato (leggasi troppe tasse) e se uno non fa il proprio dovere a volte è impossibile stimolarlo....

L'alternativa è puntare su contratti a tempo determinato che però non risolvono la situazione, dato che creano un giro perverso di "turn over" (leggasi porto di mare) che di fatto impedisce la specializzazione della singola persona e quindi il mantenimento del know-how (conoscenza che può essere monetizzata).

Nessuno si è mai chiesto perché le tasse sono così elevate? A parte l'evasione fiscale, ovvio, esiste un'altra categoria di parassiti: tutti quei lavoratori dipendenti che non fanno un caxxo e che grazie a pom**ni fatti con dovizia ai loro protettori hanno un impiego del genere ai quali auguro una morte lenta e atroce.

Detto questo, per risolvere il problema e nello stesso tempo creare lavoro, non sarebbe opportuna una leggina che obblighi qualsiasi produttore intenzionato a vendere in Italia a mantenere un centro di riparazione sul territorio nazionale?

Chi dovrebbe farsi carico di portare avanti il progetto insieme ai governanti?

Magari le associazioni di consumatori che vediamo spesso in televisione?

A proposito, un uccellino mi ha detto che le banche sono state obbligate ad inviare a casa l'estratto conto (chiaramente con costi fissi di spedizione che gravano sul correntista) proprio dalle associazioni di consumatori. Sapete dirmi se è vero?

 

P.S.: Se andate a reclamare dal direttore, la prima frase che vi dice è qualcosa del tipo: -ha fatto bene a dirmelo-

Provate e ricordatevi: informatevi sempre sui vostri diritti perché la conoscenza è un vantaggio!

 

Sfigatamente Vostro Lotdox

 

 

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