MENTE E CUORE

LA MIA SOLITUDINE


Non c'č nessunoche vedo e mi vedenel vuoto totale disarmonia della folla che mi include passivoDistinguo facce a decinecentinaia migliaiavoci confuse rumori ortodossicomuni paroledi straordinaria intensitāche tuttaviaa menon dicono nulla"Amico" mi chiama una voce"amico"mi sento chiamarema non sono amicose non sono pių amoree non sono amorese non sono pių nemmeno il tuo amicoCosėsbalordito mi muovocome sospesoe gli spintoni mi frastornanoe le gomitatemi torturanoPoi ramarro assonnatoche osserva le ingorde zanzaree le ingenue formichemi nutro del loro passaggioincurante del sole che assorbela mia desolata stanchezza di questo essere solosoltantoperduto e dispersonel mare del sabato seraora che non temo pių nulla.