Mens Insana

16 Ottobre, ovvero come parlare di una data


Ti svegli ed è il 16 Ottobre. Hai la sensazione che ti abbiamo fregato.16 Ottobre. Otto Sedici, il doppio... ma anche qui ti senti fregato, Ottobre è il decimo mese.Non te l'aspettavi. Questa data ti rimbalza per la mente.Hai superato metà mese, il 16 porta con sè quell'idea di tempo che fugge, hai appena superato quella cima che sembrava inarrivabile, ma ora stai scendendo velocemente dall'altra parte. Pensi ai prossimi giorni, vuoi sentirli, gustarli, farli tuoi, sono ancora 14/15 giorni di un mese che è pur sempre tuo! Eppure non ti accorgi, la prossima volta che inizi a pensare al tempo il calendario segnerà un 1, semplice, chiaro, inderogabile, cambiato mese, girato pagina, tutta un'altra storia.Ottobre poi, sa di autunno, quell'autunno appena iniziato, con ancora l'inverno lontano, con ancora qualche promessa di giornate serene, le foglie che iniziano a prendere i colori dell'oro e del rame, i primi sentori fievoli del Natale e del nuovo anno, ma fievoli, come una lieve sinfonia di sottofondo. Ottobre mese di routine, senza feste, senza interruzioni, è il mese dell'ordinarietà, del normale vivere quitidiano. I giorni si succedono uguali nella rassicurante ripetizione dei riti quitidiani, è un mese che passa inosservato, è l'amico riservato con cui ti siedi tranquillo a parlare, con cui guardi le stelle in silenzio, con cui condividi l'unica birra della sera, con cui discuti in toni sommessi per non rovinare la magia dell'incontro. Ottobre mese dove inizia a far capolino l'idea di tirare le somme, vedere cosa si è fatto, cosa c'è da fare, c'è ancora un po' di tempo, qualcosina si può fare ancora. Come prima di partire per un lungo viaggio, le valigie sono pronte, ma manca più di un'ora e così ti guardi intorno. Ci sarebbero quelle 2-3 cose da sistemare, quella porta che cigola da una settimana, sarebbe un attimo, l'olio è lì a portata di mano, c'è la Tv accesa che ti distrae e riempie con delle inascoltate voci il silenzio della casa (che è sempre silenziosa prima di partire), ah ci sarebbe da chiamare la Zia che compie gli anni fra due giorni, o il tecnico per quel rubinetto che non funziona bene, devi ricordartelo.Ti svegli ed è il 16 Ottobre, un giorno che sa di fregatura, di tempo ormai perso, di esigue possibilità di rimedio, di discesa. Eppure in questo giorno ci sono persone che sorridono. Fortunati, che il sorriso lo usano poco, ma lo tengono di scorta, sempre pronto nel cuore, per tirarlo fuori quando gli altri ne hanno bisogno. A voi che rendete sopportabile il 16 Ottobre.La prossima volta forse vi parlerò del 3 Aprile, o magari delle 16.40.Scalda