Mens Insana

Timore e Paura


Scrive Antonio Manciolino, bolognese, nella sua Opera Nova:Timore si fa al nemico tirandoli colpi da mezzo in su, che da mezzo in giù, perchè li occhi et conseguentemente il core de li non molto valorosi si lasciano di abbagliagine vincere. Si deve esser occhiuto che’l nemico non habbi pontino di vantaggio ne l’armi: o in altra cosa, perciò che quello li potrebbe dar vittoria.Non deve mai scoprire uno la sua fantasia de li colpi a l’altro: ma ben intender quella del aversario. Il perchè contrastando di piano animo deve far buoni li altri disegni: ma conducendosi al gioco ove ha l’honore: ivi è cosa lodevole mostrar la sua fantasia al opposito.Quante volte abbiamo paura di cose che abbagliano? che facciamo così grandi eppure in fin fine si riducono a poco.Già il Manciolino nel 1531 nel suo trattato di scherma (o meglio di combattimento visto che spazia in tutte le armi, non solo la spada) insegna ai suoi allievi come sfruttare la paura innata dell'uomo: un colpo vicino agli occhi incute molto più timore che un colpo portato al ventre o alle gambe. E ancora consiglia di portare il gioco sul terreno dove siamo più avvantaggiati, quante volte anche a scuola durante le interrogazioni si cerca di portare il discorso sulle cose che si sanno cercando di evitare le trappole che ci portano verso argomenti sconosciuti?Dunque cerchiamo vivere conducendosi al gioco ove ha l’honore: ivi è cosa lodevole mostrar la sua fantasia al opposito. E per il resto cerchiamo di imparare quello che ci difetta, prima che qualcuno se ne accorga!Insomma detto a parole è fantastico! Metterlo in pratica forse un po' meno...