Mens Insana

Ricordi


Glielo avevano detto che non era facile, aveva sempre creduto che fosse difficile trovare la strada, ma tutti gliela sapevano indicare e molti erano anche i segnali lungo la via. Insomma non si poteva sbagliare. Capì subito dov'era il difficile, era fare i conti con il passato. Stese la sua coperta e passò al vaglio tutta la sua dolorosa esistenza, ogni frammento della sua vita che tornava alla memoria, ogni momento che riusciva a ricordare. Quasi tutti erano dolorosi, pieni di rimorsi e di risentimenti. Li mise in fila uno dopo l'altro. Li riguardò uno a uno, li assaporò, li vagliò come perle. Tanta strada per quel momento e ora non ne era più sicuro. Ma l'indecisione durò un'attimo, si diede dello stupido e senza un'occhiata si voltò e se ne andò. Lasciò indietro la sua vita e quello che uscì era un uomo nuovo, senza passato, si sentiva felice, libero, non sapeva chi era, ma non gliene importava.E prima o poi tornavano tutti. Rientravano mogi, giravano fra le coperte impolverate, gingillavano con i ricordi, indecisi su quale vita riprendere, su dove ricominciare, tutti sembrano così miseri, ma così necessari.I pochi che non tornavano tristi erano i folli, così pieni di vita che una sola esistenza non bastava, erano i pochi che tornavano più volte e senza aver mai portato via nulla...Ringrazio una cara amica che ha ispirato questo racconto ieri sera verso le una di notte con una sua canzone. Davanti ad un mix di Celtic Irish e Cioccolata calda alla nocciola. un bacio Vero!