Mens Insana

Icaro


Ho messo le ali in tasca, stringo i pugni e guardo basso. La grigia strada mi ricambia, mi osserva con noncuranza, come se non ci fossi, non gliene frega niente. Non ci sto, la osservo con occhi cupi, dev'essere lei a distogliere lo sguardo per prima! Non ce la faccio, distolgo io, lo fisso su un piccolo ciuffo d'erba che tende al cielo i suoi fili. Ormai il verde č solo un ricordo, la polvere grigia lo copre quasi interamente. Cosė mi metto al suo livello e inizio a prenderlo in giro. Lo canzono per la sua voglia di altezze, per la sua ricerca del cielo, mentre č li basso, tutto impolverato. Dovrebbe accontantarsi, di quel piccolo angolino senza pensare all'impossibile. Ma lui non mi ascolta, anzi, tende ancora di pių i suoi fili verso cielo, lo insulto e me ne vado. Sulla schiena ho la fastidiosa impressione di una linguaccia verde