Gioiosa_mente

Cose che per me vanno riviste (lorelai)


- in grassetto ho messo le 2 parti in cui si descrive Marghe: secondo me sono troppo ridondanti; - ho sottolineato le parti che ho ritenuto di modificare (sempre se vanno bene per voi); - domanda: il giallo finisce con "Come l’altro giorno, quando aveva  ritirato lui gli acquisti di  Margherita. Si era accorto che la merce non era di primissima qualità, ma non aveva detto nulla e l’aveva coperta. Era sempre talmente di corsa… e poi in fondo gli stava simpatica. Non ne era innamorato, ma  le voleva bene come si vuole ad una cara amica" Il ristorante aveva una clientela selezionata...  un forte senso di frustrazione. Quella mattina Margherita, la responsabile degli acquisti, era arrivata in cucina, come al solito, per discutere con Noemi e Paolo dei rifornimenti necessari. Era una donna ancora bella, anche se la sua bellezza un tempo radiosa, ora era annebbiata dalle difficoltà della vita. L'ovale quasi perfetto e i riccioli un po' ribelli riuscivano ad addolcire dei lineamenti un tempo solo forti, ora induriti dalle battaglie quotidiane: le frequenti umiliazioni di Amedeo al ristorante, le snervanti trattative con i fornitori, spesso arroganti ed insolenti nei confronti di una donna, i problemi in famiglia. Negli occhi le si leggeva comunque determinazione e forza, non si sarebbe mai arresa davanti ad un ostacolo (EFFETTIVAMENTE LA DESCRIZIONE DI APRILE E’ + SCORREVOLE) Come tutte le mattine Marcello e Hiro, i due camerieri, preparavano la sala da pranzo. Ormai lavoravano per Amedeo da svariati anni: lo avevano seguito dopo l’esperienza, non andata a buon fine, di un locale notturno gestito dal padrone del ristorante anni prima....    Poi c’era Agata.....una vita normale.    E Margherita..eternamente divisa fra il marito, la famiglia ed il lavoro al ristorante.   Aveva sposato un uomo molto più vecchio di lei (a cui aveva dato gli anni migliori della sua vita), e nonostante questo tutto il peso della famiglia gravava sulle sue spalle. Tuttavia era una donna ancora innamorata della vita, a cui piaceva viaggiare, conoscere persone nuove, coltivare i suoi piccoli hobbies… il lavoro al ristorante era un buon mezzo per raggiungere i suoi scopi. Aveva buone relazioni con i colleghi al ristorante, e spesso si tratteneva per lunghe chiacchierate con Noemi, Laura e Paolo, a cui piaceva carpire i segreti della cucina. Anche con Daniele aveva un buon rapporto, e le discussioni sugli accostamenti dei vini occupavano molte delle loro serate.     “Le avevo detto di essere celiaco, come posso mangiare la zuppa di pasta che mi avete portato? Mi ero così tanto raccomandato con quel giapponese!” si lamentava l’uomo coi baffi seduto all’angolo... Nessuna reazione visibile in Marta... “Vai in sala e continua a lavorare!” gli urlò in un orecchio Amedeo, accorso subito dopo lo schiaffo.