trovare l'ispirazione,quel senso di assoluto che mi attanaglia.che comprime tutto l'essere in un solo pensiero maledetto,in cui tutto scivola,in cui tutto converge in cui tutto sembra avere un senso e nulla č in bilico...mi sento me stesso solo quando prendo la penna in mano,mi sento vivo solo quando riesco a esprimere quel nulla che sono,quel vuoto che č eco dentro di me...fuggo per gran parte della mia vita,delle giornate dal fottuto demone ispiratore,traviatore, possessore di ogni remota paura e fugace tentazione...fuggo...corro...cerco di sopravvivere come ogniuno di voi...ma alla sera...proprio infondo alle giornate..alla fine di una corsa...dopo l'ultimo mese,l'ultima lotta..l'ennesima fuga...alla prima sosta per rifiatare,la pausa per non morire lo trovo li ad aspettarmi...tranquillo,sicuro di se..pių forte che mai..ed io...come sempre...debole pių del mio ultimo alito...col poco fiato che mi resta,mi siedo accanto a lui e gli cedo le mie mani,i miei occhi,il mio inutile tutto per permettergli di riempire uno stupido,eterno,imprescindibile pezzo di carta bianco.L'HORLAMAUPASSANTDONATO ANDREA FAMBRINI
02 settembre 2008...00:32
trovare l'ispirazione,quel senso di assoluto che mi attanaglia.che comprime tutto l'essere in un solo pensiero maledetto,in cui tutto scivola,in cui tutto converge in cui tutto sembra avere un senso e nulla č in bilico...mi sento me stesso solo quando prendo la penna in mano,mi sento vivo solo quando riesco a esprimere quel nulla che sono,quel vuoto che č eco dentro di me...fuggo per gran parte della mia vita,delle giornate dal fottuto demone ispiratore,traviatore, possessore di ogni remota paura e fugace tentazione...fuggo...corro...cerco di sopravvivere come ogniuno di voi...ma alla sera...proprio infondo alle giornate..alla fine di una corsa...dopo l'ultimo mese,l'ultima lotta..l'ennesima fuga...alla prima sosta per rifiatare,la pausa per non morire lo trovo li ad aspettarmi...tranquillo,sicuro di se..pių forte che mai..ed io...come sempre...debole pių del mio ultimo alito...col poco fiato che mi resta,mi siedo accanto a lui e gli cedo le mie mani,i miei occhi,il mio inutile tutto per permettergli di riempire uno stupido,eterno,imprescindibile pezzo di carta bianco.L'HORLAMAUPASSANTDONATO ANDREA FAMBRINI