finestra sul mondo

la puzza e gli eroi


Sembra che puzza ed eroi non ci azzecchino molto come accostamenti. A meno che l'eroe non si lavi da parecchio tempo.
 Ed, invece, questa mattina li ho associati. Anni fa fui ospite di un parente. A fine pranzo ci offrì una prelibatezza, almeno per me, mandorle tostate. Riempì quasi la tavola.... pensai ad una bella scorpacciata!!!! ma dopo aver messo in bocca la prima mi resi conto che sapevano di.....muffa, di stantio. Vedevo gli altri commensali mangiarli tranquillamente senza battere ciglio, senza disgusto, come se non avvertissero il forte odore che avvertivo io. A malapena riuscii a mangiarne un paio. Dovetti desistere per non vomitare tutto il pranzo. Qualche giorno fa il consorte entra in casa e mi fa: "Mah! non senti questo cattivo odore di pomodori marci?!!" NO, in effetti non lo sentivo. Ma guardando tra i pomodori che avevo sul ripiano ne trovo alcuni che sembravano sani ed invece stavano marcendo. Il mio olfatto si era abituato all'odore tanto da non riuscire ad avvertirlo. Madre Natura è previdente
 se al primo allarme non riesci a sottrarti all'odore allora te lo rende accettabile impedendoti di continuare a sentirlo. Anche questo è un metodo per sopravvivere. E l'eroe che ci azzecca?!
 Beh! siamo sinceri sinceri sino in fondo. Come si fa a sostenere e imbrodare un tizio http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110917_125205.shtml così?! Può esservi una sola ragione oltre allo stato mentale affetto da demenza precoce, quella che si desidera di emularlo. Ecco l'eroe di molti maschietti. Un idolo, un ideale, un eroe, un simbolo di ciò che il maschio latino desidera. Nulla da eccepire riguardo al sesso che è una cosa stupenda, ma la mercificazione che se ne fa la dice lunga sulla evoluzione di codesti maschietti. Ma non è eroe solo per i maschi, anche per le donne. Sono tante che vorrebbero essere sue escort e magari poi dopo fare.....carriera. La puzza si sente per un po', dopo non la si sente più e si crede che sia scomparsa. Quando al mattino metto il mio profumo preferito me ne inebrio perché so che dopo non potrò più sentirlo, lo avvertiranno gli altri ma non le mie narici. Saprò di averlo ma non potrò averne il controllo. Così sono le nostre azioni. Se ti rendi conto che è buona, lo saprai la prima volta, le prime volte poi non te ne accorgerai più perché diventerà parte di te. Potranno essere gli altri, a volte, a fartelo osservare e tu, tu ti stupirai
. Quando sali sul volo Roma-Parigi non ti chiedi  più, durante il volo, dove sta andando l'aereo. Questo avviene anche per le azioni non buone. Ci si abitua. L'assuefazione del tabagista, del tossico quasi impedisce di confrontarsi con le  azioni, diventate parte integrante del comportamento. Ecco perché prestare attenzione ad ogni nostro pensiero, azione, desiderio può fare la differenza.
Se dici una bugia ti sentirai a disagio la prima volta ed anche la seconda ma poi diventerà tanto semplice che non ci farai più caso, non ti sentirai più in disarmonia con te stesso. Così è la natura umana. Niente da eccepire. Però se conosci come si muove un cavallo e come si muove un cammello saprai montare entrambi senza lasciarti disarcionare. Io non sono per il puritanesimo, per la perfezione, per il buonismo, per tutto quello che si usa chiamare "bene". Non possiamo essere sempre buoni, onesti, perfetti. Ma nel momento in cui agiamo dobbiamo solo conservare la consapevolezza di noi stessi. Mi ero ripromessa di non dire nessuna bugia, neppure a fin di bene. Poi mi sono ritrovata a dirne una piccola piccola che era solo per non far sentire a disagio l'altra persona. Non si poteva neppure definire veniale. Era una semi bugia, un nonnulla vista con altri occhi. Ma per me restava non aver detto per intero la verità. Volevo sentirmi pentita, volevo non averlo fatto. Ed invece ho accettato con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che nuoceva più a me che all'altro. Me la sono goduta. Mi sono presa tutta l'esperienza e non l'ho rifiutata. Questo non vuol dire che dirò bugie e neppure che dirò sempre la verità. Ma semplicemente sarò presente a quello che farò. Ci si allena, non si inventa, non c'è magia, ma solo e semplice allenamento a fare ciò che si vuole. Come l'atleta che corre i 100 metri ci mette una vita per quei pochi secondi. Non so quale sia la mia meta, di certo è quella che costruisco giorno dopo giorno. Non importa ciò che faccio o non faccio purché io riesca a sentirne il profumo o la puzza.