finestra sul mondo

dei santi e di Gesù


Cosa abbiamo fatto di Gesù e dei Santi?!
 Li abbiamo messi su di un altare e resi impotenti. Il vincitore che sale sul podio è solo. Tutti applaudono ma il podio è lontano da chi applaude. Non è più uno di noi, è uno che si è sollevato e staccato dalla "massa", divenendo irraggiungibile. Paradossalmente tendiamo a isolare e riporre lontano dalla nostra portata anche i "mostri assassini", i folli. Messi lontano, isolati, non corriamo il rischio di dover vedere "loro", santi e demoni, dentro di noi. Tenendoli a distanza, i Grandi Esseri Spirituali su un altare e i demoni catalogati sotto "psicopatici", ci sentiamo al sicuro. Nessuna minaccia viene a turbare il nostro gioco quotidiano. Gesù non intendeva salire su di un altare. Non voleva creare alcuna religione. Spingeva a divenire tutti come Lui, non servi fedeli ed ubbidienti. Quando il cristiano si impone di seguire le orme di Gesù sta creando un fantoccio. Nessuno può seguire nessuno, a meno che si trasformi in  un burattino, un soldatino ammaestrato che non pensa, non ragiona, non fa altro che obbedire agli ordini. Per rendere il passaggio di Gesù valido, su questa terra, occorre avere una meta soltanto: divenire come Lui. Se siamo tutti Figli di Dio, tutti particelle provenienti da un Unico allora non dobbiamo imitare nessuno, dobbiamo divenire ciò che siamo. Coloro che si sono spinti a divenire Figli di Dio sono sempre stati visti con sospetto, denigrati, umiliati, combattuti. Salvo, poi, una volta morti, a riporli, in simulacri di gesso o bei dipinti, su di un altare. L'altare è lontano, l'altare non è per noi. Non è alla nostra portata. E' irraggiungibile. Nessun santo intendeva finire lì o nella nicchia di una cattedrale. Nessuno. Se davvero di santo si trattava, se davvero era riuscito a realizzarsi, non poteva che rifiutare, aborrire qualsiasi altare. Ma la chiesa li teme, la gente li teme. Se entri nella consapevolezza non sei più in grado di giocare. Il gioco non ha più lo stesso gusto, è meno intrigante, non è più accattivante. Pregano, i fedeli pregano. Hanno paura. Temono il loro gioco, temono ciò che creano. Temono ciò che intendono sperimentare. E arrivano persino a mercanteggiare, a offrire qualcosa in cambio di ciò che credono di volere. Forse mi sto sbagliando ma è solo quel che vedo. Mi sono fermata anch'io, un tempo, davanti ad una statua a pregare ma ora mi rendo conto che lo facevo perché credevo fosse il modo giusto di fare, visto che lo facevano quasi tutti. Solo moltissimo tempo dopo ho compreso che la preghiera vera è altro. L'incontro con la Spiritualità avviene in altro modo. E non è quel che mi è stato insegnato. E' immensamente più potente, più grande, più bello. E' l'Amore, è la Ricerca, è la Richiesta, è Trovare.