finestra sul mondo

oggettivamente siamo in grado di vedere la realtà?


Dopo aver letto questo articolo Ebola, Europa e Usa in allerta. Gli inglesi: attenti ai sintomi. Nel ...mi sono chiesta se siamo in grado di vedere la realtà per quella che è. I nostri avi non avevano bisogno di "previsioni meteo" per sapere il tempo del giorno dopo.Crediamo di esserci evoluti, ed invece stiamo perdendo tutte le conquiste di miliardi di vite prima di noi.E mentre i nostri politici si accapigliano, gridano, si lamentano, combattono per il Grande Nulla, per il Fumo negli occhi agli affamati e l'Arrosto agli obesi satolli fino a scoppiare (ma non scoppiano mai
) noi siamo qui a domandarci se non c'è qualcosina di sbagliato.
C'è una realtà oggettiva a cui tendere o è solo la nostra interpretazione dei fatti, il nostro creare i fatti ad essere la realtà?!!Molti auspicano una tabula rasa, ritenendo il solo modo per venir fuori da questo "campo di prigionia". A volte anch'io.Quando un politico smentisce vuol dire che la verità è uscita fuori. Se Ebola può resistere nel corpo umano fino a 21 giorni prima di manifestarsi  è pronta a dare una mano al Pianeta.Un tempo peste e colera, le epidemie avevano il compito di controllare gli "assembramenti" umani. Controllavano la crescita della popolazione umana.I milioni di individui ammonticchiati nelle città sono innaturali. Simili  a mandrie in un recinto. Facile preda.Sembra tutto così ineluttabile, impossibile da modificare. Come se non dipendesse più dalla volontà dell'uomo ma da una forza esterna che lo domina. 
Ho letto che i pensieri cattivi, le forze negative uscendo da noi, prendono una loro "densità", una loro forma indipendente che vaga per l'etere in cerca di aggregazioni che la rendano più potente. Oggi, questo cosa sembra più reale di quanto si possa immaginare.Dov'è l'uomo artefice del proprio cammino?!L'uomo che pensa con la propria testa?!Che vive per ricercare il proprio benessere come un qualsiasi altro animale su questo pianeta?!E' diventato o siamo diventati tutti marionette nelle mani di un burattinaio invisibile. I nostri piedi non toccano più terra, incapaci di elevarci. Sospesi come un pollo per essere macellato.Lo so che sembro folle, e a volte mi sento proprio tale.Mi sento una pazza che ritiene possibile un grande cambiamento in positivo. Mentre tutto il mondo istericamente o come sonnambulo prepara la propria distruzione globale.Non è l'epoca in cui si possono far ricadere le colpe su Tizio o su Caio. Perché entrambi hanno trasformato mente e cuore in un ammasso di cellule che non sono più in grado di lavorare per l'intero corpo.Sono davvero pochi quelli che riescono a comprendere che ciò che avviene in Alaska, in Giappone, in California ci riguarda direttamente o lo farà più in là.
Lo Yaght di Steve Jobs ha attraccato in una città vicino alla mia. Leggendo di lui su internet lo percepivo come....ai confini della galassia. Appartenente ad un altro mondo.Ed invece la sua "barchetta" è pochi chilometri lontana da me. Sono stata persino tentata di andarlo a vedere, ma l'ho trovata una curiosità infantile.Le radiazioni di Fukushima arriveranno da noi. Le isole di plastica negli oceani determineranno ben presto quel che mangeremo in futuro. Il Pianeta è diventato troppo piccolo per i miliardi di umani. Ma gli umani sono ormai condannati da un virus che chiamerei "torre di Babele" dove la comunicazione ha infiniti mezzi ma non la comprensione. Dove gli stessi individui non sanno più comunicare con se stessi. Ed è il caos allo stato brado.A volte mi chiedo che senso ha che io continui a scrivere di questo. Mi sento come un chihuahua in un canile di mastini e pastori 
Ma i chihuahua sono tremendi, e non si arrendono mai.Non so se la realtà è quella che vedo o sto solo interpretando, soggettivamente, ciò che è. Ma se sono attrice nel film della mia vita, continuerò seguendo la trama di quel copione che mi è stato dato al momento del mio primo respiro. 
Perché ciascuno ha il diritto dovere di girare le scene ed interpretare il ruolo che gli è stato dato nel modo migliore possibile.