finestra sul mondo

il tempo non è uguale per chi vive nella vita del presente


E così, di colpo, mi accorgo che è passato quasi un mese dall'ultimo post. Un lampo. Mi è parso solo un lampo. Sarà la vecchiaia? non lo so. Ma quando entri nel mondo della fantasia rischi di rimanere intrappolata. Scherzo! Ma non troppo.In un mese ho scritto e pubblicato un racconto un po' futuristico e un po' attuale. E mi ci sono ficcata dentro, anima e corpo si direbbe in altri tempi. L'ho vissuto come presente, come parte di un mondo parallelo.Ancora mi interrogo se ci sono libri scritti senza alcun narratore. Tutti in discorso diretto. Una volta ho letto che era lo scrivere più difficile. Non lo so. Per me è quello che mi viene più facile. Scrivo del presente, perché vivo nel presente della mia immaginazione.Prima di scrivere questo racconto avevo trovato una esperta di scrittori in erba che poneva tre domande alle quali rispondere.Perché scrivo? la mia risposta è stata:perché io sono scrittura, per portare fuori di me quello che ho dentro, e vedermi.Che cosa voglio dire?risposta: trasmettere la mia conoscenza, le mie emozioni.A chi mi sto rivolgendo, per chi sto scrivendo?E qui la risposta mi è sembrata piuttosto azzardata: A chi vuole risvegliarsi.Sto vivendo me stessa. Tutto qui. E il tempo oggi mi sembra sempre troppo poco. Da pensionata dovevo annoiarmi, ma invece non ho più tempo. Non mi basta mai.Auguro a tutti coloro che vogliono vivere di risvegliarsi dal sonno della monotonia, dei falsi desideri, illusori piaceri per vivere. Semplicemente per vivere. Vi posso assicurare che quando vivi il presente nella consapevolezza (quasi) anche il mondo intorno a te cambia. Ne vale la pena.Un abbraccio a tutti voi.