finestra sul mondo

caro diario...


Caro Diario, oggi è stata una giornata tra quelle da non dimenticare.Per una serie di eventi e circostanze mi sono ritrovata a essere invasa da paura, panico, terrore. Così posso capire meglio gli altri.Mio figlio, lontano quasi mille chilometri, non si collega a whatsapp dalla sera precedente, non risponde al telefono. Ha fatto due vaccini, leggo chi... malore improvviso.Vado in panico. Il panico è quella cosa che ti salta addosso senza preavviso. L'apprensione iniziale diventa un mostro feroce che ti avvolge senza pietà.Paura, panico evolvono in terrore. E la pressione diventa come quella di un sub a cento metri di profondità. Ti schiaccia. Ti toglie il respiro e la lucidità.Ho vissuto una esperienza che, per fortuna, è finita bene: sonno profondo, cellulare spento. Ma io ho fatto esperienza, sono entrata, per più di un'ora, nello stato dell'oscurità e della paura.Non auguro a nessuno, né l'esperienza che si conclude negativamente, e neppure quella positivamente. Eppure, dopo, hai la sensazione di non essere più quella di poco prima, quella che si è alzata quella mattina. Sei un'altra. E non puoi più tornare indietro. Non puoi farci nulla. Tutto è cambiato, anche se sembra che nulla sia cambiato.Condivido questa esperienza per dire che ogni istante che viviamo non dobbiamo sprecarlo. Viviamolo. Intensamente. Nessuno conosce gli esiti dell'istante successivo.In quasi 70 anni eventi simili a questo si contano sulle dita di una mano. E dopo, sai bene che tu sei cambiata.Non bisogna aver fretta di dimenticare ma porsi nuove domande per apportare ricchezza con la nuova conoscenza di sé stessi.Un sorriso, sono immensamente felice eppure avverto ancora il gelo addosso.