finestra sul mondo

without editing


Non mi vergogno più di esporre le mie idee. E questo grazie a questo blog. E neppure di scoprire l'acqua calda.Mi sono inventata (almeno credo) una nuova serie di libri WITHOUT EDITING. Che ne dite?
Scritti che non passano da nessun editing (che costano centinaia di euro) ovvero, senza nessuno che li rivede e corregge. Così da avere novelli scrittori nudi e crudi. Tutta farina del loro sacco.In un mondo che ci propina tutte pappe pronte, penso potrebbe essere interessante trovare una nicchia dove il lettore diviene non solo fruitore ma cercatore di errori altrui. E quindi si trasforma in critico, giudice, maestro, diventa parte attiva. Questa idea mi piace. E non per quello che scrivo, ma per aprire a un nuovo modo di accogliere idee e pensieri altrui, in forme grezze da plasmare noi stessi, attraverso la nostra conoscenza.In un mio post su facebook ho scritto questo:"https://www.amazon.it/S%C3%8C.../dp/B09XX5S4W8/ref=sr_1_2...Un libro without editing, io definisco così quelli che pubblicano senza passare dalla correzione che costa centinaia di euro. Scritti che sono frutto del proprio sacco. Ne ho trovato di bellissimi, si dovrebbe fare una nuova categoria: autori nudi e crudi. Dove il lettore, se si appassiona al racconto, si può divertire anche a trovarne gli errori e le imperfezioni. Un nuovo mondo da scoprire, rinunciare a un po' di tv per tornare a leggere e ragionare con la propria testa. Che novità! permettere al lettore di fare da editing (correttore) un riscoprire le proprie capacità intellettive.Questo racconto (con il beneficio di errori, nell'elogio della imperfezione, con il desiderio di comunicare pensieri e parole) narra di un uomo nella stazione di Bologna."