finestra sul mondo

Siamo alla frutta? NO, all'umido


La mia bella disperazione me la sono già vissuta quando avevo presagito i tempi che ora sono arrivati. Ho creato io questo universo? Oppure l'ho solo visto da lontano?Questa è una domanda che mi pongo da molto tempo.Siamo noi a creare la nostra realtà? Così come facciamo nei sogni, li creiamo e poi ci ficchiamo dentro per viverli. Non ho alcuna certezza. Di certo non credo più alla casualità, a un fattore x, a una fatalità.Disperazione e sconforto i sentimenti naturali che sorgono davanti a questa apocalisse. Ovviamente dare la colpa al drago, dimaio, ue, poteri oscuri viene spontaneo, ma è un tranello. La colpa ricade su ciascun individuo. Ciascuno, nessuno escluso.Sono le scelte del singolo a fare la realtà, la differenza fra il bene e il male.Vi ricordate la favoletta dei tre porcellini?Bene, se costruisci una casa (noi) non solida il male entrerà fin troppo facilmente.Chinando la testa davanti a chi calpesta i diritti umani, ti toglie la libertà e poi te ne elargisce un pezzettino facendoti credere a una magnanima concessione, si diventa servi del male, e suo strumento.Portare la mascherina camminando da soli in strada con 40° all'ombra, o in bici, o in auto da soli, non è certo sinonimo di cervello libero e pensante. Li vedo con questi occhi, ogni giorno. Da questo inferno ne usciremo, sarà la spinta a creare una nuova realtà. Liberarci dai poteri inumani, dal denaro creato dal nulla, da condizionamento mediatico, dalla irresponsabilità.Nulla accade per caso, tutto ci serve per scalare la montagna, per fare esperienza.Non siamo soli, non è possibile essere soli, possiamo solo illuderci di essere soli.Se siamo stati capaci di creare l'oscurità possiamo farlo anche con la luce. Penso sia giunto il tempo di creare la luce.