finestra sul mondo

noi e gli altri


La xyletta ha distrutto le foreste di alberi d'olivo nel Salento, il cambiamento climatico offre il colpo di grazia.Raccolte pochissime olive, ma i frantoi sono tutti chiusi perché non ci sono olive da molire.Siamo animali sociali, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Ho salvato i miei alberi, anche se malati, ma non basta, essere soli nel deserto non basta. Occorrono oasi dove scorre l'acqua dell'amore, del rispetto, della solidarietà.In cerca di un frantoio aperto siamo andati a cercarlo lontano dalla città, a Carovigno abbiamo trovato una meravigliosa donna che ci ha fornito le indicazioni, accompagnandoci lei stessa sul luogo. L'umanità persiste, non si arrende.Tutto ha qualcosa da insegnarci, sempre.Così ho pensato che dobbiamo unirci, chi vede lo stesso orizzonte, chi ha ancora un po' di umanità nella mente e nel cuore. No, al buonismo. No, al perdonismo. No, alla creduloneria. No, all'appiattimento verso il ribasso. No, a dimenticare chi siamo, le nostre tradizioni, le nostre origini, la nostra cultura, la nostra ricchezza.Abbiamo bisogno gli uni degli altri, ma non dei parassiti, demoni, profittatori, violenti, ladri, fanatici.Abbiamo bisogno di ritrovarci fra umani liberi, non alienati. Perché una mela marcia in un cesto di mele buone le fa marcire tutte.Questo può non piacere a molti, ma è l'unica strada per non far estinguere l'essere umano capace di sentimenti, emozioni, rispetto, amore.