finestra sul mondo

i giocattoli


I giocattoli servono ai bimbi per trastullarsi, distrarsi, a volte apprendere. Ma vi sono giocattoli non identificati come tali e per questo possono divenire strumenti molto pericolosi. Quand'ero piccola non avevo giocattoli, in casa un solo stipendio e l'affitto da pagare..... Meno male. Perché ho imparato a vivere giocando con quel che Madre Natura offriva: alberi, sassi, canne, muretti....che meraviglia. Poi ho avuto qualche bambola di pezza e, meraviglia delle meraviglie,  microscopici servizi di piatti e pentole, il più grande come un ditale. La fantasia faceva tutto il resto.
Oggi mi guardo intorno, ripenso agli ultimi decenni e mi rendo conto che i furbetti hanno offerto "giocattoli" a iosa a tutti noi. Televisori, caloriferi, condizionatori, automobili, telefonini, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie.... Sembrano strumenti importantissimi. Sembrano conquiste immense. Per liberare la donna, per comunicare, per divertirsi, per spostarsi.... L'apparenza pare debba essere così, ma nella sostanza non lo è affatto. Ci sono stati forniti dei bei giocattoli e pare che nessuno sia più capace di rinunciarci.  Così berlusconi trova terreno fertile per piazzarci le su belle 13 centrali nucleari sotto casa nostra.
 Sento un gran ripetere la frase "non si torna indietro!". Certo, che non si può tornare indietro, il passato non è più nostro. Ma rinunciare a queste pseudo comodità per ritrovare il senso della vita, ed una qualità di vita più dignitosa non equivale a tornare a vivere nelle caverne. Se noi ricominciassimo a guardare alle nostre vite con occhio diverso, forse non tutto è perduto. Non è assolutamente vero che non possiamo rinunciare a quelle che chiamiamo "nostre comodità". Basterebbe solo fermarsi a riflettere su ciò che veramente ci è necessario. Di cosa veramente non possiamo fare a meno. Allora ci riprenderemmo le nostre vite. Restituiremmo i giocattoli ai potenti che così non avrebbero più alcun potere su di noi.
 Ogni bambino è ricattabile quando minacci di sottrargli il suo giocattolo preferito. Allo stesso modo tutti noi siamo ricattabili perché attaccati ad oggetti e abitudini che in verità sono più che altro dannosi alla nostra salute fisica e psichica. Pensate a tutti gli apparecchi elettrici che teniamo in casa e ai campi elettromagnetici che ci becchiamo continuamente. Pensiamo a tutti i contenitori di plastica che alla fine entra nei nostri corpi. Per sminuzzare uso il coltello, per impastare uso le mani, ho messo da parte tutte le attrezzature che avevo. E sto benissimo ugualmente. Lavo in lavatrice solo le lenzuola, tutto il resto a mano. Se si comincia a riflettere, ad osservare è facile rendersi conto che si può fare a meno di tanti giocattoli e non solo non stare peggio ma stare molto ma molto meglio. Il benessere è altro. Non è uccidendo Madre Terra e noi stessi che possiamo stare meglio dei nostri avi. Migliaia di giapponesi hanno perso i loro giocattoli, le loro efficienti e tranquille vite di un popolo altamente civilizzato. Possiamo staccarci dai nostri e pensare ad una vita diversa da quella stolta che stiamo vivendo oggi. Non pensiamo più "non posso fare a meno di....." ma che i nostri pensieri siano "posso fare a meno di tutto". Sarebbe meraviglioso se cominciassiamo a pensare ad una realtà diversa da quella che stiamo vivendo. Dove la nostra meta non sia l'Avere ma l'Essere.